Lug 06
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La Coop sei tu. Sei tu il precario, s´intende!
Dunque, ex articolo 2511 del codice civile, le società che hanno scopo (prevalentemente) mutualistico, possono costituirsi in società cooperative.°
Che sono ‘ste società cooperative?
Sono società in cui viene in rilievo, non tanto la finalità “capitalistica” dell´attività svolta (profitti, profitti e profitti), quanto quella mutualistica.
Cioè l´attività svolta da una società cooperativa, dovrebbe avere come priorità il realizzare un “vantaggio eguale” per tutti i soci che ne fanno parte.
Questi vantaggi hanno una fisionomia diversa a seconda dell´”oggetto sociale” della società (a seconda, cioè, del tipo di attività svolta): per esempio nel caso di cooperative di “consumo” (chiedo scusa per la rozzezza delle enunciazioni, ma non sto facendo una lezione di diritto commerciale e non ne sarei capace, non sono Giavazzi, sono Camelot!), la società cooperativa realizza la sua finalità “mutualistica” (tra i tanti modi) consentendo ai soci di acquistare beni di consumo, ad un prezzo più basso rispetto a quello praticato da società “totalmente” capitalistiche.
E a fronte di questo prevalente interesse mutualistico, le società cooperative (tutte) per dirla in soldoni: pagano meno tasse rispetto alle società normali!
Cioè pagano meno tasse rispetto ad altre società , che fanno la stessa identica attività , ma che si sono costituite in forme giuridiche diverse (ad esempio la società a responsabilità limitata).
E´ chiaro il discorso?
Mi auguro di sì!
Perché ho fatto questa premessa?
Per due ragioni: innanzitutto perché le società cooperative sono nate per volontà dei bravi bolscevichi (in ciò aiutati anche da certo mondo cattolico).
Dovevano rappresentare un modo attraverso il quale realizzare la “società degli eguali”, tanto decantata da ogni sinistro.
In secondo luogo, ho fatto quella premessa, perché le società cooperative sono una frode ai danni dello stato. E per tanti motivi.
Innanzitutto (e ve lo dice uno che nella vita fa impresa, e quindi un minimo queste cose le “mastica”) perché si costituiscono nella forma “cooperativa”, anche società che se ne fregano altamente dello “scopo mutualistico”: semplicemente molti imprenditori scelgono la figura giuridica della “società cooperativa” perché pagano meno tasse, i controlli sono modestissimi, e quindi conviene ricorrere a questa forma giuridica.
In più, le società cooperative (come già ha dimostrato il caso Unipol) oramai se ne fregono altamente della “loro missione originaria”. Anche quando a realizzarle siano dei sinistri!
E vi racconto questo episodio.
In Lombardia sta per aprirsi il decimo Ipercoop. Precisamente sta per aprirsi a Cremona.
Bene. La cosa singolare qual è?
E´ che i “vertici” dell´Ipercoop si siano rivolti ad una società , per selezionare i propri dipendenti: magazzinieri, commesse e cassiere.
Bene.
Dov´è il problema?
Il problema sta nel fatto che i nuovi lavoratori saranno tutti assunti con “contratto precario”.
Le parole di un´operaia:
“E lì che hanno avanzato la proposta per quelli sopra i 29 anni come me: assunzione a tempo determinato per 6 mesi, 9 o 12 mesi. Mi aspettavo il tempo determinato ma non quello che avrei ascoltato dopo“.
Vale a dire?
“Il part-time. Logico che poi lo stipendio sia di 546 euro. Ho chiesto se alla fine c´erano possibilità di un contratto definitivo. Risposta: le Coop non assicurano niente. Ci sono rimasta male due volte, perché speravo in un´offerta migliore e perché non me l´aspettavo da chi predica contro la flessibilità “.
Un altro caso in cui si predica bene (per gli altri!) e si razzola malissimo.
Complimenti vivissimi!
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