Camelotdestraideale.it

Camelot Destra Ideale

Con la Finanziaria anche norme contro i blog

Allora, grazie a Carmelo sono venuto ad apprendere il contenuto dell´articolo 32 di questa Finanziaria:° ° 

“All´articolo 65 della legge 22 aprile 1941, n. 633, dopo il comma 1, è aggiunto il seguente: “I soggetti che realizzano, con qualsiasi mezzo, la riproduzione totale o parziale di articoli di riviste o giornali, devono corrispondere un compenso agli editori per le opere da cui i suddetti articoli sono tratti. La misura di tale compenso e le modalità  di riscossione sono determinate sulla base di accordi tra i soggetti di cui al periodo precedente e le associazioni delle categorie interessate. Sono escluse dalla corresponsione del compenso le amministrazioni pubbliche di cui al comma 2 dell´articolo 1 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29”.

Il che tradotto terra terra significa che se il sottoscritto riporta, citandolo e linkandolo, un virgolettato apparso su un qualsiasi quotidiano (ad esempio il Corriere della Sera), il sottoscritto poi sia tenuto a pagare il Corriere della Sera.

Il che tradotto terra terra significa che con questo articolo della Finanziaria, muore il blogging.

A quando la rivolta?

Fate girare l´informazione, blogger!

° 

P.S.: a quei pochi parlamentari che passano di tanto in tanto su questo blog (perché ci sono!), datevi da fare. Fate battaglia in Parlamento per stralciare questo articolo. Altrimenti noi, poi la battaglia la faremo a voi. E che voi siate candidati in un collegio di Palermo, piuttosto che in un collegio di Cantù, non vi faremo mai più eleggere. Parola d´onore!

P.S. n.2: Cose grottesche:

Si parla di limitazione alla circolazione di idee e informazioni, si parla magari di plagio, e c’è chi copia (quasi per intero, apportando variazioni minime) il mio post, senza ovviamente nè citarmi nè linkarmi, e va a finire in prima pagina su Tocque-Ville.it.

Per sincerarvene potete leggere qui.

Ora, io che dovrei fare: denunciare per plagio il tipo, o quelli della redazione di Tocque-Ville.it?

Ovviamente non farò nè l’una nè l’altra cosa…. 😉

Però la prossima volta che capita, denuncio Tocque-Ville.it.

° 

° 

79 Comments on “Con la Finanziaria anche norme contro i blog”

  1. camelot Says:

    Risposta a capemaster:
    Io ne ho scritto e ho cercato di diffondere il più possibile….è necessario che ciascuno di noi ne scriva, e aggreghi il post su aggregatori….NE DEVE PARLARE TUTTA LA BLOGOSFERA….ognuno di noi si prenda le proprie responsabilità …che qui lo possiamo prendere a quel servizio da un momento all’altro 😉

  2. camelot Says:

    Risposta a Kaelidan:
    Amico mio, scusami, al pari di etienne non hai capito.
    E’ ovvio che il link non sia “riproduzione”…chi l’ha detto?
    Io parlo del fatto che cito Mastella, riportando il suo virgolettato, e per far vedere a te che la dichiarazione non l’ho inventata, metto il link all’articolo di giornale da cui l’ho prelevata….
    In ciò, per l’appunto, “riproducendo in parte” un articolo altrui….è più chiaro così?

  3. camelot Says:

    Risposta a Kaelidan:
    Con questa norma, non sarà  più possibile riportare ad esempio la dichiarazione di un politico, fatta in un’intervista…
    Se Rutelli concede un’intervista a Repubblica, e una sua dichiarazione mi interessa…io non potrò più riportarla, perchè con la norma in questione, riportando la sua dichiarazione, “riproduco parzialmente” un articolo altrui….solo che lo faccio io che sono un blogger e scrivo “a titolo gratuito”….e non per guadagnarci…
    Poi ci sono altri dettagli tecnici ancora più grotteschi.
    Perchè se io riporto un virgolettato e metto il link al CorSera per far sapere a te da dove ho preso la dichiarazione, siccome linko il CorSera gli faccio anche un piacere, perchè gli faccio aumentare il Page Rank di Google…e più lo cito, e più il Page Rank migliora….non solo, se io riporto un virgolettato di un articolo apparso “a titolo gratuito” sulla prima pagina del CorSera, io non rubo ad alcuno…perchè il CorSera lo mette lì, con la possibilità  che chiunque lo legga senza dover pagare una lira….quindi io non rubo, do un’informazione sufficientemente corretta perchè dimostro al lettore da dove ho preso il virgolettato, e in più linkando il CorSera miglioro il Page Rank del CorSera….che ti racconto, tra al massimo 3 anni sarà  superato da buona parte dei blogger….
    Faccio un esempio, Luca Sofri con il suo blog ha un page rank di 7, il CorSera ce l’ha di 8….e ci sarebbe ancora da parlare…

