Lug 06
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Dunque, il famoso decreto Bersani (o meglio, quel poco che ne rimane in vita) ha parecchi punti oscuri.° °
Qui all´inizio, quando se ne seppe il contenuto (liberalizzazioni, liberalizzazioni e liberalizzazioni), ovviamente se ne parlò bene: si è liberali e liberisti, diversamente non si sarebbe potuto fare.
Il problema è che tra le pieghe del decreto Bersani, si colgono svariati aspetti che sono davvero negativi.
Veniamo alla questione.
Dunque, il decreto Bersani, in riferimento all´attività forense introduce alcune innovazioni: l´abolizione delle tariffe minime, e la possibilità per i professionisti di farsi pubblicità .
Questi sono i due aspetti più “reclamizzati” del provvedimento. In verità ve ne sono molti altri che invece vengono taciuti. In particolar modo dalla “stampa di Regime”: Corriere della Sera e Repubblica in primis.
Uno di questi elementi negativi del decreto, e che riguarda gli avvocati, fa riferimento alla nuova modalità con la quale sarà pagato il compenso dei “difensori d´ufficio”. Vale a dire quei legali che vengono affidati dallo stato ai clienti meno abbienti. Onde garantire loro la possibilità di difendersi in giudizio, anche quando non dovessero avere i mezzi economici per pagarsi un avvocato.
Ora, il dettaglio è tecnico e noioso anche per me. Quindi lo riassumo brevemente.
Prima del decreto Bersani per gli avvocati d´ufficio il pagamento era effettuato dalle poste, che ne anticipavano l´importo, sborsandolo il danaro tre mesi dopo la fine di ogni grado di giudizio.
In sostanza, finito un grado di giudizio, l´avvocato presentava la propria parcella al giudice del processo.
Se il giudice approvava il “conto”, lo liquidava comunicando la notifica all´avvocato.
Nell´arco poi di un mese, la notifica arrivava anche all´ufficio preposto.
A quel punto l´avvocato poteva “fatturare”, e stilato il mandato di pagamento poteva andare a farsi pagare presso l´ufficio postale del Tribunale.
Come ho detto, decorsi tre mesi dalla fine di ogni giudizio, il legale che aveva prestato “gratuito patrocinio” veniva pagato.
Quindi, prima del decreto Bersani, erano le Poste ad anticipare al “legale d´ufficio” l´importo. In attesa che poi lo stato saldasse il conto.
Cos´è successo, invece, con l´entrata in vigore del decreto Bersani?
La riposta la si trova all´articolo 21 del decreto:
“Per il pagamento delle spese di giustizia non è ammesso il ricorso all´anticipazione da parte degli uffici postali, tranne che per gli atti di notifiche concernenti procedimenti penali. Al pagamento delle spese di giustizia si provvede secondo le ordinarie procedure stabilite dalla vigente normativa di contabilità generale dello Stato”.
Non solo.
Ve la ricordate la storiella che il governo Berlusconi, con i tagli alla spesa pubblica, aveva mandato sottosopra le pubbliche amministrazioni, al punto che come ci raccontava la sinistra non c´erano più i soldi per la benzina (per le auto della polizia), non c´erano più i soldi per le penne (per la magistratura), non c´erano più i soldi per i “gessetti” delle lavagne (nelle scuole)?
Bene.
E allora uno cosa si poteva aspettare dall´arrivo al potere della sinistra?
Un aumento degli stanziamenti a favore della pubblica amministrazione, onde rimediare ai danni prodotti da Berlusconi.
Infatti sempre l´articolo 21 del decreto Bersani prevede al riguardo:
“Lo stanziamento previsto in bilancio per le spese di giustizia (…) è ridotto di 50 milioni di euro per l´anno 2006, di 100 milioni di euro per l´anno 2007 e di 200 milioni di euro a decorrere dal 2008”.
Tutto questo cosa comporta?
Comporta che stante la difficoltà per l´avvocato di farsi pagare per la sua attività di “legale d´ufficio”, è molto probabile che il “gratuito patrocinio” sia prestato da avvocati giovanissimi ed inesperti.
Stante questi consistenti tagli agli stanziamenti a favore del gratuito patrocinio, è probabile che la difesa in giudizio dei più poveri, sarà affidata solo ad avvocati pessimi.
Quelli disperati. Quelli che non hanno altro lavoro.
Chi diamine lavora gratis?
Chi diamine è disposto a sudare, a fatturare, a pagare tasse, per poi non sapere quando e da chi sarà mai pagato?
Ma avete presente quali ritardi ha lo stato nell´effettuare i suoi pagamenti?
Ma avete presente quale tipo di intralci burocratici produrrà tutto ciò?
Bene: ringraziate i signori della sinistra.
E li ringraziassero soprattutto quelle persone meno agiate, che grazie al decreto Bersani, finiranno in mano agli avvocaticchi di “primo pelo”!
La sinistra aiuta i più poveri?
Come no! E il sottoscritto è fidanzato con Angelina Jolie!
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P.S.: notizie come queste, le trovate solo su giornali come Libero. Dove lavorano giornalisti come Maurizio Zottarelli (che io non conosco), e che “scoprono” notizie come quelle riportate in questo post. Voi però continuate a leggere la stampa di Regime, mi raccomando!
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