Napolitano sull´Ungheria dà ragione a Nenni. Ma non chiede scusa per il suo sostegno all´Armata Rossa
Allora, qualche giorno fa su questo blog si è dato spazio ad un´iniziativa presa dal giornalista Renato Farina, sul quotidiano Libero.°
In sostanza Farina chiedeva al Presidente Napolitano di partecipare alla commemorazione della Rivoluzione ungherese (cui Napolitano è stato invitato, e che si svolgerà tra qualche mese). Di chiedere scusa per la posizione filosovietica da lui assunta nel ‘56, e di condannare il comunismo come “male assoluto”.
Questo invito (che ha fatto storcere il naso a qualche lettore di questo blog, “è roba del passato, è preistoria politica”) ha sortito effetto.
L´Unità ieri, e il Corriere della Sera (a pagina 12) e Libero oggi, documentano la presa di posizione al riguardo, del Presidente della Repubblica.
L´articolo dell´Unità è firmato da Roberto Roscani, e riporta la “rettifica” di Napolitano:
“La mia riflessione autocritica sulle posizioni prese dal Pci, e da me condivise, nel 1956 e il suo pubblico riconoscimento da parte di Antonio Giolitti “di aver avuto ragione” valgono anche come pieno e doloroso riconoscimento della validità dei giudizi e delle scelte di Pietro Nenni e di gran parte del Psi in quel cruciale momento“.
Firmato, Giorgio Napolitano.
Lo stesso articolo dell´Unità , così prosegue:
“Cinque righe secche. Parole come pietre in un messaggio che il capo dello Stato ha inviato a Giuseppe Tamburano, presidente della Fondazione Nenni..Verranno pubblicate in un libro riflessione che la Fondazione sta per far uscire a fine ottobre“.
Un commento è doveroso.
Allora, si prende atto che l´invito di Renato Farina sia riuscito a spingere Napolitano a “rivedere” le posizioni “assurde”, che nel ‘56 egli assunse. Il linea con quelle del Pci e con quelle di Togliatti.
Oggi Napolitano ci dice che fu un errore giustificare l´intervento criminale dell´Armata Rossa, finalizzato a soffocare nel sangue, il moto di rivolta democratica che la Rivoluzione ungherese rappresentò.
Però le parole di Napolitano non sono sufficienti. Anzi sembrano finalizzate a scopi politici non proprio nobili.
Riabilitando la posizione di Nenni, Napolitano sembra quasi che voglia dire: “Il partito di cui sono espressione è un partito di chiara matrice socialista. Quindi nessun legame esiste più con il vecchio Pci. Per cui cessi la “diaspora socialista” e che il popolo socialista voti Ds” (a proposito, la tessera dei Ds non l´ha riconsegnata, ed è prassi che ogni Capo dello Stato non sia più iscritto al partito di “provenienza”, visto che deve rappresentare tutti gli italiani).
Questa è l´impressione che danno le sue parole.
Le scuse, se tali le si può considerare, appaiono un po´ troppo timide. Modeste.
Per nulla commisurate alle dichiarazioni che nel ‘56 Napolitano pronunciò:
“L´intervento sovietico in Ungheria, evitando che nel cuore d´Europa si creasse un focolaio di provocazioni e permettendo all´Urss di intervenire con decisione e con forza per fermare la aggressione imperialista nel Medio Oriente abbia contribuito, oltre che ad impedire che l´Ungheria cadesse nel caos della controrivoluzione, abbia contribuito in misura decisiva, non già a difendere solo gli interessi militari e strategici dell´Urss ma a salvare la pace nel mondo“.
Nessuna condanna del comunismo è stata pronunciata oggi da Napolitano.
Nessuna richiesta di perdono al popolo ungherese, per l´avallo che egli diede al bagno di sangue prodotto dall´esercito sovietico.
Davvero troppo poco!
Inoltre infastidisce il fatto che queste parole verranno contenute in un libro pubblicato dalla Fondazione Nenni.