  4. camelot Says:

    Avviso a tutti:
    A riprova che io e altri non abbiamo allucinazioni, ho appreso da capemaster che ne ha scritto anche Luca Sofri:
    http://www.wittgenstein.it/post/20061002_82057.html
    Leggete e verificate 😉

  5. Van der Blogger Says:

    Scusate, magari mi ripeto visto che non ho avuto tempo per leggere tutti i commenti.

    Secondo me il link non rientra in questa fattispecie di legge. E’ come dire che Ferrara dal Foglio dice “come riportato dall’editoriale do Mieli a pagina 1 del Corriere di…” e per questo deve pagare… NOn credo proprio

    PS: Camelot, ne ho parlato anche io nel mio modestissimo blog. Ma vedi che diritti non te ne pago. Devo attendermi lettera dai tuo legali o posso offrirti un caffè? 😀

  6. Van der Blogger Says:

    PS2, non ho riportato la minaccia ai deputati, visto che non ho confidenza con loro…

  7. camelot Says:

    Risposta a Rudolf:
    Non mi ero accorto che avevi messo già  tu il link di Sofri 😀
    Doppiamente grazie, allora…

  8. camelot Says:

    Risposta a Van der Blogger:
    Nemmeno io, van…perchè altrimenti li prenderei a calci nel sedere un giorno sì e l’altro pure 😀
    Il “noi” del post scriptum, come già  ho specificato, non riguarda me, ma riguarda NOI BLOGGER…tutta la Blogosfera 😉
    La questione del link l’ho già  chiarita….e quanto al caffè è tutto gratis qui, basta che si citi la fonte 😀

  9. Rudolf Says:

    @unpirlaqualsiasi
    Il linguaggio scritto e la relativa capacità  di elaborazione e memorizzazione sono una delle caratteristiche fondamentali che distinguono gli umani civili dai selvaggi analfabeti pertanto la limitazione questa capacità  produce automaticamente una regressione del grado di civiltà  di una razza.
    Mo possiamo girare la frittata come ci pare ma il risultato è quello, la trasmissione delle idee scritte e parlate non deve essere limitata nonostante il progresso tecnico abbia migliorato capacità  di trasmissione fino a quella di una copia identica e conforme all’ originale. Diverso e’ il discorso per l’ immagine, il video e lo scopino del cesso a batterie.
    Vogliamo tutelare seriamente la voracità  degli editori e dei produttori tenendo conto della velocità  odierna di diffusione delle idee e della mole abominevole di notizie prodotte oggigiorno? O vogliamo continuare ad applicare concetti di tutela risalenti al secolo scorso? Stabiliamo un tempo di non riproducibilità  gratuita ed assoluta pari al doppio della periodicità  della pubblicazione. 48hh per i quotidiani 15gg per i settimanali e cosi’ via fino ad 1 anno per il catalogo IKEA e comunque tassativamente mai superiore ad 1 anno che è gia un eternità  rispetto ai ritmi della società  umana odierna. Se legittimiamo la possibilità  di lucrare sulla diffusione delle informazioni scritte trattandole e tutelendole come una merce non si capisce perchè tutte le merci non debbano essere trattate allo stesso modo. Perche’ un pennivendolo affiliato ad un ordine ha maggiore dignità  di un produttore di beni materiali affiliato all’ ordine degli industriali? Perchè se io disegno modelli esclusivi di sedie in legno di faggio le mie creazioni possono essere legalmente clonate, a parte il nome, dopo un lustro allo scadere dei brevetti industriali mentre uno che pubblica scarabocchi sceneggiati a fumetti viene tutelato per un secolo ed anche dopo morto?

  10. Rudolf Says:

    Ah! Dimenticavo. Se mando a memoria un articolo o l’ intero giornale acquistato oggi in edicola o raccattato dal cestino della monnezza, mi reco a casa di Camelot o gli telefono, glielo ripeto e lui trascrive sotto dettatura a penna o con qualunque altro mezzo cartaceo od elettronico, siamo perseguibili entrambi oppure solo io che dettavo ma ho acquistato il giornale o solo lui che scriveva ma non ha pagato per la copia conforme che ora possiede? O il reato scatta solo quando Camelot comincia a rileggere la bozza o a rimettere tutto in bella copia? Rischiamo pure l’ associazione per delinquere? E se io racconto lo stesso giornale ad un terzo si tratta di una continuazione dello stesso reato o di una reiterazione con aggravanti?

