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Alleanza Nazionale liberale liberista e libertaria?

Grazie ad Astrolabio ho scoperto un blog, in cui si commentava un articolo di un grande: Giordano Bruno Guerri.° 

Ora il sottoscritto in questi giorni è particolarmente stanco. E quindi non ha potuto commentare la “svolta” di An decisa da Fini. E di cui la stampa ha dato contezza. In particolar modo il Corriere della Sera, cui Gianfranco Fini ha concesso un´intervista.

Vediamo però di spendere giusto due paroline sul destino di An, analizzando anche l´articolo di Giordano Bruno Guerri, articolo che condivido fortemente.

Dunque, Fini ha deciso che Alleanza Nazionale entri a far parte del Partito Popolare Europeo. Il grande contenitore in cui sono ospitati alcuni partiti liberalconservatori europei, e in cui trovano spazio anche i partiti democratico-cristiani.

Definire il Ppe un partito di centro stricto sensu, è sbagliato.

Il Partito Popolare Europeo, in un´ottica bipolare, raccoglie i partiti conservatori che su scala europea si oppongono alle sinistre (anche se nel Ppe trovano “asilo” anche partiti, che in alcune realtà  europee stanno a braccetto con la sinistra).

Fini ha anche deciso che An debba provare a intercettare consensi di “centro”. Consensi, cioè, di elettori che abbisognano di sapere che votano per un partito “moderato”.

Come ho detto (ed è una banalità ), parole come centro o destra possono (non è detto che sia sempre così) essere vuote di significato.

Occorre riempire di contenuti questi termini.

Aznar ha sempre definito il suo Partito popolare (spagnolo) come un partito di centro, in realtà  il suo partito ha fatto e fa politiche di destra: liberali e liberiste. Di modernizzazione del paese e di riformismo responsabile.

Quindi, che Fini voglia spostare An verso il centro per attrarre “elettori moderati”, a me non solo non crea problemi, ma mi rende felice.

Per me la moderazione è essenziale non solo nella forma, ma moderazione (almeno per come la intendo io) significa “senso di responsabilità  e maturità “: significa capire che il massimalismo nuoce (a volte e non sempre) al paese, e che quando c´è bisogno di un accordo con le parti sociali, questo accordo è giusto che vada quantomeno cercato.

Se questo s´intende con la parola moderazione (e con la conseguente necessità  di apparire un po´ più di centro), ben venga la moderazione. Se di contro si dovesse intendere, una politica che abbia a cuore l´immobilismo del paese, la conservazione degli attuali assetti (economici e sociali), io ovviamente non ne sarei contento.

Fini ha lasciato anche chiaramente intendere quali saranno le “direttrici di marcia” di Alleanza Nazionale. E quanti s´aspettavano una “svolta” che l´avrebbe trasformata in una sorta di “Rosa nel Pugno” di Destra, sono rimasti a bocca asciutta.

Nessuna svolta laica (o laicista, come i detrattori l´hanno definita).

Alleanza Nazionale rimane un partito al cui interno militano e possono militare uomini e donne che, sulle questioni cosiddette di coscienza, possono e di fatto avranno posizioni anche antitetiche.

Il che non solo non crea problemi di sorta, ma è finanche un bene.

In primis, in tutti i grandi partiti esistono “diverse” anime. A volte anche inconciliabili: si guardi a Forza Italia.

Cosa c´entra Antonio Martino con Pisanu?

Cosa c´entra la Prestigiacomo con Bondi?

Apparentemente nulla. Eppure militano nello stesso partito.

Sicchè in An continueremo ad avere un´avanguardia “laica”, quella dei “finiani puri” (tra cui annovero anche il sottoscritto, che è un signor nessuno ovviamente), e avremo posizioni più tradizionaliste: rappresentate ad esempio da Alemanno, Gasparri e Mantovano.

Il nuovo tragitto “disegnato” da Fini, sancisce “solo” il fatto che An non si lascia abbindolare dalle chimere del “confessionalismo tradizionalista”: non sarà , insomma, un partito di “atei devoti” o di cattolici integralisti (il che è un bene, ve lo immaginate voi quali attacchi riceverebbe un partito di cattolici integralisti, e che per di più è nato sulle ceneri di un partito come il Movimento Sociale Italiano? Sarebbe apostrofato come la quintessenza del reazionarismo più becero. E tutto ciò avverrebbe aprioristicamente. Sarebbe/saremmo ghettizzati e attaccati un giorno sì e l´altro pure. Dopo il Berlusconi Dittatore, dovremmo anche risolvere il problema di Fini Dittatore!).

