Ott 06
18

Dal decreto fiscale stralciato l´articolo 32. Abbiamo vinto!

Alla faccia di quei quattro ebeti, che dicevano che l´articolo 32 del decreto fiscale (collegato alla Finanziaria) non si applicava anche ad Internet e ai blog:°

La novita’ nella manovra: farebbe saltare sistema internet (ANSA)

ROMA 17 OTT – Nel decreto fiscale via libera all’abolizione di ‘una sorta di diritto d’autore” per la riproduzione di articoli di riviste e giornali. Che di fatto ”avrebbe fatto saltare il sistema Internet”, spiega il verde Bonelli al termine della riunione dell’Unione sul decreto fiscale. L’articolo in esame prevede infatti che i soggetti che realizzano con qualsiasi mezzo la riproduzione totale o parziale di articoli di riviste e giornali debbano corrispondere un compenso agli editori.

Grazie a Kaelidan per avermi informato.

Alla faccia dei fessacchiotti di sinistra, che dicevano che il sottoscritto al riguardo faceva “becero populismo”.

Ringraziatelo, ora, il becero populismo. Coglioni!

This entry was posted on Ottobre 18, 2006 at 3:46 pm. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

Posted in Blog et similia La Finanziaria 2007 Politica by camelot 19 Comments

L'italiano metafisico says:

Ottobre 18, 2006 alle 4:01 pm

Eh si che ringrazino quei mentecatti!
Semmai bisogna impedire alla carta stampata di saccheggiare notizie da internet.

Ottobre 18, 2006 alle 4:03 pm

Camelot potresi unirti ai neofuturisti…
Leggi i manifesti, potrebbero interessarti.

camelot says:

Risposta a L’italiano metafisico:
Verrebbe da dire: “Baciatemi il c..o”, ma io non lo dico! 😉

Kaelidan says:

Ottobre 18, 2006 alle 4:12 pm

E vedo che hai anche accolto il mio invito ad abbandonare il politically correct 😀

Mitico Camelot, così ti vogliamo: duro, massiccio e inca**oso! 😀 (“masculu” come diremmo da me 😉 )

Ottobre 18, 2006 alle 4:15 pm

Risposta a Kaelidan:
Ma grazie a te…mi ha fatto incavolare il fatto di essere stato accusato di becero populismo sull’argomento…quando a me, l’informazione sull’articolo 32, l’aveva data un blogger di sinistra…e in più, di questa cosa, si era preoccupato anche Luca Sofri, che è notoriamente di sinistra…però evidentemente se lui dice una cosa, va bene…se la stessa cosa la dice uno di destra, va male ed è accusato di becero populismo…..ti ho mandato la mail…e vengo subito da te…
Grazie ancora 😉

unpirlaqualsiasi says:

Ottobre 18, 2006 alle 4:55 pm

Eccomi all’appello: uno di quelli che si sono sbagliati!
Non mi interessa chi tira fuori queste notizie (destro o sinistro, o Attivissimo), a me sembrano sempre bufale, perchè la maggior parte delle volte che si sono paventati “disastri”, si è risolto tutto in un fuoco di paglia. Pensavo sarebbe stato così anche questa volta, ma ci hanno pensato in tempo, capendo l’inutilità di un provvedimento simile, e hanno rimesso le cose come stavano. Sicuramente la spinta dei blogger avrà influito su questa decisione.
Ma al di là del merito, io continuo a contestare l’affermazione blog=informazione.
Cioè, avete mai fatto un giro su Google Blogsearch? La maggioranza dei blog sono tenuti da: ragazzine di 13 anni, modaiole, “citatori” di poesie e canzoni, fotografi più o meno professonisti, e molti molti che scrivono solo di fatti loro.
Quindi l’affermare che un diritto d’autore sulle citazioni dei quotidiani avrebbe fatto saltare il sistema internet mi sembra parecchio esagerata…

Ottobre 18, 2006 alle 5:19 pm

RIsposta a unpirlaqualsiasi:
Sta di fatto che esponendi della maggioranza hanno fatto un passo indietro.
In America, i blogs for bush hanno contribuito a far rieleggere Bush…in Italia siamo quasi all’anno zero…ma tra 2/3 anni le cose saranno diverse…e poi il citizen journalism è un fatto di assoluta democrazia, e come tale va considerato utile…nessuno ha la pretesa di “coprire” le informazioni fornendo qualità paragonabile a quella dei giornali, ciò non toglie che però i blog siano un luogo di partecipazione democratica che merita rispetto….
E comunque non sei tu, ovviamente, ad aver detto al sottoscritto che faceva becero populismo 😉

ilaria says:

