Ott 06
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Allora, l´Istat (via Repubblica) fornisce l´ennesima tabella.°
Questa volta però l´oggetto dell´indagine è molto più rilevante: riguarda il livello di povertà nel nostro Paese.
Vediamo allora cosa documenta Repubblica:
“Gli anziani vivono un po’ meglio. Il miglioramento della situazione degli anziani è generalizzato, e si riscontra in misura maggiore al Centro, dove le famiglie con almeno una persona ultrasessantacinquenne in condizione di povertà sono l’8% del totale, percentuale inferiore all’11,2% del 2004. Migliora anche la situazione delle famiglie con a capo una donna anziana: l’incidenza della povertà passa dall’8,8% al 6,5%”.
Prego notare lì dove si dice che “le famiglie con almeno una persona ultrasessantacinquenne in condizione di povertà sono l’8% del totale, percentuale inferiore all’11,2% del 2004. Migliora anche la situazione delle famiglie con a capo una donna anziana: l’incidenza della povertà passa dall’8,8% al 6,5%“.
Il che dal mio punto di vista, significa che grazie al governo Berlusconi si è ridotta la condizione di povertà degli anziani! Almeno negli ultimi 2 anni di governo!
Proseguiamo.
Sempre via Repubblica:
“Nessun cambiamento sul fronte della povertà : l’annuale rilevazione dell’Istat ha riscontrato 2.585.000 famiglie in condizione di indigenza, pari all’11,1%. Nel 2004 erano l’11,7%, una differenza che viene giudicata “statisticamente irrilevante”. Le persone che vivono in condizione di povertà sono complessivamente 7.577.000, pari al 13,1% della popolazione”.
Prego notare lì dove si dice “l’Istat ha riscontrato 2.585.000 famiglie in condizione di indigenza, pari all’11,1%. Nel 2004 erano l’11,7%, una differenza che viene giudicata “statisticamente irrilevante”“.
Il che, sempre dal mio punto di vista vuol dire due cose: innanzitutto che, seppur di pochissimo e in modo “statisticamente irrilevante” le famiglie in condizione di indigenza, dal 2004 a oggi, si sono ridotte. E ciò io lo ascrivo ovviamente al governo Berlusconi.
In secondo luogo se “l’Istat ha riscontrato 2.585.000 famiglie in condizione di indigenza, pari all’11,1%. Nel 2004 erano l’11,7%, una differenza che viene giudicata “statisticamente irrilevante”“, vuol dire che il governo Berlusconi “almeno” negli ultimi due anni non ha impoverito le famiglie italiane. E men che mai ha aggravato la condizione di chi già versava in condizione di disagio!
Quindi, e tanto per cambiare, la sinistra ha raccontato menzogne!
Andiamo avanti.
“Si sta peggio in Sicilia e Campania. Nel Nord e nel Centro sono povere rispettivamente il 4,5% e il 6% delle famiglie, mentre al Sud la percentuale sale al 24%. La situazione più grave è quella delle famiglie campane e siciliane, che mostrano un incidenza della povertà rispettivamente del 27 e del 30,8%. Mentre va decisamente meglio in Abruzzo, dove la percentuale delle famiglie povere (11,8%) è molto prossima a quella della media nazionale”.
Qui si dice che “al Sud la percentuale sale al 24%. La situazione più grave è quella delle famiglie campane e siciliane, che mostrano un incidenza della povertà rispettivamente del 27 e del 30,8%“, il che inequivocabilmente significa due cose:
Innanzitutto che il governo Berlusconi non si è preoccupato del Sud, e in secondo luogo che la Sicilia e la Campania sono governate da persone incompetenti.
E le “motivazioni” per cui Cuffaro viene eletto, sono certamente le stesse identiche che spingono i campani a votare Bassolino! 😉
Sta di fatto che con il governo Berlusconi, la povertà , sia pur di poco è diminuita!
Lo dice l’Istat!
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