  11. camelot Says:

    Cose grottesche:
    Si parla di limitazione alla circolazione di idee e informazioni, si parla magari di plagio, e c’è chi copia (quasi per intero) il mio post, senza ovviamente nè citarmi nè linkarmi, e va a finire in prima pagina su Tocque-Ville.it
    http://mac.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1193283
    Ora, io che dovrei fare: denunciare per plagio il tipo, o quelli della redazione di Tocque-Ville.it?
    Ovviamente non farò nè l’una nè l’altra cosa…. 😉

  12. Kaelidan Says:

    Contesto anche il fatto che una dichiarazione sia “un articolo” ai sensi della norma. Se cito una dichiarazione rilasciata da un politico chi può accusarmi solo perchè magari la linko alla fonte online?

    Al limite contesterei anche che un sito sia “una rivista o un giornale”. Avrebbero potuto lasciarlo più nel vago.

    Diverso sarebbe, ad esempio, se citassi parte dell’editoriale di un giornale: quello sì, originale.

    Ripeto: così com’è la legge può significare troppe cose. Attendiamo e stiamo pronti a fare il dovuto casino… ma sono ottimista. Basti ricordarsi cos’è successo dopo il decreto Urbani sul file sharing… certe normative sono per forza di cose inattuabili…

  13. camelot Says:

    RIsposta a Kaelidan:
    Io invece di natura, e per metodo, sono pessimista: e quindi preferisco che inizi prima il casino…così forse chi può, mette mano alla norma per definirla meglio….oltre tutto, e se io cito una dichiarazione di un politico, lunga 10 righi, e magari l’articolo contiene quasi solo quella?
    E se la riporto, diciamo da Repubblica, ma siccome l’articolo non è on line, dico che la notizia è riportata a pagina tot, del giorno tot, pubblicata su Repubblica?
    E’ vago, senza dubbio il contorno della norma, però ripeto: se se n’è preoccupato anche Luca Sofri, che oltre ad essere blogger, è prima ancora giornalista, fose qualche preoccupazione spontaneamente può sorgere…. 😉

  14. laura Says:

    …non volevo fare nessuna proiezione su di te in quanto blogger, perchè se finanche riporti un articolo per intero, gli fai pubblicità  e, penso, che una testata giornalistica possa solo essere contenta della diffusione delle sue notizie oltre che dell’apprezzamento mostrato (nel caso), altrimenti perchè le pubblicherebbe su internet? Altro è se lo fa un professionista (giornalista, bibliotecario,etc,), perchè lo fa a scopo di lucro ed è una sorta di “utilizzo” del lavoro altrui (specifico, che dovrebbe essere comunque regolamentato) e quindi va pagato. Ma poi il pensiero del politico potresti averlo sentito alla televisione, ad una conferenza stampa o in qualsiasi altra occasione e quindi lo puoi riportare tranquillamente (a meno che non ci sia una esclusiva per qualche testata). Comunque dovranno fare chiarezza per far stare tutti più tranquilli, e se non è così, ripeto, fate bene a lottare contro.

  15. Carmelo Says:

    Non solo Sofri;
    secondo te Peacelink avrebbe indetto una raccolta firme se non fosse sicura di ciò che scrive?

  16. camelot Says:

    Risposta a laura:
    Laura io aspetto…sta di fatto che riportare un virgolettato di un politico, citando la fonte con un link o dicendo che la dichiarazione è apparsa su un quotidiano, serve al blogger a dimostrare la veridicità  del virgolettato…è una questione di trasparenza….comunque un pò di casino si sta sollevano…qualcuno se ne accorgerà …..