Sarà  un partito espressione della cultura conservatrice e di quella laico-liberale sulle questioni di coscienza. Avrà  esponenti più tradizionalisti ed esponenti più “modernisti”.

Ma se è per questo, e come già  ho detto, non si trasformerà  in una “Rosa nel Pugno” di Destra.

Fini però ha detto che Alleanza Nazionale, partito di destra “responsabile”, non potrà  prescindere dal porre attenzione alle nuove dinamiche che nella vita di ogni giorno hanno sempre crescente rilievo: le unioni di fatto e la presenza di extracomunitari.

A tal riguardo ha detto chiaramente che An è a favore di modifiche del codice civile che garantiscano diritti individuali a quelle persone, etero o omosessuali, che convivono stabilmente.

E tutto ciò non ha, né mai potrebbe avere, nessuna contraddizione con la difesa della “famiglia tradizionale”: non si equiparano le due realtà .

Si evidenzia, semmai ce ne fosse bisogno, che Alleanza Nazionale è un partito liberale.

E in quanto tale non può ignorare le trasformazioni che la modernità  pone in essere. E che richiedono risposte. Laiche e responsabili. E non già  preconcette soluzioni, confezionate con il collante di Santa Romana Chiesa (e lo dico con il massimo rispetto, s´intende!).

Fini aggiunge anche, che il riconoscimento delle unioni civili (magari con i Pacs), non ricomprende però alcuna possibilità  di riconoscere ai gay il “diritto di adozione”, o il ricorso alla “fecondazione assistita”.

Il che è profondamente serio e responsabile. Un conto sono i diritti individuali, per difendere i quali ognuno di noi deve battersi. Un conto sono i diritti che riguardino terzi: i bambini. Quanto di più indifeso esista.

La tutela del bambino richiede responsabilità . E´ l´interesse prioritario. Concedere ai gay (almeno per ora) l´adozione, non risponderebbe ad una tutela “responsabile” del minore. Risponderebbe solo al soddisfacimento di desideri di terzi.

Per ora non se ne parla!

Ma veniamo anche all´articolo di Giordano Bruno Guerri (tutta l´intervista rilasciata da Fini potete leggerla qui).

Innanzitutto Guerri sogna una An più vicina agli Stati Uniti (e quindi una An che elimini ogni residua ostilità  nei confronti degli Usa).

Come auspica una maggiore “aderenza” a posizioni liberali e liberiste: ché il mercato non può più essere un tabù.

E sostiene che queste posizioni dovrebbero essere sostenute più da An, partito di Destra, che non da Forza Italia. Che è probabile accetti sempre più un ancoraggio al centro.

E per concludere proprio con le parole di Guerri:

“L’An che vorrei, in definitiva, non è quella del Gianfranco Fini per il quale tutte le droghe sono uguali, senza possibilità  di distinguo, ma è quella del Fini che ha il coraggio di rivedere le proprie posizioni sulla legge per la fecondazione assistita, senza arroccamenti culturali, sociali e confessionali. Solo così An saprà  darsi la caratteristica che, per ammissione del suo stesso leader, non ha saputo darsi: e senza la quale è destinata a insterilirsi nella conservazione e nel conservatorismo fine a se stesso: “Un’immagine culturale capace di far sognare”. An, negli ultimi anni, è stata stordita dal potere conquistato: da qui la questione morale, che c’è " eccome " anche al suo interno. Ora si deve inebriare di cambiamento e di aperture per riconquistare, prima che il potere, i suoi elettori tradizionali e i molti che potrebbero aderire al progetto di una destra davvero nuova, davvero di destra”.

Insomma una destra liberale e liberista, che senza rinnegare i valori della tradizione, sappia aprirsi a nuove istanze anche apparentemente lontane dal suo mondo.

