In Toscana cambi sesso gratis

Allora, viene chiamato “disturbo dell´identità  di genere”.E´ una patologia rara. Che colpisce, si stima, una persona ogni 50 mila abitanti nel nostro Paese.

Non proprio diffusa, come dire.

Il disturbo può anche essere definito più semplicemente “transessualismo”.

La storiella è questa: in attuazione di una legge della Repubblica (la 164 del 1982 sulla “rettificazione dell‘attribuzione di sesso”), una delibera della Giunta Regionale della Toscana (risale al 29 maggio scorso) ha stabilito che chi dovesse sentire l´esigenza di cambiare sesso, potrà  rivolgersi direttamente alle Asl. Le quali provvederanno a fornirgli “specialità  medicinali a base di antiandrogeni, estrogeni naturali, estrogeni coniugati, loro associazioni e androgeni”.

Insomma dei cocktail molto invitanti.

Ovviamente la “terapia” viene adottata a certe condizioni.

Innanzitutto il paziente deve rivolgersi ad una struttura pubblica di endocrinologia andrologica e ginecologica.

Verificato poi ch´egli abbia un “disturbo cronico e complesso”, il paziente può rivolgersi al Tribunale e chiedere un “adeguamento dei caratteri sessuali da realizzare mediante trattamento medico – chirurgico”.

Sotto il versante finanziario si deve dire che le Asl sono tenute a fornire un resoconto semestrale delle spese sostenute per operazioni di tal fatta.

E a detta delle Asl toscane, l´onere finanziario per “terapie” del genere ammonterebbe a 10 euro mensili circa a paziente.

Attualmente sono trenta le persone “sotto trattamento”: venti a Firenze e dieci a Pisa.

3.600 euro in totale di spesa per l‘erario.

Mentre per chi vuole cambiare sesso, il tutto è gratis.

Si affrettassero quelli che vogliono approfittarne: hai visto mai che la Regione Toscana dovesse cambiar idea, e magari destinare questi soldi a problemi “più diffusi”, come i tumori?

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