No Presidente Berlusconi, sulla guerra in Iraq non faccia lo Zapatero

No Presidente Berlusconi, non ci siamo proprio.
Che cos´è questa storia che il suo Governo (e nostro) la guerra in Iraq non l´avrebbe voluta fare, che la democrazia non si esporta con le armi e che lei ha cercato di dissuadere Bush dal belligerare contro quel dittatore sanguinario che ha nome Saddam Hussein?
Che cos´è questa storia?
Primo, è ovvio che la democrazia non si esporti con la guerra, non c´era bisogno della sua delucidazione.
Ma ricorda l´11 settembre, le torri gemelle? Ricorda che ci siamo detti tutti americani? Bene!
Saddam Hussein è stato attaccato dall´asse anglo-americano perché dopo l´11 settembre è iniziata una nuova era, e l´Occidente è a rischio di sopravvivenza.
Saddam Hussein è stato attaccato perché gli anglo-americani ritenevano, a torto come si è potuto verificare solo ex post, che egli disponesse di armi chimiche, di armi batteriologiche e di distruzione di massa. Non s´è trovato nulla, verissimo, ma l´abbiamo scoperto solo dopo.
Ma Saddam Hussein è stato (e viva Iddio se possiamo dire “è stato”) un dittatore che ha fatto morire “gassati” centinaia di migliaia di essere umani. Saddam Hussein ha allestito campi d´addestramento per gli uomini di Al Quaeda, la rete terroristica di Bin Laden, responsabile degli attentati alle Torri Gemelle e, con altri gruppi affiliati, della strage spagnola e degli attentati a Londra, e per ultima in ordine di tempo, della strage di Sharm el Sheik.
Ha presente Signor Presidente Berlusconi? Bene!
Saddam Hussein è stato attaccato perché occorreva dare “un segnale” al mondo islamico, un segnale che può riassumersi così: “noi non ci faremo annientare, noi non rimarremo inerti, noi occidentali abbiamo creato un modello di società  dove, bene o male, dove più dove meno, regnano eguaglianza e libertà , dove gli uomini possono vivere sotto le leggi laiche degli Stati e professare, allo stesso tempo, i propri convincimenti religiosi, con pieno rispetto e libertà , senza che nessuno possa torcere loro un capello. Noi occidentali siamo la civiltà  laica e cristiana del “diritto”, assunto come misura del grado di evoluzione umana e del rispetto per ogni vita e per la sua dignità . E a metro e misura in cui, noi occidentali, difendiamo la nostra civiltà , difendiamo ogni essere del creato: sia esso cattolico, islamico, o ebreo”.
Saddam Hussein è stato attaccato perché bisognava anche risolvere la questione mediorientale: quella del conflitto tra lo Stato di Israele e lo Stato Palestinese.
Saddam Hussein è stato attaccato anche perché finanziava, ed è ampiamente accertato, le famiglie dei kamikaze palestinesi che morivano uccidendo israeliani.
Signor Presidente Berlusconi è capace di capire che, forse, Ariel Sharon si è deciso a lasciare i “territori occupati”, perché ha finalmente compreso che “laggiù” qualcosa sta cambiando, e in meglio, e viva Iddio siamo stati “noi” a farlo cambiare questo qualcosa?
Noi, e quando dico noi, intendo noi dell´alleanza che si è mossa sotto il comando anglo-americano.
Noi, e quando dico noi, intendo quelli che si sono presi gli sputi in faccia perché andavano a esportare la democrazia con le armi.
Noi, e quando dico noi, intendo dire quelli che non si sono calati le braghe come Zapatero, che si è ritirato dall´Iraq per non avere ulteriori “ritorsioni interne”.
Noi, e quando dico noi, Signor Presidente Berlusconi, intendo anche Lei e il suo (e nostro) governo!
Cosa diamine le sta passando per la testa? Chi le ha suggerito quelle frasi e perché? Ma lo capisce che l´Italia è sempre stato un Paese di serie B perché non ha mai avuto una politica estera, degna di questo nome, in cinquanta anni di Repubblica?
Lei è riuscito a crearne una, è riuscito a dare dell´Italia, all´estero e per la prima volta, non più l´immagine di un Paese di pavidi calabrache, che non si schierano mai perché “tengono famiglia”, ma finalmente l´immagine-idea di uno Stato capace di combattere e di difendere degli ideali giusti, di libertà  e di eguaglianza. E di farlo anche quando quei calabrache d´opportunisti di Germania e Francia erano contrari.
E lo erano solo per vili vicende di danaro. Perché e la Germania e la Francia avevano con l´Iraq rapporti “commerciali privilegiati”, in base ai quali compravano dal dittatore Saddam Hussein petrolio a quattro lire, e ciò in cambio di una neutralità  di questi due Paesi contro il dittatore. Che schifo! Che schifo!
E Lei se n´è fregato dell´atteggiamento del “salotto buono” europeo e ha “deciso di decidere”, e di appoggiare l´asse anglo-americano, dando poi alla nostra presenza in Iraq, il volto etico, e ripeto etico, dell´azione di “peace keeping”.
Cioè è riuscito a coinvolgere il nostro Paese in Iraq, non per portare morte e bombe, ma soccorsi, aiuti umanitari, medicinali, protezione civile e aiuti logistici.
E ciò le fa onore.
Mentre non gliene fa l´aver pronunciato le frasi che sono la ragione per cui noi si scrive qui, ora.
E veniamo allora al secondo punto.
Qual è il problema, Signor Presidente Berlusconi?
Lei pensa di ritirare prestissimo le truppe dall´Iraq, e le serve una giustificazione da “vendere” all´opinione pubblica, del tipo: “decido il ritiro, perché in fondo sono sempre stato contrario al conflitto in Iraq”, è questo il motivo di quelle parole?
E perché mai si rende necessario, ora, questo ritiro?
Per problemi di Finanza Pubblica?
O perché, forse, il Ministro Pisanu le ha fatto capire che è molto alto il rischio attentato nel nostro Paese, e se Lei decide il ritiro delle truppe, invece, il rischio attentato si riduce a zero e così Lei non ha altre grane durante la campagna elettorale del 2006, chè si capisce, una strage nel nostro Paese non gioverebbe alla Sua rielezione?
E´ quest´ultimo motivo, la ragione per cui ha deciso di fare quelle farneticanti affermazioni?
Se è così, Signor Presidente Berlusconi, sappia che Lei, per noi, diventa solo uno Zapatero, e di quart´ordine!

1 Response to "No Presidente Berlusconi, sulla guerra in Iraq non faccia lo Zapatero"

Leave a Comment