Che cosa c´entra la Fondazione Nenni?
L´appoggio che Napolitano diede all´Unione Sovietica, è un fatto che riguarda in questo istante l´Italia intera. Visto che Napolitano è il nostro Presidente della Repubblica.
Non è una cosa che possa essere “confinata a sinistra”, per un “regolamento di conti”, per affermare ex post che i socialisti “avevano ragione”, e che i comunisti “avevano torto”.
Chi se ne frega!
Napolitano deve chiedere scusa, perché deve “meritarsi” il consenso di tutti gli italiani. Che in misura maggioritaria sono anticomunisti, proprio perché hanno sempre considerato i comunisti come “sostenitori della lotta armata”!
E Napolitano, con le sue dichiarazioni del ‘56, questo “timore” non lo fuga!
Anzi: lo tiene in vita!
Noi italiani democratici e anticomunisti, attendiamo ancora una presa di distanza vera, sentita e “sincera” da parte del Capo dello Stato.
E pretendiamo, inoltre, che Napolitano chieda perdono al popolo ungherese (vittima di una carneficina senza eguali)!
Non lo chiediamo: lo pretendiamo!
E lo pretendiamo, caro Presidente, perché lei in questo momento rappresenta tutti gli italiani.
E noi non ci stiamo a passare per gente, che ha messo a “fare” il Capo dello Stato, una persona che mezzo secolo fa “inneggiava” al bagno di sangue prodotto dall´Armata Rossa!
Non ci stiamo, chiaro?
Si meriti la nostra fiducia. Non ci faccia “sfigurare” all´estero. E chieda scusa per i crimini del comunismo.
D´altra parte è lei che ha dichiarato: “sono socialdemocratico da trent´anni“.
E allora lo dimostri!
Chiuda i conti con il suo passato!
Una volta e per sempre!
°
Camelot,
ma che vuoi dal vecchietto del Quirinale?
Deve chiedere scusa, dici. Di cosa? Di aver espresso un’opinione (che l’invasione dell’Ungheria era lecita)? Un’opinione può essere giusta o errata, e Napolitano ha già riconosciuto che la sua opinione era errata. Ma un’opinione non può essere illecita, immorale o criminale. E si può chiedere scusa per aver commesso qualcosa di illecito, non per aver detto una cazzata.
O te ne vieni fuori con i “concorsi morali”, mezzo con cui, alla fine, si processano le idee????
Se non vuoi entrare in contraddizione con il tuo professarti democratico, non puoi elevare un’opinione a crimine. Nei regimi democratici le opinioni si confutano, non si condannano.
Le abiure le chiedeva la Santa Inquisizione.
Abbiamo già avuto un regime che elevò certe idee politiche a reato e non è stata una bella esperienza. Non ripetiamo gli errori del passato.
le scuse postume sanno sempre solo di demagogia, visto che sono sempre “imposte” (dai tempi o da altre persone) e non certo sincere e sentite.
Le condanne, ancora peggio: chi sono Fini e Napolitano per condannare fascismo e comunismo come mali assoluti? E una volta che li hanno (e avessero) condannati? Cosa cambia?
Ci ha già pensato la storia a condannare entrambe le dittature e anche le ideologie, sia perchè portate avanti da persone che hanno sbagliato, sia proprio nel merito.
Il resto è excusatio non petita…
etienne ha espresso alla grande ciò che io avrei rozzamente tentato di dire..
Farina che chiede a Napolitano di chiedere perdono. Dalle mie parti si dice “Carnevale che fa la predica a Quaresima”.
Il fatto che la politica troppo spesso è legata a interessi contingenti.
La difesa fatta da Berlusconi delle scelte fatte da Vladimir Putin ( ex agente del KGB a Berlino Est ) nel invasione della Cecenia che ha portato alla morte di un quarto della popolazone civile, non mi sembra molto meglio moralmente delle scelte fatte dal PCI negli anni 50 o della adorazione che il nostro presidente della Camera dei Deputati ha per Fidel Castro.
