Mag 06
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Dunque, una brevissima premessa. La notizia che qui si riporta è apparsa ieri (martedì 30 maggio 2006) a pagina 24 del Corriere della Sera. Questa precisazione era necessaria perché tira una brutta arietta da Regime. E quindi quando si danno notizie “scomode” per il Regime (anche se su un blog), bisogna citare le fonti e chiarire che si è semplici “latori” della notizia stessa.Bene. Veniamo al dunque.
Ricordate Francesco Campanella?
No, e io a che servo se non per rinfrescarvi la memoria?
Francesco Campanella è il mafioso, ripeto mafioso, che ha fornito i documenti a Bernardo Provenzano, perché quest´ultimo andasse a Marsiglia per farsi operare.
Bene. Francesco Campanella è anche il mafioso pentito, a cui Totò Cuffaro e l´attuale Ministro della Giustizia Clemente Mastella, hanno fanno da testimoni di nozze.
Bene.
Allora, questo Francesco Campanella sta collaborando con la giustizia.
E ieri, in tribunale (dove veniva ascoltato in relazione ad un processo per associazione mafiosa, a carico del deputato di Forza Italia Gaspare Giudice) ha parlato “nuovamente”, come già aveva fatto nel settembre del 2005, di una storiella di tangenti relative all´attribuzione delle licenze Umts.
Più precisamente ha parlato di questa vicenda di presunte tangenti, legandola a 3 personaggi politici:
Massimo D´Alema, attuale Ministro degli Esteri e Vice Premier, Clemente Mastella, attuale Ministro della Giustizia, e Salvatore Cardinale, ex ministro prodiano delle Comunicazioni.
Nel settembre del 2005, quando per la prima volta Campanella parlò ai magistrati di questa presunta storia di mazzette, disse di averne parlato con un suo amico, tale Franco Bruno, ad una cena con Mastella. Queste le sue parole:
“Con Bruno commentavamo insieme la vicenda dell´Umts che, per motivi di denaro e quindi di presunte tangenti, aveva avvicinato l´onorevole Cardinale all´onorevole D´Alema”.
Ora, il verbale contenente queste dichiarazioni di Campanella fu trasmesso alla Procura di Roma. I magistrati hanno poi nei mesi scorsi interrogato Campanella, e per gli stessi magistrati, allo stato, non emergerebbe alcun illecito a carico dei politici citati dal mafioso Campanella.
Tanto che la Procura di Roma non ha nemmeno trasmesso gli atti al Tribunale dei ministri.
In ogni caso, i pm hanno però richiesto le trascrizioni del verbale di ieri. Molto più preciso di quello del settembre 2005.
Il Ministro degli Esteri e Vice Premier D´Alema ha detto che denuncerà Campanella per calunnia: “Accuse grottesche e prive di fondamento“.
Cardinale afferma che: “Il pentito riferisce cose meschine“.
Mastella replica: “Dichiarazioni infondate“.
Staremo a vedere, confidando pienamente nella magistratura.
Tuttavia un appunto va fatto.
Analizziamo ben bene gli elementi di questa notizia.
Dunque, da una parte c´è un mafioso, Francesco Campanella, che ha aiutato il boss dei boss della Mafia, Bernardo Provenzano, ad andare a Marsiglia.
Dall´altra questo mafioso pentito, Campanella, tira in ballo due politici attualmente al governo: il Ministro degli Esteri e Vice Premier Massimo D´Alema, e il Ministro della Giustizia Clemente Mastella.
Bene. E ovviamente il Corriere della Sera, primo quotidiano del Paese per numero di copie vendute, “colloca” l´informazione a pagina 24, in un trafiletto microscopico, dove solo i “giustizialisti” come il sottoscritto vanno a vedere.
Una domanda: ma se questo Campanella, per una vicenda identica, ripeto identica a questa, avesse tirato in ballo Berlusconi, secondo voi il Corriere della Sera dove l´avrebbe “piazzata” l´informazione, a pagina 24 o in prima pagina?
Tutto qui!