Set 06
22
Il decreto Bersani taglia del 20% lo stipendio dei militari in missione di pace all´estero
Che uno si chiede: ma ‘sto benedetto decreto Bersani, ma non si doveva occupare solo delle fantomatiche liberalizzazioni?°
No, perché qui, ogni giorno, grazie alla stampa “non di Regime”, si apprendono aspetti sempre nuovi del decreto in questione. E che nello specifico hanno ad oggetto qualsiasi ambito, o quasi, della vita del cittadino.
E un giorno si apprende che instaura il Grande Fratello Tributario: i nostri conti correnti saranno spiati, e dal 2008 il danaro lo potremo anche abolire. Perché dai 100 euro in su, dovremo pagare ogni professionista o artigiano (anche l´idraulico), con mezzi elettronici di pagamento.
E poi si apprende che prevede tagli immani alla giustizia, nell´ordine di centinaia di milioni di euro defalcati.
E ancora si constata che statuisce nuove regole per il pagamento dei legali che prestano gratuito patrocinio: il cui compenso, grazie al decreto Bersani, non sarà più anticipato dalle Poste. Ma sarà pagato dallo stato, quando lo stato avrà deciso di pagarlo. E chi presterà più gratuito patrocinio? Nessuno, o al massimo gli avvocaticchi di “primo pelo”. E si freghino i poveri cristi, che non possono pagarsi un avvocato con gli attributi!
Oggi, invece, apprendo che il decreto Bersani (che a quanto pare si occupa di qualunque cosa, ad eccezione della dimensione dei preservativi da mettere in commercio) prevede anche un taglio del 20% allo stipendio dei militari in missione di pace all´estero.
Quindi anche per quelli, che l´Unione ex pacifista, ha mandato in Libano.
In sostanza, a causa del decreto succitato, il compenso dei militari (che varia a seconda del grado e delle mansioni) non supera la forchetta che oscilla tra i 90 e i 140 euro al giorno! Questo vale anche per i nostri carabinieri presenti all´estero.
Complimenti all´Unione per quest´azione proditoria a danno dei nostri militari!
Ma non basta.
Perché qualche residuo aspetto pacifista, tra gli attuali signorotti al governo, pur sopravvive.
Infatti, e qui si potrebbe considerarla una beffa nei confronti dei nostri militari, se si riduce lo stipendio dei militari, si aumenta quello dei “civili” impegnati anch´essi all´estero per le missioni di pace.
Infatti, grazie ad una disposizione urgente del Consiglio dei Ministri del 28 luglio 2006, si è passati a riconoscere le ore di straordinario dei civili all´estero, da 250 a 300 al mese.
Il che significa, che i “civili” impegnati nelle missioni di pace, guadagneranno anche 40 euro in più dei militari.
D´altra parte è notorio: il militare corre meno rischi! 😉
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