Ott 06
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Specie in passato, dei mancini si è detto tutto il male possibile.°
Se nel Medio Evo la sinistra veniva considerata la “mano del Diavolo”, ancora qualche decennio fa i mancini venivano considerati come persone di cui diffidare. E la cui propensione all´impiego della mano sinistra, come qualcosa da dover “correggere” sin da piccoli.
Indubbiamente hanno caratteristiche diverse da chi sia un destrimano: sono tendenzialmente più socievoli ed estroversi. Esuberanti e istintivi, e in più hanno una naturale predisposizione all´inventiva, all´estro e all´arte.
Tuttavia, se fino a poco tempo fa, ciò poteva essere attribuito al fatto che i mancini nascano con il lobo parietale destro più sviluppato rispetto al sinistro, oggi forse è possibile attribuire questa attitudine ad altro.
Un recente studio realizzato da Peter Hepper del Fetal Behavior Research (Queen´s University di Belfast), dimostrerebbe quanto sia errato il rapporto “causa effetto”, che fino ad oggi è stato usato come spiegazione del mancinismo.
Ovvero, se prima di questo studio, i ricercatori hanno sempre espresso il convincimento che il bambino nasca con una naturale predisposizione ad usare la mano sinistra (piuttosto che la destra), adesso invece, l´indagine condotta da Hepper evidenzierebbe come questa attitudine si sviluppi nel grembo materno.
In base ai movimenti del tutto casuali che il feto compie. Sotto l´impulso di alcuni tessuti già dotati di funzionalità .
Quindi mancini (piuttosto che destri), non lo si nascerebbe. Così come non dipenderebbe dal fatto, che il bambino per puro caso abbia un lobo parietale (piuttosto dell´altro) maggiormente sviluppato.
Al contrario, sarebbero proprio i movimenti che il feto compie all´interno del grembo materno, a determinare lo sviluppo maggiore di uno dei due lobi.
Infatti, mentre i destri risultano disporre di un emisfero sinistro più sviluppato, i mancini invece hanno il lobo sinistro più accentuato.
Ancora oscura, però, la spiegazione del perché non tutti i maschi nascano con le dotazioni di Rocco Siffredi! 
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