Mag 06
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La legge 30 deve chiamarsi legge Biagi
Diana Blefari Melazzi, in carcere (in regime di 41 bis) perché membro dell´organizzazione che ha ucciso Massimo D´Antona e Marco Biagi:
“Sono da anni e ancora oggi una militante rivoluzionaria associata all´O. (l´organizzazione, ndr ), che si è guadagnata un ergastolo non certo per soddisfare propri “bisogni” individuali ma per dare un contributo rivoluzionario partecipando all´azione Biagi, agli espropri e al complesso dell´attività dell´O. con un elevato livello di internità e responsabilizzazione“. “A mia sorella ho urlato che, fosse stato per me, Biagi l´avrei torturato prima di giustiziarlo, ed è proprio così, per quello che ha fatto al proletariato“.“L´avere la responsabilità personale delle azioni che le Br-pcc hanno prodotto, di tutte quelle che mi hanno imputato e pure di altre che non mi hanno imputato, mi riempie di fierezza… Le rivendicherò sempre“.
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Chi chiama la legge Biagi, legge 30, uccide Marco Biagi una seconda volta.
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Memento: Tullia Zevi Presidente della Repubblica!
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