La Lanzillotta stoppa la legge pugliese che prevede l´accesso ai servizi sociali anche per le coppie di fatto
Dunque, uno dei leitmotiv della campagna elettorale dell´Unione, ha riguardato la proposta di parificare le coppie di fatto a quelle di diritto.°
Si parlava di introdurre i Pacs. E ne discutevano animatamente, facendone una sorta di cavallo di battaglia, la Rosa nel Pugno, Rifondazione Comunista, il Pdci e i Verdi.
Si diceva: la destra è omofoba e s´oppone al riconoscimento delle coppie di fatto (cosa non vera!).
Noi, invece, siamo quelli della rivoluzione targata Zapatero.
Votate noi, e i gay e quelli che convivono avranno un riconoscimento giuridico.
Bon.
Ieri, tuttavia, è accaduto un episodio significativo. Che sembra smentire inequivocabilmente queste intenzioni.
Il Ministro per gli Affari Regionali, la margheritina Linda Lanzillotta, ha infatti impugnato in Consiglio dei Ministri, una legge varata dalla Regione Puglia. Governata dal comunista, nonché gay dichiarato, Nicki Vendola.
La legge pugliese in questione, si occupa di “gestione integrata dei servizi sociali”.
E in sostanza parifica le coppie di fatto a quelle di diritto, per quanto pertiene l´accesso ad alcuni servizi sociali: asili nido, buoni scuola, centri di salute mentale, case popolari.
Il Consiglio dei Ministri di ieri, aveva all´ordine del giorno il vaglio (per l´approvazione o l´impugnazione) delle leggi regionali.
E la Lanzillotta s´è opposta alla legge in questione – ci sia consentito dire – in modo alquanto subdolo e ipocrita, adducendo come motivazione la mancanza di “copertura finanziaria”.
Apriti cielo: una piccola pattuglia di Ministri non c´ha visto più e s´è scagliata contro il Ministro “reazionario”: la legge di Vendola non si tocca, come ti permetti solo di contestarla!
In tal senso si sono espressi la Bindi, Pecoraro Scanio, la Pollastrini e Ferrero.
Pecoraro Scanio:
“Già siamo in ritardo con la legge nazionale sulle unioni civili, mi sembrerebbe assurdo impugnare un provvedimento regionale che va in quella direzione, io voterò comunque contro“.
Rosy Bindi:
“Sarebbe un errore politico gravissimo“.
A quel punto la Lanzillotta, un po´ imbronciata, ha dovuto affermare:
“Non mi opponevo alle coppie di fatto. Le mie perplessità riguardano il concetto di vincoli solidaristici, troppo vago. E non corrisponde a quello di famiglia anagrafica legata da vincoli affettivi previsto dalla normativa nazionale. Allargando l´accesso ai servizi sociali, visto che i fondi scarseggiano, si rischia di compromettere proprio l´effettività dei benefici“.
Eh già , si rischia di compromettere “l´effettività dei benefici”.
Oppure il problema per lei, cara Lanzillotta, è che si rischia di compromettere la “famiglia tradizionale”? 😉
Questi, più stanno al governo, e più si capisce quanto abbiano creato un programma ad hoc, solo per prendere voti.
Non attueranno alcunchè di quello che hanno promesso.
E forse è meglio così!
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P.S.: la notizia l´ha data il Corriere della Sera, in un articolo apparso oggi a pagina 16, e firmato da Giovanna Cavalli.
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