Giu 06
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Il tutto è contenuto nel maxiemendamento del governo Prodi, al decreto che prevede “lo spacchettamento” dei ministeri.°
Articolo 22-bis. Si parla di “Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione”, da istituire presso la Presidenza del Consiglio, e costituita da “professori universitari, magistrati, avvocati dello Stato, funzionari parlamentari, avvocati con quindici anni di iscrizione all´albo, dirigenti pubblici” e in più “esperti di elevata professionalità “.
Il loro compito?
Presto detto. Alla modica somma di 3 milioni di euro, questo staff deve analizzare la possibilità che il governo Prodi produca atti legislativi, senza passare per il Parlamento.
Visto che la maggioranza parlamentare è composita e risicata, l´”Unità per la semplificazione” deve trovare tutti gli escamotage affinché gli atti politici che il governo Prodi intende adottare, siano varati con qualunque strumento legislativo diverso dalla legge vera e propria: decreto del Presidente del Consiglio, regolamento o decreto ministeriale.
Per la serie: la mia maggioranza parlamentare è probabile che non mi dia i voti, e io glielo metto a quel servizio, varando provvedimenti senza il voto del Parlamento.
La cosa è squallida. Davvero molto.
Io mi chiedo solo cosa sarebbe accaduto, se una cosa del genere l´avesse ipotizzata Berlusconi: è molto probabile che tutti lo avrebbero accusato di una deriva autoritaria, di stravolgere la sovranità del Parlamento, e di attentare alla Costituzione.
Invece lo fa Prodi, e il problema non c´è!
Giusto per capire quanto possa essere utile l´escamotage che si è appena descritto: 8 senatori dell´Unione hanno detto che non voteranno il rifinanziamento della missione in Afghanistan.
Coesi!
E meno male che questa volta avevano tutti sottoscritto “il Programma”!
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