Giu 06
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A volte si capisce come le contrapposizioni tra fedi religiose siano solo legate alla malafede e alla stupidità umane.° °
A volte si capisce quanto sia invece possibile trovare punti di “contatto” e di accordo tra religiosi.
A volte, ma solo se lo si vuole vedere, si può cogliere – certo in lontananza, un orizzonte dove la “pacificazione” non è solo una chimera.
Così, e senza avere “paraocchi” e pregiudiziali ideologiche, si scopre che al santuario della Madonna nera di Loreto, che ogni anno richiama diecine di migliaia di cristiani, quest´anno abbia fatto visita anche Magdi Allam. Vice direttore del Corriere della Sera. Ma soprattutto islamico “moderato”.
E già , perché i punti di “contatto” tra Cristianesimo e Islam sono molteplici.
E tra questi, una posizione di rilievo merita il culto per la Madonna nera (ma anche per quella bianca).
I musulmani la chiamano Sayyda, che vuol dire “Signora”. Ma anche Maryam.
Nel Corano è contenuto un capitolo intero dedicato alla Madonna, che si chiama la Sura di Maria.
La Madonna è citata 40 volte nel Corano. E anch´esso afferma il dogma della verginità di Maria.
Anche il Corano “dice” che la Madonna è la madre di Cristo. Ma per i musulmani Cristo non è il figlio di Dio. Ma solo un profeta. Un profeta che ha preceduto “il” profeta Maometto.
Si diceva, in particolare, dell´adorazione per le Madonne nere. Da sempre considerate “guaritrici”.
La “genesi” delle Madonne nere è molto affascinante: il colore del suo incarnato, appunto nero, “evoca” quello di Iside, la dea egizia.
Ed è molto probabile che le prime comunità cristiane in Medio Oriente, e la Chiesa Copta abbiano “mutuato” alcuni tratti della dea egizia per poi trasfonderli nella Madonna nera.
Diffusasi poi in Europa grazie all´operato dei leggendari Templari.
In tutto il mondo sono presenti luoghi di culto mariano, dove ogni anno si recano “assieme” cristiani e musulmani: a Efeso, in Turchia (che è considerata una delle ultime dimore “terrene” di Maria), ogni anno centinaia di migliaia di cristiani e musulmani si recano in pellegrinaggio.
Ma anche il santuario di Fatima è un luogo di “culto” rispettato e frequentato da musulmani. Tanto che si è discusso per farlo diventare un luogo di dialogo interreligioso tra cristiani e musulmani.
La religione e la Fede non sono semplici opinioni. Ed è per questo che chi parla in nome di una Fede, a volte si senta in diritto di spargere sangue innocente in suo nome.
Ma la religione non sarà mai cancellata. Nemmeno da civiltà ciniche e materialistiche come la nostra.
Da qui l´esigenza, e l´auspicio, che il “dialogo” e la convivenza tra Fedi rendano “celere” questo transito terribile che l´umanità oggi vive.
I punti di vicinanza ci sono. Basta vederli.
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