Le responsabilità sono sempre personali, come ben sa l’avvocato etienne 64.
Risposta a tutti:
Faccio sommessamente notare che Napolitano, spontaneamente, ha sentito il bisogno di chiedere scusa…perché lo ha fatto? Forse perché riteneva immorale la posizione che assunse nel ‘56? Forse perché inneggiare allo sterminio di persone è un abominio?
Qui si è fatto solo notare, e la cosa ovviamente dà fastidio perché la più parte dei lettori di questo blog è di sinistra, che le sue scuse non sono “complete”: non ha chiesto perdono al popolo ungherese, vittima dell´invasione dell´Armata Russa. Se vi dà fastidio che il sottoscritto abbia chiesto a Napolitano di scusarsi, scrivetegli e ditegli: “No caro Presidente, lei non avrebbe dovuto scusarsi!”..dopo di che non lamentatevi poi mai più in vita vostra se qualcuno esprime appoggio allo sterminio di essere umani…oppure ci sono essere umani di serie A ed essere umani di serie B?
Un po´ come il Manifesto, che qualche giorno fa motteggiava Anna Falchi, deridendola per il fatto di aver subito uno stupro da un extracomunitario: siccome è lei ad averlo subito, lei che è bella e ricca, allora la si può offendere e violentare…se a subire lo stupro, invece, fosse stata una povera crista…sarebbe stato diverso, vero? 😉
Camelot,
deciditi: o il vecchietto del Quirinale ha chiesto scusa (e allora perché “pretendi” che lo faccia di nuovo?) oppure ha ammesso di aver fatto un errore (e allora valgono le considerazioni fatte nei commenti precedenti).
Non ti bastano le scuse? Domanda: qual’è il metro per stabilire la sufficenza delle scuse? L’abiura TOTALE? Peccato che il sig.Napolitano ha il diritto di pensare che non valga buttar via il bambino con l’acqua sporca. Tu, democraticamente, invocando la solita maggioranza silenziosa che non può nemmeno smentire, invece pretendi che la pensi come te e cioé assuma che il comunismo è il male assoluto e un crimine in se.
Non cerchi di “convincere”: pretendi.
Sommessamente, e la cosa dà fastidio perché l’autore di questo blog è di destra, mi pare che ci sia qualcosa che non mi torna.
😉
Risposta a etienne64:
Etienne, fai finta di non capire o cosa?
Ha chiesto scusa al popolo ungherese?
NO, e deve farlo, invece!
Secondo, leggiti il post che ho scritto in precedenza: alcuni reduci dei moti d’Ungheria, non vogliono che partecipi alla commemorazione, perchè lo considerano “indegno”, ma dico: ti rendi conto?
Noi abbiamo un Presidente della Repubblica che ha avallato un massacro!
A te fa piacere? Lo trovi possibile?
Se poi mi si vuol dare torto per fare polemica, va bene…tanto io vado avanti..la questione è un’altra: se nella posizione di Napolitano, si fosse trovato…diciamo Mirko Tremaglia, tu non avresti preteso delle scuse, per “responsabilità morali” dello stesso tipo?
Certo che le avresti pretese: in nome del conformismo più totale!
Napolitano deve chiedere scusa al popolo ungherese, Napolitano deve dichiarare che il comunismo è stato il più grande crimine dell’umanità …se vuole essere il Presidente della Repubblica in nome di tutti gli italiani…altrimenti lo sarà solo per le persone di sinistra: che sono la minoranza chiassosa e goffa di questa repubblichetta d’italioti 😉
Fatta di finti antifascisti: ché i veri antifascisti sono anche contro il Fascismo rosso…
…dire che il comunismo è stato il più gran crimine dell’umanità è una vera baggianata, fare tutti questi grossolani accostamenti comunismo – regimi dittatoriali- regimi comunisti-…etc. è veramente poco intelligente, ma contento tu…critica sterile ed inutile, che non serve a nulla, ma solo per parlare, parlare contro naturalmente.
