Lug 06
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Dare del frocio è reato
Neanche due giorni sono passati da quando la Cassazione ha stabilito che è ingiusto che i figli non abbiano il cognome materno, che ecco arrivare un altro pronunciamento del “giudice supremo”:° °
“Si ravvisa nel termine frocio un chiaro intento di derisione e di scherno espresso in forma graffiante“.
E´ quanto ha statuito la somma corte, dopo il ricorso presentato dai legali di un uomo. Il quale dopo° essere° stato° definito “frocio” da un quarantenne, si era rivolto alla Magistratura per ottenere giustizia.
La Cassazione si è pronunciata, dopo che un giudice di pace di Teramo aveva giudicato non offensivo l´epiteto.
La somma corte, invece, ha affermato che:
“La sentenza del giudice di pace è contraria alla logica ed alla sensibilità . Ha svalutato la portata lesiva della frase pronunciata dall’imputato“.
Dire frocio, quindi è reato!
Questo pronunciamento della Cassazione è fondamentale per due ragioni:
Innanzitutto perché le sentenze della Cassazione “fanno giurisprudenza”. Il che comporta, che da ora in poi, quando un giudice si troverà di fronte ad una situazione analoga, dovrà tenere conto del pronunciamento della somma corte, e comportarsi di conseguenza.
La seconda ragione per cui è importante il giudizio della Cassazione, sta nella giustezza del pronunciamento in sé.
I gusti e le preferenze sessuali delle persone non devono essere oggetto di interesse o di discriminazione da parte di alcuno.
In una società liberale ognuno fa quello che gli pare. Nei limiti di quanto statuiscano le leggi.
E con buona pace dei bacchettoni!
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