Ago 06
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Dunque, uno dei provvedimenti adottati dal governo Berlusconi per favorire il processo d´informatizzazione nel nostro Paese, consisteva nello stanziamento di un bonus di 175 euro per l´acquisto di un Pc, a favore dei nati nel 1990.°
Se si considerano i prezzi attuali dei computer, 175 euro di risparmio non sono affatto una somma modesta.
L´Italia è tra i paesi europei quello che sconta una maggiore arretratezza dal punto di vista della diffusione pro capite di Pc.
In quest´ottica, quindi, non si può che giudicare positivamente questa iniziativa presa tre anni fa dal governo Berlusconi.
Ora però, a quanto narra il quotidiano Libero (in un articolo scritto da Antonio Spampinato), pare che l´attuale governo di centrosinistra non stia più rimborsando il bonus ai commercianti.
Il meccanismo funziona in questo modo: i commercianti che hanno aderito all´iniziativa vendono il computer ai nati nel 1990, ad un prezzo decurtato dei 175 euro di bonus statale.
La differenza poi viene pagata dallo stato. E più precisamente dal Ministero per l´Innovazione. Questo provvedimento è in vigore da tre anni e durerà (o meglio, dovrebbe durare se ci saranno ancora gli stanziamenti) fino al marzo 2007.
Ora, fino a quando è stato in carica il governo Berlusconi, il Ministero versava ai commercianti il corrispettivo dovuto, ogni 10 del mese. Sempre puntuale.
Da tre mesi a questa parte invece, come documenta Libero, i commercianti che anticipano il bonus non ricevono più un euro.
E si trovano in una condizione difficile da tollerare. Perché le somme che hanno anticipato sono elevate.
Antonio Bosso della Computronica sas di Marano (Na):
“Il ministero ci deve quasi 30.000 euro e non solo da tre mesi a questa parte si rifiuta di pagarci, ma non riusciamo più neanche a metterci in contatto con i nostri referenti“.
“Per noi piccoli commercianti si tratta di una cifra enorme e se ci costringono ad aspettare ancora a lungo ci può anche mettere in ginocchio. Non siamo certo gli unici, nella nostra stessa situazione sono in tantissimi“.
Il problema più grande è proprio questo: quello, cioè, che i commercianti che hanno anticipato l´importo del bonus, siano probabilmente un numero elevatissimo.
E tutti dal 10 maggio 2006 non ricevono più i rimborsi dovuti.
“Da allora non abbiamo più visto un euro, mettendoci in seria difficoltà con i nostri fornitori. Non sappiamo più dove sbattere la testa, anche perché ci dicono che col nuovo governo è cambiato tutto, ci danno nuovi referenti che non rispondono alle nostre mail e telefonate“.
La cosa ancora più grottesca è che l´attuale Ministro per l´Innovazione, Luigi Nicolais, in un´intervista concessa al quotidiano napoletano il Mattino, abbia dichiarato che intende fornire di Internet veloce (la famosa “banda larga”) tutte le pubbliche amministrazioni del Sud d´Italia. Affermando al riguardo:
“I soldi per avviare il piano ci sono“.
Ma se i soldi per cablare il Mezzogiorno ci sono, perché mai allora non pagano dal 10 maggio, i commercianti che hanno anticipato i 175 euro di bonus per l´acquisto dei Pc?
Quando si dice la Serietà al governo!
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