RIsposta a laura:
Laura, numeri alla mano, il comunismo ha prodotto 100 milioni di morti nel mondo…da questo, scientificamente, deriva che sia il più grande fenomeno criminale della storia dell’umanità …se poi voi non volete crescere, e volete rimanere nella vostra ignoranza, contenti voi, contenti tutti… 😉
…potrei dire che israele causa milioni di morti, di vari regimi che hanno causato morti, del nazismo, etc……è l’uomo che in nome del comunismo(boh!), dell’esportazione della democrazia, finanche di Gesù e Dio(vedi crociate) uccide: bisogna andare alle idee e non a chi ora con una scusa ora con un’altra le usa per altri fini.
Risposta a laura:
Potresti, ma sarebbe un errore…il comunismo ha oppresso le persone che diceva di voler governare, quelle cui diceva di voler regalare la felicità ….
E perché sbaglierebbe Laura? Anche i Crociati volevano governare e per il bene dei loro sudditi… che poi nel 1099 a Gerusalemme dicono che il sangue arrivasse al ginocchio è un’altra faccenda.
Guarda che il tuo argomento ha le stesse fallacie di quelli che dicono che i cristiani sono tutti dei fetenti perché c’é stata la S. Inquisizione o perché sono state fatte le crociate.
Tremaglia: se lo eleggessero Presidente della Repubblica perché dovrei chiedere che faccia abiura di qualcosa? E’ stato fascista? Ambhé, non è mica un marchio d’infamia. Basta che giuri fedeltà a QUESTA Costituzione.
Il nocciolo della questione è che tu non accetti che taluno possa avere un punto di vista diverso dal tuo (p.es. che possa pensare che il comunismo non sia stato il più grande crimine contro l’umanità ). Tu pretendi che uno, se è capo dello Stato, la pensi come te. E non riesco davvero a capire come tu possa mettere insieme questa posizione con il tuo professarti democratico.
Che poi degli Ungheresi si siano scandalizzati rientra nella loro perfetta libertà : come in quella del Presidente dell’Ungheria di invitare Napolitano, evidentemente non considerando le stupidaggini che aveva detto nel ’56 così gravi da impedire i normali buoni rapporti diplomatici.
09/01/2011
Oggi il Presidente Giorgio Napolitano esalta i valori dell’unità d’Italia, fortunatamente non siamo passati sotto la democrazia dell’Armata Rossa di cui Lui ne difendeva l’occupazione ed i morti Ungheresi (1956) come legittimi x la difesa dei sacri confini Sovietici.
Oggi pontifica x l’unità dell’Italia, bel Presidente ed oltre tutto ipocrita delle sue dichiarazioni del passato . ma questo è parte degli ex comunisti mai pronti al mea-culpa nonostante nel mondo la loro dottrina abbia portato oltre 60.000.000 di morti,nonchè miseria nera.
Gulp che superiore insegnamento e dove è la loro supposta superiorità intellettuale ?
Vergogna immensa ma tantè se ne fottono i seguaci non mancano mai
Non solo dovrebbe chiedere scusa agli ungheresi ma anche a noi italiani, giustificare uno statista politico ma soprattutto un capo di stato è assurdo ed averlo eletto è ancora allucinante. Un capo apolitico quantomeno avrebbe dovuto stracciare la sua appartenenza ad un sistema le cui ideologie sono decadute e finite in quella mutazione camaleontica insita della politica del PD. In questo modo e non a caso lui ancora oggi rappresenta quella ideologia. Non a caso la nomina dei tecnici da parte sua e da quell’esponente del PCI alla guida del copasir rappresenta ancora una volta la negazione di quei diritti che il popolo si è conquistato. Negare e dire “le elezioni le stabilisco io” rappresenta la sua vecchia indole.