Mag 06
14
L´Islam e le frontiere della sessualità
Dunque, Ipek Kiranci è una persona davvero unica per certi versi.E´ un curdo turcho nato a Zonguldak. Ha 44 anni.La sua vita attraversa tutte le frontiere della sessualità .
Da bambino scopre la propria omosessualità : inizia a vestirsi da donna.
E in una realtà islamica omofoba (anche lì dove non si ritenga l´omosessualità un reato da punire con la galera) viene mandato dalla famiglia in una clinica psichiatrica.
Ma non s´arrende. E vive la “sua” vita mentre lavora come un “qualsiasi” impiegato statale.
Una retata della polizia nel locale in cui si esibiva, lo porta in prigione e gli fa perdere il lavoro.
Nel 1991 allora Ipek Kiranci decide di trasferirsi a Istanbul.
E percorre le “vie” del marciapiede: si prostituisce.
Ma vuole di più. Vuole essere davvero una donna: vuole “operarsi”.
Fatto il gran salto continua a prostituirsi fino al 1997, anno in cui finisce di nuovo in galera.
La repressione cui lui/lei e altri transessuali sono sottoposti, mobilita le organizzazioni gay come Lamda Istanbul. Viene rilasciato. E continua a prostituirsi.
Fin quando, due anni fa, incontra il “vero amore”: una donna!
Diventa lesbica, e va a vivere con la propria donna. In un appartamento condiviso con altri 5 transessuali.
E parlando della sua terra oggi dice: “La situazione è molto migliorata negli ultimi anni, ma la Turchia è ancora nemica delle minoranze“.
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Sempre in tema di Islam e di riconoscimento dei diritti e delle libertà individuali, voglio segnalarvi un´altra volta l´iniziativa Free Alaa!, per la liberazione del blogger egiziano Alaa, incarcerato per reati di opinione dal governo Mubarak.
L´idea è quella di mandare mail all´ambasciata egiziana a Roma, per chiedere il rilascio di Alaa.Per poi contattare operatori turistici, che abbiano come meta principale l´Egitto. Per ulteriori dettagli collegatevi al blog The Italian Version, da cui ha preso avvio l´iniziativa.
Aderite!
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