Io penso che An, ad esempio, possa raccogliere al proprio interno (come avviene in America da parte dei Repubblicani), anche istanza libertarie. Che certamente “resterebbero minoritarie”. Ma che sono parte integrante di quella “cultura di destra”, che nell´individuo, e nella sua libertà , trovano le ragioni della propria militanza politica e culturale.

Che An inglobi i Riformatori Liberali di Della Vedova, a me sembrerebbe, oltrechè giusto, finanche ovvio.

D´altra parte l´esperimento (naufragato) dell´Elefantino, proprio da questi presupposti partiva.

Sogno un´Alleanza Nazionale che dia voce ad una Destra plurale. Primo mattone per la costruzione del partito unico di centrodestra.

Con un grande leader alla sua guida.

E con la capacità  di proporre politiche che sappiano tornare a far essere grande l´Italia.

Un paese di eccellenti individui. Ma che non riescono a dare vita ad una grande Nazione.

Più senso patrio (senza retorica), e un nuovo sogno reaganista da offrire ai giovani.

Più libertà  e possibilità  di affermazione per tutti.

Più giustizia sociale da realizzarsi non impoverendo i ricchi.

Ma rimuovendo gli ostacoli che impediscono ai meno agiati, di raggiungere tutti i traguardi di affermazione individuale che meritano.

Vai avanti Presidente. Qui si è con te!

° 

16 Comments on “Alleanza Nazionale liberale liberista e libertaria?”

  1. Giggimassi Says:

    leggerò il documento di Fini, così poi ne parliamo, posterò qualcosa anch’io. E’ sempre stimolante leggerti anche se non condivido proprio tutto (e per fortuna 😉

  2. camelot Says:

    Risposta a Giggi Massi:
    Ti ringrazio, ho sensazione che tu sceglierai la “via Storace” e la “d-Destra” 😉

  3. Giggimassi Says:

    No, quella è una c-Cazzata 😉

  4. Sgembo Says:

    “Si evidenzia, semmai ce ne fosse bisogno, che Alleanza Nazionale è un partito liberale.”
    Beh diciamo che alcuni di voi provano, e di questi tempi è già  qualcosa 😀

    Sul partito popolare europeo: Io ho sempre pensato che fosse un partito di destra. In Italia spesso la parola Centro è usata per camuffare la destra sociale. Per esempio in molti hanno capito che Forza Italia non era un partito liberale proprio quando sono entrati nel PPE.

    Quindi se volete diventare liberali dovete entrare nel partito liberale europeo, mi sembra ovvio.
    Se volete… ma non mi sembra(e non ne faccio un’accusa, pretendere che tutti diventino liberali non sarebbe liberale).

  5. camelot Says:

    Risposta a Sgembo:
    Sgembo, nel tuo argomentare c’è un vizio di sostanza grande quanto una cattedrale: e cioè quello di pensare che esista un solo liberalesimo…ed è una enorme sciocchezza…in Italia, prima di Forza Italia ed Alleanza Nazionale, nemmeno esistevano i liberali…il vecchio Pli era fatto solo da “mariuoli” e da socialisti e prendeva l’1,0% dei voti….Alleanza Nazionale, dalla sua fondazione, è un partito liberalconservatore….come lo sono i Tories inglesi, che non a caso hanno espresso una delle più grandi leader liberali della storia degli ultimi 25 anni: Margaret Thatcher 😉 ragiona/ragionate senza paraocchi o etichette chè è meglio 😉

  6. camelot Says:

    Risposta a Giggi Massi:
    Allora sei a favore della svolta 😉 come Alemanno 😀

  7. Sgembo Says:

    “in Italia, prima di Forza Italia ed Alleanza Nazionale, nemmeno esistevano i liberali…il vecchio Pli era fatto solo da “mariuoli” e da socialisti e prendeva l´1,0% dei voti”

    E adesso i liberali continuano a non esistere, ma in compenso il PLI prende lo 0,01% 😀

    Ti ripeto la domanda: Se volete diventare liberali, perché non entrate nel partito liberale europeo?
    Risposta mai: Perchè non volete diventare liberali, ma democristiani, e infatti entrate nel partito democristiano europeo, il PPE.

    Poi se volete ispirarvi a qualche cosa di liberale, ben venga.
    Ben vengano i conservatori liberali, ben vengano i cattolici liberali, ben vengano i socialisti liberali, ma essere liberali è un’altra cosa.