  17. camelot Says:

    Risposta a Carmelo:
    Citavo Sofri perchè bene o male lo conoscono e lo apprezzano in tanti….anche perchè ha un Page Rank quasi uguale a quello del CorSera 😀

  18. Rudolf Says:

    @kaelidan
    Tu affermi che:
    “Chi si incaricherà  di andare a setacciare tutti i milioni di blog per vedere chi cita e riproduce?”
    Te lo dico io, i robot o motori di ricerca specialistici. Presumo che bastino pochi mesi di indagini fai-da-te oppure se uno ha fretta acquista i dati direttamente da Google, Yahoo, Altavista etc. che guadagnano vendendo dati oltre che con la pubblicità .
    La filiera è la seguente: La stampa sovversiva ha costantemente bisogno di soldi e commissiona ad una società  cooperativa sua fiancheggiatrice una ricerca sulla base di frasi chiave contenute in certi suoi articoli pilota oppure se ha fretta e/o voglia di investire, acquista i risultati belli e fatti per decine di migliaia di bersagli. Fatto questo vende le liste dei presunti creditori ad una società  di recupero crediti ed incassa per ipotesi 20 cent a bersaglio che moltiplicati per 10000 fanno 2000 euro cash a battuta di caccia. A questo punto il bolscevico incassa e sparisce mentre gli sciacalli cominciano il lavoro sporco da KGB scremando tutti quelli che hanno un dominio registrato a proprio nome e spedisce a tutti questi cartelle di pagamento da 500 – 1000 euro pro capite, firmate da un sedicente studio legale. Dato che un avvocato per difenderti in una situazione del genere cerca 600 euro solo per avviare le pratiche succede che 8 vittime su 10 pagano senza fiatare. Chi primo arriva a buttare la rete in questo genere di estorsione prima si arricchisce almeno fino a che il tasso di domini cancellati supera i nuovi che si iscrivono.
    Oltre al danno ad personam provocato dall’ estorsione si crea un duplice danno in primis alla libertà  di informazione ed in secundis alla new economy continentale a causato dall fuga dell’ affidamento dell’ hosting dei nuovi siti a providers ubicati in paesi extra UE dove la longa manus comunista non arriva. Insomma alla fine oltre a qualche supposta distribuita a pioggia, la stampa sovversiva finisce sempre per pagarla il contribuente medio europeo.

  19. Metafisico Says:

    Basta che se i giornali copiano dai blog valga lo stesso principio…

  20. Rudolf Says:

    @kaelidan
    Sono costretto a citarti nuovamente
    “Basti ricordarsi cos´è successo dopo il decreto Urbani sul file sharing… certe normative sono per forza di cose inattuabili…”
    Perche’ per associare indirizzo IP all’ utenza fisica connessa contestualmente, occorre che l’ Autorità  Giudiziaria valuti fondata una notizia di reato pervenuta e dia mandato ad un Pubblico Ufficiale di acquisire i dati e stabilire se esistono gli estremi per procedere contro gli autori del delitto. Ora con tutti i cazzi che hanno per la testa i Magistrati e le Forze dell’ Ordine con la criminalità  organizzata che si sta impadronendo pure delle nuove tecnologie e reati molto più gravi che si commettono in rete, puoi figurarti da solo quale priorità  possa avere il correre appresso a quattro ragazzini scemi che si scambiano qualche MP3 di Laura Pausini.
    Viceversa le conservatorie, i catasti, il PRA, il NIC, gli elenchi telefonici (!), le anagrafi hanno elenchi consultabili da chiunque a volte senza alcuna autorizzazione, altre declinando le generalità  di chi effettua la visura ma spesso senza lasciare traccia o nel migliore dei casi servendosi di prestanome. In conclusione qualunque comunista assetato di denaro puo mettersi ad indagare e raccogliere dati sensibili. Il passo successivo consiste nel vendere questi dati ad ex agenti della Volkspolizei che effettuano il lavoro sporco ossia la scrematura dei dati e l’ inoltro alle vittime di cartelle di pagamento corredate di lettere di minaccia su carta intestata di inesistenti studi legali. Dato che ogni italiano adulto di classe media, ha qualche scheletro nell’ armadio ed una casetta al mare da perdere, 8 su 10 pagano senza fiatare se si tratta di cifre comprese tra i 500 ed i 1000 euro nonostante siano manifestamente innocenti. Le pene previste dal nostro ordinamento per la sequela di reati connessa a tali comportamenti sono minime, basta che la banda di criminali abbia cura di far sparire il mallopo prima della cattura e che sia provveda di un buon avvocato (vero). Nella quasi totalità  dei casi, per un incensurato, la pena da scontare consiste nella parcella al legale di fiducia ed in qualche giorno di carcerazione preventiva.

  21. Kaelidan Says:

    Rudolf: … … …cavolo, hai ragione.

    fa riflettere… beh, vediamo come si evolvono le cose. Non posso che ribadire quanto disse Etienne: teniamo tutti d’occhio il blog di Daniele Minotti, che sta analizzando la situazione con la solita professionalità .

  22. usbeck Says:

    Le solite bufale populiste. Non è vero che i blog devono pagare ai giornali se citano un loro articolo. Leggere qua per togliersi ogni dubbio.