Ottobre 18, 2006 alle 5:27 pm

per unpirlaqualisasi.
scusa ma i vari giornali/riviste secondo te di cosa parlano???
non esistono solo quelli di politica.. ci sono anche quelli delle ragazzine, della moda, di viaggi, etc…
non puoi generalizzare in questo modo e tanto meno pretendere che tutti si uniformizzino alle tue idee!

Ottobre 18, 2006 alle 6:28 pm

no, Ilaria, non hai capito cosa intendevo: se io sul mio blog parlo di fatti miei, non si può ritenere informazione. Lo stesso per le ragazzine, o le altre cose che ho elencato, perchè parlano di cose personali.
L’informazione è altro. Ovviamente non solo politica, ci mancherebbe, ma sono notizie scritte “per altri”, come i giornali.
Questo blog fa informazione (= racconta cose che succedono, mettendole a disposizione di chi non ne è a conoscenza) e cita articoli di giornali per mettere in evidenza le cose dal punto di vista di Camelot. Anche io ogni tanto cito un articolo di giornale sul mio blog, ma non faccio assolutamente informazione.
Generalizzare è, piuttosto, considerare TUTTI i blog come se fossero testate giornalistiche (non a caso è anche citato il testo di legge, su molti, per evitare che si possa credere proprio questo).
~~e poi si scrive “uniformino”, non “uniformizzino”~~

Ottobre 18, 2006 alle 6:35 pm

Sì, Camelot, i blog devono avere il massimo rispetto come “organi” di democrazia non “istituzionale”. Ovviamente quelli che lo sono veramente…
Che i blog for Bush abbiano contribuito alla sua rielezione (basta spostare un voto per contribuire, ed è già molto) non lo nego, ma qual era la percentuale di blog schierati sul totale dei blogger americani?
è questo che intendo: come le persone, anche i blog (sempre solo secondo me) fanno politica in un’esigua minoranza rispetto ai votanti.
Idem per l’informazione vera. Per molti basta mettere il bannerino per la pace, pro questo o contro quello, per fare sia politica che informazione. Salvo poi non sapere nemmeno di cosa si tratta… 😉

Ottobre 18, 2006 alle 6:41 pm

Risposta a unpirlaqualsiasi:
Ma non c’è dubbio che i blog di informazione politica, meglio: pseudo politica siano un’esigua minoranza, come quelli di informazione pura, il problema è che quell’articolo avrebbe impedito a questo microscopico esercito di sperimentare la via del citizen journalism che è una cosa abbastanza interessante….l’articolo infatti è stato stralciato, perchè finalizzato con ogni probabilità proprio a colpire una parte della blogosfera e di Internet in generale…questo era il discorso…perchè penalizzare qualcuno che fa una cosa a titolo gratuito, se fornisce un modestissimo servizio o passatempo per migliaia di persone?
Aveva solo un’ottica punitiva…se ne sono accorti, perchè diecine o centinaia di blogger si sono ribellati, e hanno corretto il tiro…segno evidente del fatto che si sono resi conto che stavano facendo un errore….

Ottobre 18, 2006 alle 6:56 pm

Unpirlaqualsiasi: è ovvio che non tutti i blog fanno informazione (secondo me Ilaria ha detto bene), ed è altrettanto ovvio che non tutti i blog trattino di fuffa. In edicola c’è Novella 2000 e c’è l’Espresso (poi c’è anche roba come la Padania, fa’ un po’ tu 😉 ). Qui nessuno generalizza, ma come dice Camelot il provvedimento era stupidamento draconiano privando un’intera categoria (forse non la ragazzia di cui sopra) della possibilità di affiancarsi all’informazione ufficiale.

Ora:
1) Non mi metto a sindacare sulla qualità dell’informazione di questo o quel blog, però ultimamente ho trovato pezzi fenomenali in giro per la blogosfera che non avrebbero sfigurato quale editoriali nelle maggiori testate.