  8. Sgembo Says:

    “Risposta Mia” e non “risposta Mai”, scusa il refuso 😀

  9. camelot Says:

    Risposta a Sgembo:
    Perdonami Sgembo, questo tuo argomentare non ti fa onore: non conosco la tua età …io di anni ne ho 32, se stai scherzando, ok…ma se dici sul serio devo concludere che tu non abbia più di 22 anni…in primis.
    In secundis, la Thatcher non era liberale?
    Reagan non era liberale?
    I Tories non sono liberali?
    Amico mieo, il Ppe è il partito dei liberalconservatori…non esiste un solo liberalesimo…sarebbe come dire che esista una sola sinistra o una sola destra….
    Detto ciò, è nei fatti, ed è pleonastico ribadirlo, che Alleanza Nazionale sia liberale….d’altronde la Legge Biagi ne è una riprova….ripeto: con i “cartellini o con le etichette” non si va da nessuna parte…il Partito liberale europeo, è un partito cui aderiscano movimenti politici, che molto spesso su scala europea sono alleati con la destra liberalconservatrice….prima di Forza Italia e Alleanza Nazionale, non solo non c’erano liberali…ma non c’erano istanze (proposte) di politiche economiche liberali…e men che mai c’erano pratiche, evidenti e concrete attuazioni di politiche liberali….i liberali europei sono dei veri democristiani, perchè non aderiscono ad un partito piuttosto che all’altro (più grande, Ppe o Pse), solo perchè in questo modo possono meglio negoziare nelle singole nazioni, gli accordi con coalizioni diverse…della serie: “Qui mi alleo con i socialisti, qui mi alleo con i socialdemocratici”…e poi concludo:
    Quindi, visto che lo Sdi che ha dato vita alla Rosa nel Pugno, fa parte del Partito Socialista Europeo, nemmeno la Rosa nel Pugno è liberale????
    Poi, altro aspetto: i liberali (alcuni, non quelli che pretendono tanti voti, e governano e cambiano la realtà ), tendenzialmente fanno i “liberal”…i cani sciolti…non è che siano proprio, e sempre, liberali…. 😉
    Ripeto, Reagan era liberale: è infatti era un liberalconservatore….La Thachter era liberale: e infatti era liberalconservatrice…al di fuori di questi due grandi “personaggi”, il liberalesimo su scala planetaria ha prodotto il vuoto totale….i liberali, che sono liberalconservatori, in Europa siedono nel Partito Popolare Europero….mentre i “liberal”, che sono un’altra cosa, siedono per non schierarsi nel Partito Liberale Europeo 😉
    E ciò non perchè lo dica io, ma perchè è in re ipsa…è nei fatti…nelle cose…e nella storia….non la si può ignorare!

  10. camelot Says:

    Risposta a Sgembo:
    Ancora di più: grazie al finto partito liberale italiano, vale a dire il Pli, fatto di mariuoli (Di Lorenzo, mio concittadino, unico ministro che il Pli abbia mai espresso) e socialisti, in Italia, oggi, ci si trova con il terzo debito pubblico del mondo….
    Una domandina: se io fossi come te, e ragionassi con le etichette, ti dovrei chiedere “Ma com’è possibile che un Partito che si dice liberale, abbia contribuito ad aumentare la spesa pubblica portando il nostro debito a essere il terzo nel mondo? Come mai?”
    Semplice: non basta dirsi liberali per esserlo…e infatti il Partito Liberale Italiano, che aderiva al Partito Liberale Europeo non era Liberale….infatti era alleato con i democristiani (statalisti), con i socialisti (statalisti), con i socialdemocratici (statalisti) e con il Partito Repubblicano Italiano (statalisti) 😉
    Questa è storia, non è una mia ricostruzione o una mia invenzione….sono semplici fatti…..

  11. Sgembo Says:

    Una domandina: se io fossi come te, e ragionassi con le etichette, ti dovrei chiedere “Ma com´è possibile che un Partito che si dice liberale, abbia contribuito ad aumentare la spesa pubblica portando il nostro debito a essere il terzo nel mondo? Come mai?”
    Sto parlando di An ovviamente, visto che il ministro del vostro governo ha aumentato la spesa pubblica e il debito pubblico e “se ne vanta”(parole sue).

