Set 06
11
Per carità , che nessuno fraintenda: qui il lusso lo si adora. Altro che!°
Semmai il problema è che non ce lo si può permettere!
Qui non si guadagnano 200.000 euro netti l´anno. Non si è un Presidente della Camera.
Ciò detto, il dunque.
Allora, ieri Vittorio Feltri, in uno splendido editoriale, di quelli tosti e cattivi, c´ha informato del fatto che il Presidente della Camera Fausto Bertinotti, dopo un soggiorno estivo nella sua villa (con piscina inclusa) in Umbria, ha preso “armi e bagagli” e, consultatosi con la sua sciccosissima moglie, ha deciso di andare a trascorre un altro po´ di ferie estive, in una località da nababbi: Quiberon.
Io, lo confesso, prima dell´articolo di Feltri, nemmeno l´avevo mai sentita questa Quiberon!
Qui al massimo si conosce Fregene o Ischia, che volete: non siamo uomini di mondo, e men che mai plutocrati alla Briatore (o si dovrebbe dire: alla Bertinotti?).
Sta di fatto, che il nostro Subcomandante Fausto ha trascorso quale giorno in questa amena località turistica. Più precisamente in una beauty farm.
Che volete: l´inverno da Presidente della Camera è oneroso, si deve essere presentabili. E quindi era necessario buttare via la pancetta.
Presto detto! I coniugi Bertinotti partono per Quiberon.
Che si segnala, a quanto racconta Feltri, per alcune sciccosissime caratteristiche.
Innanzitutto la quantità industriale di pesce che lì si trova. Pare impossibile andare a Quiberon, e non assaggiare il “per nulla costoso” pesce. D´altra parte è notorio: tutti quelli che non arrivano alla famigerata quarta settimana, un giorno sì e l´altro pure, per “contenere i costi” del carovita prodotto da quel farabutto di Berlusconi, mangiano salmone, ostriche e aragoste.
E´ notorio!
In più, Quiberon si segnala all´attenzione degli “uomini di mondo”, alla “beautiful people”, per la produzione di un magnifico e raffinatissimo cachemire.
Pare che lì se ne trovi di una tipologia molto ricercata.
Io non lo so, perché indosso jeans, camicia e pullover normalissimi.
Non guadagno 200.000 euro netti l´anno, e in più non sono comunista: quindi non uso indossare abiti di cachemire!
Si dirà : ma caro Camelot, a parte il “fare le pulci” a Bertinotti, raccontando il suo viaggio in una località degna dei miglior Paperon dei Paperoni, non è che il tuo post dica poi tanto.
E´ vero, giusta osservazione.
Infatti il punto non è che Bertinotti abbia trascorso una vacanza in una località turistica “alla Berlusconi”, il punto è che Bertinotti, lì sia giunto con l´aereo di Stato.
A spese del contribuente!
Con i soldi vostri e miei.
E sapete perché?
Perché questa località , Quiberon, è sì davvero molto ricercata dai miliardari di tutto il mondo, ma per arrivarvi è necessario essere dotati di “mezzi di trasporto propri”.
Perché se si è dei comuni mortali, come voi e me, diventa un casino infernale.
Ve lo spiego riportando l´articolo di Feltri, in cui si narra per filo e per segno, l´odissea che affronterebbe chiunque decidesse di raggiungere Quiberon come un normale cristiano: cioè con un aereo di linea.
“Effettivamente Quiberon è una delizia, ma non ci arrivi mai. Con gli aerei di linea è uno strazio. Decolli da Malpensa alle 7,15, capirai, una levataccia. Atterri a Parigi-de Gaulle alle 8,45. Riparti da Parigi alle 10 e arrivi a Orly alle 11. Non è finita amore mio. Decolli alle 13,30 per Rennes dove metti piedi alle 14,45. Alle 15,15 sali in auto e alle 17,30 ti scaricano a Quiberon più morto che vivo. Impossibile, non è una vacanza ma un tormento. Qui serve l´aereo di Stato“.
Caro compagno Bertinotti, usare un aereo di Stato per farsi la vacanzuola, non è proprio il massimo della correttezza.
Non si fa! 😉
Anche se il suo intento, forse, era solo quello di somigliare a Craxi, Martelli e De Michelis! 😉
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