Set 06
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Piergiorgio Welby chiede di morire
Piergiorgio Welby è co-presidente dell´Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica.° ° °
Piergiorgio Welby è malato di distrofia muscolare.
E´ tenuto in vita da alcune macchine. E non ne può più.
Ha inviato al Presidente della Repubblica una lettera, per chiedere che sia posto termine alla sua sofferenza:
“Caro presidente voglio l’eutanasia. La mia volontà , la mia richiesta che voglio porre nelle sedi politiche e giudiziarie è poter ottenere l’eutanasia. Vorrei che anche ai cittadini sia data la stessa oppurtunità che è concessa agli svizzeri, belgi, olandesi. E´ solo un testardo e insensato accanimento nel mantenere attive delle funzioni biologiche“.
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Della vita di un individuo non può decidere nessun altro al di fuori dell‘individuo stesso.
La sofferenza non è dello stato. La sofferenza è dell´individuo e dei suoi cari.
Una vita menomata può non essere considerata vita.
Civiltà vuol dire coscienza dei confini del potere statuale.
Civiltà vuol dire rispetto laico per la vita di ciascuno.
L´eutanasia, la dolce morte, deve poter essere scelta.
L´accanimento terapeutico, quando si manifesti con logica insensata, senza produrre altro risultato che l´umiliazione della persona, non ha senso.
La vita è dell´individuo, non dello stato.
Che lo stato abdichi. E che conceda all´individuo, il suo primigenio e inalienabile diritto a decidere della sua vita.
Spenga la luce. E faccia finire l´incubo.
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