    Sul PLI, era un partito piccolissimo e non poteva influire quasi per nulla sulla politica del governo, a differenza di AN.
    Le alleanze le faceva in chiave antiPCI, c’era la guerra fredda, non so se hai presente.

    E’ curioso che proprio tu mi accusi di ragionare per etichette.

  12. camelot Says:

    Risposta a Sgembo:
    La legge Biagi, se An non l’avesse voluta non ci sarebbe stata…la riduzione delle aliquote, se An non l’avesse voluta non ci sarebbe stata….la devolution, se An non l’avesse voluta non ci sarebbe stata…detto questo, tieni presente, che il 13% di quelli che votano Alleanza Nazionale, non è che sognino tutti la rivoluzione liberale e liberista…così come il 24% di persone che votano Forza Italia non sognano tutti la rivoluzione liberale e liberista….quando si hanno tanti voti, necessariamente si devono porre in essere politiche che tendano ad accontentare tutte le richieste dei propri elettori…è normale….sta di fatto, che prima di Berlusconi e aggiungo prima di An in Italia non c’era nulla che avesse anche solo il sapore di un “tiepido liberalismo”….d’altra parte, e concludo, se An non fosse liberale, Marco Taradash non avrebbe aderito all’operazione “Elefantino” entrando in An…qualche anno orsono…. 😉

  13. unpirlaqualsiasi Says:

    l’articolo è tornato, ma i commenti no, peccato…
    comunque ripropongo il mio commento sulla svolta di AN, recuperato dal mio feedreader:

    Nonostante non mi piacciano le “svolte” (di nessun partito), tutto ciò è molto auspicabile: una destra *vera* e soprattutto seria e liberale è indispensabile.
    Magari sbarazzandosi di gente tipo Storace e Gasparri e far spazio a più “Alemanni” (considero Alemanno il miglior ministro del passato governo assieme a Sirchia)…
    Non si può mica far rappresentare la Destra da uno come Berlusconi, che liberale lo è solo per sè stesso…

    Mi manca la risposta che avevo dato sul perchè mi piacciano Alemanno e Sirchia e non mi piacciano Storace e Gasparri, appena la rimetto insieme te la scrivo 😛

  14. camelot Says:

    Risposta a un pirla qualsiasi:
    I post sono ritornati, perchè li ho reinseriti 😀

  15. unpirlaqualsiasi Says:

    ah, ecco… 😀

  16. ufficio stampa Says:

    INTERVISTA AD ANTONELLO DE PIERRO
    Da Napolitano alle liti per le poltrone nel governo Prodi, all´Iraq, al sistema elettorale, all´economia.Il ”depierro pensiero”.

    Angelo M. D’Addesio

    *Iniziamo con le notizie politiche di questi giorni. La scelta di Napolitano come Capo dello Stato è condivisibile, giusta oppure si configuravano alternative possibili e se sì quali?

    Sì, penso che Napolitano sia stata la scelta giusta, a dispetto dell´anzianità , anche perché vista la situazione che si era venuta a creare non poteva essere D´Alema, l´uomo giusto, avendo fatto la campagna elettorale per un determinato schieramento. Gianni Letta è stato sempre al suo posto, ma non dimentichiamo che è stato al centro dei fondi neri dell´IRI negli anni ´70 e quindi non era una figura credibile al momento. Mi ha fatto male vedere i 42 voti a Bossi, che è leader di uno schieramento che fa i raduni sul Po e cantava con i suoi seguaci la canzone “Abbiamo un sogno nel cuore, bruciare il Tricolore…”. Parlo di Bossi perché è stato il secondo più eletto. Penso che Napolitano è una buona figura, che sicuramente riuscirà  ad essere al di sopra delle parti.

    *Il Governo Prodi. Dopo la vittoria risicata che durata potrà  avere questo governo e soprattutto come si risolveranno i diverbi interni ai DS o il nodo Mastella-Bonino per il Ministero della difesa?

