Margherita e Ds: polemiche sui finti tesserati

Intendiamoci: la storia dei partiti che iscrivono persone a loro insaputa è vecchissima.In Italia è sempre avvenuto. E nessun partito, con rarissime eccezioni, ne è mai stato immune.

E´ capitato anche a me di trovarmi in una situazione similare. Dico similare e non eguale, perché sono stato reinscritto ad An, a mia insaputa e dopo aver smesso di fare quel poco di politica che facevo.

Quando l´ho scoperto, mi sono incacchiato di brutto!

Ma veniamo al dunque.

Da quando Striscia la notizia ha scoperto la truffa dei “finti tesserati” della Margherita (o meglio: delle persone che venivano iscritte alla Margherita, a loro insaputa), nel centrosinistra è scoppiato l´ennesimo litigio.

Anche perché alla Margherita non va di passare per il partito che tessera anche i cadaveri.

Sicchè incominciano a volare accuse rivolte ai Ds. Che vengono, come dire: invitati a non fare troppo i moralisti.

Giorgio Merlo, deputato della Margherita:

Funziona così: tu mi mandi trenta nomi, paghi per tutti e trenta, si fa un circolo. Tu, ovviamente, sai chi sono questi trenta. Loro magari no (come? Credo di non aver capito bene, ndr). Naturale che ci scappa il fantasma. E´ sbagliato, verissimo. Espelliamo pure chi ha agito in questo modo. Ostracismo! Ma, diciamolo, si è sempre fatto così. E di grazia che erano vivi e non morti, come faceva la Dc. E poi, scusate tanto: gli altri sono meglio? Perché i Ds cosa fanno?“.

Roberto Giachetti, conferma l´andazzo nella Margherita:

Se in due anni a Roma si passa da 20 mila iscritti a 50 mila“, e poi a ciò “non corrisponde un duplicamento dei voti, è chiaro che qualche problema c´è“.

Da Botteghe Oscure, invece, fanno sapere che:

Noi non abbiamo niente da temere. I nostri tesseramenti sono trasparenti. Per iscriverti devi presentarti con un documento di identità . E i delegati per i congressi sono votati così“.

Questa è la nota ufficiale dei Ds.

Tuttavia, la sinistra interna capeggiata da Mussi, ha lamentato casi di false deleghe all´ultimo congresso.

Ora, la creazione di “falsi tesserati”, serve ai partiti dell´Unione in vista della creazione del Partito democratico.

E´ ovvio che chi risulterà  avere maggiori iscritti, avrà  maggiore rappresentanza e potere all´interno del partito unitario. Per questo motivo, evidentemente, soprattutto negli ultimi tempi si sono dati un po´ troppo da fare.

Ritornando alla Margherita, ad essere maggiormente accusata di brogli, è l´area degli ex democristiani (ex Ppi).

E candidamente, come loro portavoce, risponde il deputato Roberto Villari:

Oggi si stracciano le vesti (i “prodiani”, ndr), ma bastava alzarsi in qualunque assemblea, e chiedere il voto diretto anziché per delega“.

E Villari afferma che è con il “metodo delle tessere”, che si sceglie come eleggere il coordinatore provinciale della Margherita in ogni città .

Chi ha un pacchetto più consistente di tessere vince:

Se qualcuno si fosse opposto a questo metodo, si sarebbero scoperti i fantasmi. E non facciamo le mammolette: all´ultimo congresso si è fissato per i prodiani una quota del 20%. Da dove è saltata fuori? E´ stato il frutto di un accordo tra gentiluomini, mica il conto dei loro iscritti“.

Come se non bastasse, ora si scopre che a partecipare alle primarie per eleggere Prodi, furono 2 milioni di persone. E non 4 milioni e 200.000 come un anno fa ci veniva raccontato.

Certo, se uno mente sul numero degli iscritti al proprio partito, è difficile non faccia lo stesso, quando agli italiani descrive i numeri, frutto dell´azione del proprio governo.

O no? 😉

24 Responses to "Margherita e Ds: polemiche sui finti tesserati"

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