Prodi contesta Bertinotti: “tassa di successione solo per i ricchissimi”. A chi credere?

Dunque, intervistato dal Sole 24 Ore, Prodi parla di fisco e chiarisce quelle che lui dice essere le posizioni “ufficiali” dell´Unione.

Innanzitutto puntualizza che la politica fiscale dell´Unione sarà  “leggera, tutta dedicata allo sviluppo e allo sforzo di mantenere lo stato sociale“.

In risposta poi all´affermazione espressa ieri da Bertinotti, alla trasmissione Ballarò (in cui il leader di Rifondazione Comunista ha detto di voler reintrodurre la tassa di successione, per patrimoni sopra i 180.000 euro) Prodi ha detto: “Quelle cifre non sono scritte nel programma. Il programma è quello che tutti abbiamo firmato. La tassa di successione ci sarà  solo per i ricchissimi, in Usa ad esempio sono poche migliaia di persone“.

Chi dice la verità , Prodi o Bertinotti?

E poi, ma se Prodi dice che la tassa di successione riguarderà  “poche migliaia di persone”, ma allora cosa la reintroduce a fare?

Perché se dovesse riguardare solo dei super milionari tipo gli Agnelli o i Della Valle, ma quanti soldi ricaverebbe lo Stato da questa tassa di successione?

Pochissimi. Praticamente (per l´erario, per i conti pubblici) questi soldi incamerati non servirebbero a niente, perché sarebbero troppo pochi.

Quindi mente: la Sinistra reintrodurrà  la tassa di successione per il ceto medio. Cioè per voi! E ovviamente reintrodurrà  (cosa ancora più importante) la tassa sulle donazioni!

Ancora parlando di tasse, e in particola di Ici che Prodi giudica “pesante e ingiusta“, il Professore ha detto di non voler aumentare le aliquote, ma di voler mettere mano al Catasto, per “rendere coerenti le rendite con i valori di mercato“.

Il che, de facto, equivale ad un aumento delle tasse sugli immobili.

Ma a chi crede di prendere per i fondelli?

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