2) Il fatto che anche il 99% per cento dei blog siano personali non toglie il fatto che magari ce n’è un 1% che in effetti possa essere catalogato come informazione. E sono questi che la norma in questione avrebbe colpito.

Ottobre 19, 2006 alle 10:21 am

grazie Kaelidan, (mio eroe!)
cmq unpirlaqualsiasi ora ho capito cosa intendevi.
e grazie per la correzione, ora non sbaglierò più quella parola.

Nilo says:

Ottobre 19, 2006 alle 10:58 am

difendevano l’indifendibile per la loro bieca voglia di mantenere il potere e il governo fuori dai guai.

Ancora una volta il mondo dei bloggers è risultato trasversale (évi sono stati bloggers di sinistra ma sani di mente che hanno subito posto il problema. Purtroppo ancora una volta dobbiamo ammettere e devono ammettere (a sinistra) che ci sono troppi bloggers sinistri con le fette di salame sugli occhi , capaci di vedere pulitoi anche dove lo sporco sembra proprio ristagnare da anni.

speedy peones says:

Ottobre 19, 2006 alle 12:58 pm

ahhhhhhhhh
ma che bei commenti
invece i bloggers di destra sono obiettivi!gente che va alle manifestazioni con felpe con scritto silvio sei grande ..

almeno nessuno (e ripeto nessuno) di sinistra adora prodi come un dio
dai dai a sinistra le fette di prosciutto ! a destra se un tribunale giudica colpevole di omicidio (!!!!!!!!!!) del figlio la franzoni ma va taormina a difenderla pensate che siano i giudici ad essere comunisti ma sveieve

ma scusate….la destra era per la libertà nei diritti d’autore ?
e comunque lo fai del populismo , non so se becero ma non ti incazzare se te lo dicono
perchè fare titoloni con prodi che usa un torchio con la falce e martello non è populismo ? è umorismo da bagaglino , e il manifesto è obiettivo quanto questo blog, per cui non gli puoi rimproverare nulla….

Ottobre 19, 2006 alle 1:52 pm

Risposta a Nilo:
Infatti la cosa assurda è essere accusati di becero populismo su questo argomento solo perchè di destra, perchè a Luca Sofri nessuno glielo è andato a dire che era un becero populista perchè si “era permesso” di parlare di questa cosa….sta di fatto che è andata bene…e ciò è sufficiente 😉

Ottobre 19, 2006 alle 3:13 pm

@speedy peones : a chi “silvio sei grande”? Per me il male oscuro della CdL è proprio lui. Sta di fatto che Prodi non è meglio e chi sta dietro silvio e romano è ancora peggio o di uguale spessore politico. In ogni caso parlo ovviamente per mio conto e credo anche per Camelot se dici queste cose in questo blog non conosci Camelot e come lui non consoci molti bloggers che seppur a destra non hanno nella loro indole il “leccaculismo” e sono capaci di essere molto ob iettivi. 😀

@Camelot: becero populismo una mazza caro Camelot , pur di rinnegare la relatà dei fatti c’è gente capace di auto-castrarsi pur di difendere un certo tipo di politica sinistra. Come dice un vecchio detto : il marito cornuto che per far dispetto alla moglie si taglia gli zebedei.
Magari noi siamo “beceri e populisti” a loro tocca non essere più neanche coglioni “visto che si tagliano da soli gli zebedei” 😉

Ottobre 19, 2006 alle 4:17 pm

no lo so … camelot non è leccaculo con la destra attuale,

ma è come un calderoli qualunque con la sinistra.

Loud says:

Ottobre 20, 2006 alle 11:34 am

Comunque l’art. 32 della finanziaria non avrebbe travolto i blogger, ma solo gli editori nell’ambito della loro attività , come ho spiegato nel mio post e come successivamente aveva chiarito anche l’isparatore del disposto (pensiero riportato tra i commenti sul mio post).
Questo perché il resto della Legge sul Diritto d’Autore rimaneva invariata, dando specificazione il vero comma 1 dell’art. 65 (a cui veniva aggiunto il comma della finanziaria) e, soprattutto, lasciando libera l’attività di critica e discussione (di cui fanno uso i blogghisti) con l’art. 70 LDA invariato. E per tanti altri motivi desunti in via interpretativa – taluni anche errori eccepibili in possibile giudizio – che qui possiamo ora omettere.
Comunque sia, a scanso di equivoci, meglio così.