  23. camelot Says:

    RIsposta a usbeck:
    Bufale populiste vallo a dare al tuo amico Luca Sofri, che ha scritto cose analoghe sul suo blog… 😉
    In secundis, e con tutto il rispetto: Bloggoverno è l’esatta antitesi dell’Accademia dei Lincei…quindi, in mancanza di una “interpretazione autentica” della norma, io continuo a preoccuparmi 😉
    E sempre in termini di bufale populiste, vallo a dire a chi sta facendo una raccolta di firme:
    http://db.peacelink.org/campagne/info.php?id=20

  24. Rudolf Says:

    @usbeck
    Quello che dici succede nel paese dei balocchi, qui nella repubblica delle banane basta una toga rossa in cerca di esposizione mediatica o premi di produzione che interpreta la norma di testa sua e dispone l’ oscuramento ed il sequestro di qualche decina di migliaia di siti con relativi avvisi di garanzia a titolari e provider in base al teorema che chi pubblica qualcosa e’ comunque da considerarsi editore che lucra sulla propria pubblicazione in termini di proventi provenienti dai banner o come minimo acquisisce vantaggi sociali conseguenti alla diffusione ed alla lettura di quanto pubblicato. In altre parole se pure non intaschi 0.001 cent ogni click sui banner che esponi sei comunque un editore che lucra sulla propria attività  citando articoli fatti da altri acquisendo titoli, visibilità  e prestigio sociale. Una per tutte: in certi concorsi pubblici la costruzione, tenuta e la pubblicazione di un sito web costituiscono titolo valutabile ai fini della determinazione del punteggio finale (Non scherzo!)
    Dato che la storia repubblicana è piena di teoremi più rossi, contorti e maligni di questo, io sono e resto preoccupato finchè la legge non stabilirà  con precisione notarile le dovute esclusioni. Del resto, tanto per rimanere in tema di diritti d’ autore, la legge punisce chi semplicemente copia un CD per uso personale perchè pure se non produce un mancato guadagno all’ editore, dato che è un morto di fame che non lo comprerà  mai nuovo, lucra risparmiando comunque per conto suo l’ acquisto dell’ originale.
    Questa è la giustizia ordinaria la quale se dopo averti trascinato in tribunale, ti assolve, non può piu processarti per lo stesso reato e tu ci hai rimesso solo un bel po di soldi in avvocati ma sei quasi salvo a parte il fatto che per tutta la vita risulterà  da eventuali controlli sulla tua persona che sei stato denunciato in precedenza per violazioni delle leggi sul diritto d’ autore. Esiste poi la giustizia sommaria esercitata dalle milizie comuniste delle società  di recupero crediti che si insinuano come serpenti tra le crepe legislative come quella in discorso e ti minacciano a vita per estorcerti periodicamente 500 eur ben sapendo che dovresti anticiparne di tasca tua 600 alla volta per difenderti pure se sei innocente tanto loro pagano un solo avvocato (se esiste) per colpire decine di migliaia di vittime in economia di scala. Beato te che vivi nel paese dei balocchi.

  25. camelot Says:

    Risposta a usbeck:
    Sempre perchè c’è chi come te apre bocca senza nulla sapere, e chi invece cerca di documentarsi, leggi cosa dice l’avvocato Minotti:
    http://www.minotti.net/2006/10/re-il-prezzo-delle-riproduzioni.html#links

  26. Loud Says:

    nel mio post in cui chiarivo che i rischi ai blogger non sono quelli esposti da Carmelo sempre su bloggoverno o da altri siti, ti aggiungo la mia risposta al tuo commento su BG:
    http://www.bloggoverno.net/?p=472#comment-3845

    purtroppo interepretare male causa panico inutile… ciò non vuol dire che l’art. 32 sia buono o cattivo (non è cosa che mi interessa in questa sede), ma semplicemente che non riguarda i blogger!

    a presto,
    Loud

  27. camelot Says:

    RIsposta a Loud:
    Ti risponde Luca Sofri con il suo post, ripeto: io me lo auguro che così sia, ma è bene che ci sia panico, così forse il legislatore se ne rende conto, e magari scrive la norma in modo più “dettagliato” e “circostanziato”….ripeto: mai come in questo caso, la finalità  non è politica, cioè per quel che mi riguarda, avversa al centrosinistra….non me ne frega un cavolo che ora governi la sinistra, l’avrei fatto questo post anche nel caso in cui la norma l’avesse adottata il centrodestra….

Leave a Comment