Ott 06
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Dunque, la prostituzione rappresenta uno di quei tipici temi, su cui, prima di avanzare proposte politiche, occorrerebbe usare il cervello e la pacatezza.° °
Ma la politica è anche demagogia o populismo, figurarsi!
E demagogia o populismo, ahinoi, non sono prerogative di una parte sola.
Ieri ho stigmatizzato le posizioni espresse da Giuliano Amato:
“Non ho alcuna obiezione a prendersela con i clienti. Quando si cita la privacy a difesa di uno squallido maschio che gira per la Salaria alla ricerca di ragazze dalle quali ottenere a pagamento ciò che non sa ottenere altrimenti, beh, della sua privacy mi interessa ben poco“.
Perché le considero inaccettabili dal punto di vista della mia visione liberale della vita.
Prostituirsi lo si potrà giudicare moralmente inaccettabile, ma non è un reato. E non può divenirlo!
Ognuno, rispettando la legge, può fare della propria vita ciò che crede.
E se c´è chi vuol vendere il proprio corpo, anziché altro, per quanto io possa considerare “riprovevole” la cosa, ho il dovere morale di “rispettare” quella scelta.
Lo stesso discorso vale per i clienti delle prostitute.
Esprimere su di essi commenti “raggelanti e offensivi”, lo possiamo fare noi cittadini comuni, non certo un Ministro della Repubblica.
A maggior ragione, essendo uomo di sinistra, il Ministro Amato farebbe bene a non usare un linguaggio ascrivibile a “certa destra” (non certo la mia).
In ogni caso, anche qui, i clienti delle prostitute non commettono reato alcuno (se vanno con maggiorenni, s‘intende).
E´ ovvio e banale dirlo. Ma forse ogni tanto le banalità vanno ribadite:
Se due maggiorenni fanno sesso tra loro, allo stato questo non deve riguardare!
Lo stato, invece, deve garantire che le minorenni non si prostituiscano (e non lo fa a sufficienza!). Così come dovrebbe occuparsi di “disciplinare” la prostituzione.
Ma quando io sento un Ministro della Repubblica, per di più donna e membro dei Ds, dire:
“Non siamo più di fronte a prostitute che lo fanno per libera scelta e, quindi, non possiamo più girare la testa dall’altra parte. Nessuno di noi intende riaprire le case chiuse. Io dico al governo di lasciar perdere l’idea delle cooperative tra prostitute. Prima liberiamole tutte e vediamo quante ne rimangono a fare questo mestiere”
Ecco, io vedo un´impronta ideologica e femminista che parecchio m´indispone.
In che modo la Pollastrini vorrebbe “liberare” le prostitute?
Mettendo al “gabbio” i loro clienti?
E il problema non lo risolverebbe comunque!
Esistono donne che si prostituiscono per necessità ?
Purtroppo sì. E allora occorre occuparsi di queste, senza dubbio!
Come?
E questo è un problema politico serio. La Pollastrini, prima di “aprire” bocca però, farebbe bene a farsi un´idea tutta sua. Possibilmente elaborando un progetto serio. Dopo averlo elaborato, ce lo rendiconti pure!
Se invece viene a opporsi, finanche all‘idea di “cooperative tra prostitute”, idea che avanzano le prostitute stesse, significa semplicemente che lei non accetta che una donna “voglia vendersi”!
E lì sta il problema ideologico! Un problema insormontabile.
Perché preclude ad una donna, ne rifiuta finanche solo l´idea, la possibilità di fare della propria vita ciò che crede!
Parte dal presupposto marxista che la donna che si vende non può farlo per libera scelta, lo può fare solo “perché è condizionata dalla società “.
Il marxismo militante e tutto lo strascico di sociologismo straccione che si porta appresso, va buttato nel gabinetto.
Esistono donne che vendono il proprio corpo, e ne sono contente. Esistono in verità anche uomini che vendono il proprio corpo (e tante donne anche italiane, vanno a prostituti!). Prendiamone atto!
Questo è l´Occidente, bellezza!
Fatto di libertà . Libertà laica e liberale.
Al di là del bigottismo marxista o Teocon (ma anche TeoPop e TeoDem)!
Altro discorso è quello della “tratta delle schiave”. E quindi di quelle donne costrette con la forza, la violenza e il ricatto a prostituirsi.
Ma questo è un problema delle Forze dell´Ordine. E´ un problema fortemente legato alla immigrazione clandestina!
Ma una soluzione, al problema prostituzione, va trovato.
Si cominci a ragionare laicamente!
Anche perché le nostre città stanno diventando invivibili: e lo spettacolo di tette e culi al vento, che è un problema di Ordine Pubblico, va risolto.
Ma non mettendo al gabbio i clienti.
Ma semmai ascoltando le “proposte” delle prostitute. Magari consentendo loro di creare cooperative (così pagano anche le tasse, e non è uno scandalo).
Magari riaprendo le cosiddette “case di tolleranza”.
Magari anche ascoltando Vladimir Luxuria (che sul marciapiede, per necessità , è finita).
La quale ovviamente, essendo persona intelligente, ieri ha stigmatizzato la sortita di Amato.
Cui l´incompetente Pollastrini, invece oggi ha dato il proprio plauso!
Pollastrini, il marxismo è morto. Fattene una ragione!
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