    Come durata mi auguro che sia di cinque anni pieni. Diciamo che le liti sono più nell´ambito dell´Ulivo, nel partito “unico”. Sembra che qualcuno abbia attribuito a D´Alema, la frase e la volontà  di una doppia vicepresidenza del Consiglio, con Rutelli. Non sarà  così. La vicepresidenza andrà , a mio parere, a Rutelli. Non sono d´accordo sulla scelta di Rutelli, in tempi passati ho trovato molto da ridire sul comportamento politico di Rutelli.

    *E sulla questione Bonino-Mastella?

    Sicuramente vedo molto meglio Mastella alla Difesa. La Bonino alla Difesa sarebbe una scelta contraddittoria, viste le battaglie pacifiste che la Bonino ha condotto in questi anni con i Radicali, Rutelli in primis. Non dimentichiamo il trasformismo esasperato di Rutelli, dai Radicali ai Verdi, per poi genuflettersi in Vaticano, passando alla Margherita.

    *Rimanendo sull´argomento pace-guerra. A fine giugno dovrebbe esserci il rifinanziamento delle missioni in Iraq ed Afghanistan. Il governo Prodi avrà  la volontà  di svincolarsi dalle missioni oppure seguirà  i propositi del governo Berlusconi?

    Io mi auguro di no. Innanzitutto la missione in Afghanistan è stata ben diversa. Quella in Iraq è stata una missione di guerra, perché gli italiani hanno partecipato a diverse operazioni di guerra.
    E´ eclatante il caso di Nassiriya. Lì sono di stanza gli italiani e ci sono gli stabilimenti dell´ENI che gli italiani hanno protetto durante la missione.

    *Quali sono le possibili soluzioni politiche per risolvere questi nodi cruciali legati alle missioni in Iraq?

    Io spero si trovi una soluzione che non sarà  comunque facile, vista la situazione creatasi in Iraq. Penso che sia però il momento di ritirare i soldati dall´Iraq. C´è da sottolineare comunque il cinismo aberrante che accompagna il cordoglio per la morte dei militari italiani, dalla tragedia di Nassiriya. Berlusconi disse all´epoca “E´ come se fosse morto mio figlio”. Suo figlio non era lì, purtroppo o per fortuna e sono parole e frasi fatte. Il fatto di considerare i morti in terminI di mera contabilità  di un bollettino di guerra dovrebbe far riflettere. Dietro ogni morto c´è una tragedia familiare che segna per tutta la vita.

    *Si parla di Partito Democratico e di Casa dei Moderati. Eppure le formazioni sono molto disomogenee, la sinistra radicale va per conto suo. Saranno possibili queste elaborazioni in termini bipolari e quali saranno i tempi per queste soluzioni?

    E´ una bella domanda. Io sono contrario all´unione DS-Margherita. Sarebbe il tramonto dell´ideologia. Questo già  esiste, però se qualcuno ha ancora delle idee, ci troveremmo di fronte ad un´unica lista formata da coloro che combattevano, verbali o meno, ovvero democristiani e comunisti, la vecchia maggioranza ed opposizione. E´ come se in futuro si unissero Berlusconi e Prodi. Dall´altro lato la Casa dei Moderati è surreale. Nel centro-destra non ci sono moderati, per il sol fatto di aver accettato l´alleanza con la Lega Nord che è sempre stata contraria e lontana dallo spirito democratico e di moderazione. Fino a quando ci saranno certe alleanze, sarà  difficile una Casa dei Moderati.

    *In riferimento al sistema proporzionale come le pensa?

    Ecco in riferimento a ciò è bene ricordare che l´art. 1 dice che “L´Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”. In realtà  l´Italia è stata fondata più sul denaro, sulla ricchezza, che non sul lavoro. E´ stata più che altro una plutocrazia e non una democrazia, non di certo un governo del popolo. In questo senso la legge elettorale è stata un attentato alla democrazia. Non dare neppure la possibilità  all´elettore di scegliere il proprio candidato, ma imporre candidature come quelle di Previti, peraltro arrestato in questi giorni o Dell´Utri che si è avvantaggiato di una legge ad personam, altrimenti avrebbe dovuto scontare due anni e sei mesi rende l´idea di come questa legge sia da rivedere, completamente.

    *Il tema scottante del lavoro. Veltroni ha riabilitato la Legge Biagi, ha detto che è da riformare, ma non da bocciare completamente. Altri la considerano l´apice e la causa prima del precariato in Italia. Che posizione ha sulla Legge Biagi?

