Set 06
20
Ve la ricordate la fiaba del taglio del cuneo fiscale, che l´Unione ci raccontava in campagna elettorale?°
Meglio ripeterla brevemente.
In sostanza Prodi raccontava che avrebbe ridotto il cuneo fiscale di 5 punti in un anno.
Costo dell´operazione: 10 miliardi di euro!
E in quanto tempo l´avrebbe fatto?
In un anno!
E come l´avrebbe finanziato?
Con il recupero dell´evasione fiscale!
A queste due ultime affermazioni, noi del centrodestra scoppiammo a ridere.
La somma di 10 miliardi di euro è troppo elevata, perché sia possibile ridurre il cuneo di 5 punti in un anno. E in più, una somma del genere è difficile venga reperita con la lotta all´evasione fiscale!
Ci sembrava una presa per il culo!
Arrivati al potere, i signori del centrosinistra poi, furono attraversati da alcuni problemi pratici.
Del tipo: “Sì, vabbè, tagliamo di 5 punti il cuneo fiscale. Ma il taglio come lo ripartiamo tra lavoratori e imprese? In quale percentuale? Chi favoriamo, i capitalisti o i lavoratori?”.
A quest´ultimo quesito risponde il Ministro del Lavoro, Cesare Damiano:
3 punti di taglio a favore dell´impresa e 2 punti a favore del lavoratore.
Ma il guadagno per il lavoratore sarà messo in busta paga?
Assolutamente no, parola del Ministro Damiano.
Ecco cosa riporta il Corriere della Sera al riguardo:
“I 2 punti di taglio del cuneo fiscale destinati al mondo del lavoro non andranno automaticamente nella busta paga. «è in corso – afferma Damiano – una discussione sul loro utilizzo»”.
E meno male che la sinistra dovrebbe avere a cuore le sorti dei lavoratori dipendenti!
Meno male! 😉
°