Bush per la Democrazia e contro il nuovo Totalitarismo

Traslate

Giovedì scorso, il Presidente americano George W. Bush ha presentato il nuovo documento strategico sulla Sicurezza Nazionale Americana.

Consideriamone alcuni tratti essenziali e molto interessanti:

La democrazia è la più efficace misura di lungo termine per rafforzare la stabilità  internazionale, ridurre i conflitti regionali, opporsi al terrorismo e all´estremismo che lo sostiene, estendere pace e benessere“.

Inoltre: “Quando le conseguenze di un attacco con armi di sterminio sono potenzialmente così devastanti, non ci possiamo permettere di oziare mentre questi seri pericoli si materializzano. Questo è il principio e la logica della prevenzione. Nella nostra strategia di sicurezza nazionale il posto della prevenzione rimane lo stesso. Dobbiamo essere preparati ad agire da soli se necessario, ma riconoscendo che ci sono poche conseguenze durevoli che possiamo ottenere senza la cooperazione con i nostri alleati e i nostri partner“.

E quindi il documento ribadisce che è necessario: “Creare partnership ad hoc sul modello dell´iniziativa strategica sulla proliferazione per affrontare le nuove sfide e le nuove opportunità . Queste alleanze mettono in evidenza la cooperazione internazionale, non la burocrazia. Fanno affidamento su adesioni volontarie piuttosto che sui trattati. Sono orientate all´azione e ai risultati piuttosto che a fare leggi o a creare regole“.

Una delle parti più belle del nuovo documento, è quella in cui si dice che la strategia di sicurezza è fondata su due pilastri:
Il primo pilastro è quello di promuovere libertà , giustizia, dignità  umana – lavorare per porre fine alla tirannide, promuovere vere democrazie ed estendere il benessere attraverso la libertà  di commercio e sagge politiche di sviluppo. I governi liberi sono responsabili nei confronti dei loro popoli e non opprimono i cittadini, né attaccano le altre nazioni libere“.

Il secondo pilastro, invece, è: “Quello di affrontare le sfide del nostro tempo guidando una crescente comunità  di democrazie. Molti dei problemi che affrontiamo – minaccia di malattie pandemiche, proliferazione di armi di distruzione di massa, terrorismo, tratta di essere umani, disastri naturali – attraversano le frontiere. Sforzi multinazionali efficaci sono essenziali per risolvere questi problemi. Ma la storia ha dimostrato che solo quando noi facciamo la nostra parte, gli altri fanno la loro“.

Ancora il documento afferma: “La politica degli Stati Uniti è quella di individuare e sostenere movimenti e istituzioni democratici in ogni nazione e in ogni cultura, con l´obiettivo ultimo di porre fine alla tirannide nel nostro mondo.
Nel nostro mondo, il carattere fondamentale dei regimi è importante quanto la distribuzione dei poteri. L´obiettivo del nostro stato è quello di aiutare a creare un mondo di paesi democratici ben governati che possano rispondere ai bisogni dei loro cittadini e agire essi stessi in modo responsabile nel sistema internazionale. Raggiungere questo obiettivo è un lavoro di generazioni. Gli Stati Uniti si trovano nei primi anni di una lunga battaglia, simile a quella che il nostro paese ha affrontato nei primi anni della Guerra fredda
“.

Nel documento c´è questa identificazione tra terrorismo islamista e guerra fredda:

Il XX secolo ha visto il trionfo della libertà  sulle minacce del fascismo e del comunismo. Ora la minaccia arriva da una nuova ideologia totalitaria, un´ideologia che non si basa su una filosofia laica, ma sull´alterazione di una religione orgogliosa.
Il suo contenuto può essere differente dalle ideologie del secolo scorso, ma i mezzi sono simili: intolleranza, omicidio, terrore, schiavitù e repressione
“.

Ora viene la parte per me più interessante, quella che non può che far rimanere di stucco, quanti (a sinistra) non fanno altro che individuare in Bush e nella sua amministrazione, a priori, un pericolo per la pace internazionale.

Leggete bene e con attenzione: “Noi abbiamo la responsabilità  di promuovere la libertà  umana. Ma la libertà  non può essere imposta, dev´essere scelta. La forma che la libertà  e la democrazia prendono in qualsiasi posto rifletterà  la storia, la cultura, e le consuetudini uniche del loro popolo. Gli Stati Uniti staranno sempre dalla parte di e sosterranno chi si batte per la libertà  ovunque nel mondo. I nostri principi saranno coerenti, le nostre tattiche varieranno“.

E qui si arriva ad un altro aspetto topico del documento, quello in cui si parla della diplomazia e dell´uso della forza. Leggete bene e con attenzione, perché è molto interessante:

Per prevenire le minacce emergenti, gli Usa non adopereranno la forza in tutti i casi. La nostra preferenza va ad azioni non militari. Nessun paese deve mai usare la prevenzione come pretesto per l´aggressione. Agire non significa usare la forza militare. La nostra preferenza e la nostra pratica è di affrontare i problemi di proliferazione con la diplomazia, di concerto con gli alleati chiave e i partner regionali. Se necessario, comunque, invocando i solidi principi di autodifesa, non escludiamo l´uso della forza prima che arrivi l´attacco, anche se rimanesse incertezza su luogo e data prescelti“.

Io condivido questo documento. E condivido ancor di più le motivazioni ideali.

Qui non si parla di guerra, qui si parla di Democrazia e di Libertà . E della loro difesa, per la pace e il benessere internazionale.

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