    Non dimentichiamo che questa situazione è stata determinata in parte dal centro-sinistra. Bisogna invertire la rotta. Non dimentichiamo che il centro-sinistra introdusse i c.d. “Co.Co.Co.”, ora spariti per fortuna, per poter pagare i periodi di prova. Gli stessi sono stati strumentalizzati, infatti circa tre anni fa si arrivò a circa 2 milioni e 700 mila Co.Co.Co. Vorrei sottolineare un evento abbastanza importante su questo argomento.

    *Prego.

    Al Ministero dei Trasporti c´è una centrale operativa, che risponde agli utenti che hanno a che fare con la Motorizzazione Civile, occupandosi dei dati sensibili di tutti i cittadini. Prima l´appalto del call-center era stato dato ad una ditta privata. E´ qualcosa di assolutamente sbagliato affidare i dati sensibili di milioni di italiani ad una ditta che può passare la mano ad altre ditte, in barba alla legge sulla privacy. Tutto ciò non è affidabile. Circa tre anni fa, in proposito feci una trasmissione in Radio su Radio Roma, in cui si parlava del Co.Co.Co, come incostituzionale, perché prevedeva una situazione contraria all´art. 4 della Costituzione, perché prevedeva un lavoro da dipendente con le non garanzie del libero professionista. Nel caso del Ministero la nuova ditta che venne impose questo trattamento e c´era chi lavorava lì da 15 anni ed a 40 anni si vide costretta ad accettare.

    *E´ il caso di rivedere tutto, di attuare una vera riforma.

    Adesso ci sono i “contratti a progetto”. C´è un futuro nel segno del precariato e dell´incertezza. Sono aumentati i divorzi e sono diminuiti i matrimoni. Questo è uno degli effetti collaterali di questa situazione. Oggi un giovane non può neppure comprare una cosa, perché è necessario impegnare una busta paga per un mutuo o un affitto. Una volta si diceva “Ho trovato lavoro” o “Sono Disoccupato” oggi si dice “Lavoro, ma non so cosa farò”. C´è una grande incertezza. Non si parla più tanto di usura in questi tempi, non so se è notato, ma anche questo è un altro effetto collaterale indiretto che bisognerebbe approfondire e che è conseguenza di tale sistema. Berlusconi aveva promesso 1 milione di posti di lavoro, ma se sono questi, ha vinto la scommessa, ma il lavoro è un´altra cosa.

    *Faccio l´avvocato del diavolo. L´impresa italiana è in crisi. La concorrenza asiatica è molto forte. La grande impresa sceglie la strada della vendita o svendita o della fusione all´estero. La piccola impresa è strozzata e quindi o sceglie la strada della flessibilità  o cede al lavoro nero? Cosa è meglio e cosa il peggio?

    Lavoro significa stabilità  futura e lavoro è un diritto costituzionale. Lo Stato ha il dovere di tutelare il lavoro, ma mi sembra che lo stia piuttosto calpestando. Un lavoratore che mette su famiglia, lavorando in tre mesi e per altri tre mesi non lavora più, può essere schiacciato dall´usura. Si parla di mobbing, senza che ci siano però una legge adeguata. Ho partecipato ad un convegno sul Mobbing, constatando che una legge seria si attende da anni. Solo la Regione Lazio ha varato una legge regionale, fu un consigliere di Forza Italia a presentarla, Claudio Fucci, ma fu bocciata dalla Consulta su istanza del Governo Berlusconi, cosa abbastanza curiosa. Tornando al mobbing, questo tipo di impostazione del sistema lavoro, presta il fianco al mobbing. Lavoratori con contratti di più durata sfrutteranno quelli con contratti precari
    E´ una situazione da ribaltare, magari con incentivi alle imprese che possano assicurare contratti a tempo determinato e con grosse penalizzazioni per le imprese che mantengono la vergogna dei contratti precari.

    *Passiamo alla politica estera. Si dice che il binomio Usa-Italia è destinato a concludersi con l´avvento del governo Prodi che guarderà  verso altri modelli ed altre collaborazioni. E´ possibile che l´Italia si rifaccia al modello spagnolo o a quello francese, ad esempio nel campo dei diritti civili. E´ vero che finirà  anche il binomio Italia-Usa.

    Io guarderei prima al mio orticello. Prima risolverei i problemi interni. La Spagna di Zapatero sicuramente, per quello che si sente, sta rinascendo dopo gli otto anni di governo Aznar. Se parliamo dei diritti civili, se vogliamo chiamarli così, io posso essere d´accordo personalmente con i PACS, ma non con le unioni omosessuali. Per giunta nella cattolicissima Spagna. E´ un po´ una contraddizione. In paesi come il Brasile forse non si arriverà  mai ai matrimoni gay.
    Quanto al rapporto con gli Usa, spero che possano continuare, ma attenzione, devono essere rapporti di scambi reciproci e non di sudditanza. Il Governo Berlusconi si è piegato al governo degli Usa. Lo stesso partito di Forza Italia ha una visione servilistica, Berlusconi ha impostato il suo modello con gli Usa allo stesso modo, ovvero servi del volere di Bush.
    Quanto ai diritti civili, gli Usa stessi hanno molto da imparare, se pensiamo agli innocenti che aspettano il giudizio solo perché non possono pagare le spese legali. Si parlava poi di mercato con l´estero. Se penso alla Cina che è lo stato che vanta al mondo il maggior numero di esecuzioni capitali. Ebbene, fino a quando non ci sarà  uno standard di rispetto dei diritti umani, io frenerei l´espansione commerciale ed economica della Cina verso l´Occidente.

    *Le chiederei un parere sulla vicenda Calcio. Tema banale, ma saltato agli occhi della cronaca, della politica.

    Io sono sconcertato da quello che è successo. Siamo abituati a situazioni poco pulite dell´universo Calcio. Situazioni poco chiare ci sono state anche in altri sport ed in altri organismi. Il Calcio è un gioco. Quando il Calcio diventa business, con squadre quotate in borsa ed altro. Non dimentichiamo i crack di Cagnotti e Tanzi. Dove c´è business si vengono a creare situazioni che permettono alle persone di arricchirsi illecitamente. Negli altri sport non esiste ancora tutto questo. Pensiamo al Calcio dei grandi valori, al grande Torino, perito a Superga, con grandi calciatori che giocavano per un premio-partita che poteva essere un cappotto.
    Questo non dovrebbe accadere. E´ il caso di fare vera pulizia e che i magistrati vadano veramente fino in fondo per punire pesantemente i reati che sono stati commessi e dare una lezione a questi signori. Fra questi c´è anche Carraro e mi dispiace che sia stato sindaco anche a Roma, una città  bella, rinata. Mi fa scemare un po´ di orgoglio di essere romano.

    *Ultimo punto. Cosa dovrebbe fare un governo, in questo caso, il Governo Prodi, non dico in cento giorni, ma con estrema urgenza almeno nei prossimi sei mesi. Tre priorità  su cui intervenire.

    Prima di tutto la scuola. Soprattutto dopo la riforma Moratti che svalutato la scuola pubblica. Bisogna dare a tutti l´accesso alla scuola pubblica, al sapere che è il segno distintivo di un popolo. Altra cosa su cui operare la sanità . Un esempio è il modello tedesco è molto avanti. Si paga una tassa più elevata, ma in Germania viene tutto rimborsato, visite private comprese. Conosco un caso spaventoso di un barbone dimenticato su una lettiga fuori dall´Ospedale di Ostia. La tutela della salute è un diritto da non calpestare che favorisce anche una società  più laboriosa. Infine va rivisto completamente il sistema lavoro, a partire dalle assunzioni.

    Antonello De Pierro, giornalista, direttore del portale di informazione nazionale Italymedia e da tempo impegnato nel giornalismo di denuncia sociale. Ha collaborato per “La Stampa” e “L´Opinione”, ha diretto nel 2003 il mensile “Nuove proposte” ed ha condotto programmi nel circuito tv Stream, oltre che essere un assiduo ideatore di trasmissioni per Radio Roma ed altre emittenti locali nel Lazio. Oggi è molto attivo nel giornalismo on line e nell´informazione telematica grazie al sito di informazione da lui diretto Italymedia.it

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