Ott 06
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Larghe intese. Iniziamo a ragionarci

Pierferdinando Casini e Silvio Berlusconi foto

E´ questa l´aria che tira, quella delle larghe intese. Di una grande coalizione che dia vita ad un esecutivo, dopo la (imminente?) caduta del governo Prodi.°

Faccio mia la dichiarazione di Andrea Ronchi di An:

“Tutti gli scenari e le ipotesi che possono contribuire a far cadere il governo Prodi debbono essere osservate con grande attenzione“.

This entry was posted on Ottobre 27, 2006 at 4:50 pm. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

Posted in Politica by camelot 8 Comments

8 Responses to "Larghe intese. Iniziamo a ragionarci"

etienne64 says:

Ottobre 28, 2006 alle 1:29 am

Ti piacerebbe eh? 😉
Al più solidarietà nazionale come negli anni ’70: si concordano le leggi necessarie, la dx non impedisce l’approvazione (quando serve sostiene anche il governo), ma niente incarichi di governo. E’ stato fatto con il PCI: adesso tocca a voi. (G.B. Vico: corsi e ricorsi storici… ) 😉
camelot says:

Ottobre 28, 2006 alle 11:19 am

RIsposta a etienne64:
Preferiresti elezioni anticipate? Nuova campagna elettorale?
In questo modo almeno si potrebbe fare un governo con pochi punti di programma….un governo tecnico…che faccia riforme…
Kaelidan says:

Ottobre 28, 2006 alle 12:45 pm

Ci sono certe riforme di cui tutti sanno: talmente impoplari che nessun governo le prenderà mai da solo. Questa sarebbe l’occasione buona per farle: governo tecnico e poi si torna alla solita politica dopo aver sistemato le cose.

Però per Dio, cambiate questo aborto di legge elettorale che non fa altro che ingigantire il ruolo degli estremisti!
camelot says:

Ottobre 28, 2006 alle 1:10 pm

RIsposta a Kaelidan:
Perfettamente d’accordo…ci vuole un governo che faccia poche e precise cose, tra cui la legge elettorale, la riforma delle pensioni e altre cose magari impopolari…e poi si ritorna al voto…
unpirlaqualsiasi says:

Ottobre 28, 2006 alle 9:15 pm

Vi piacerebbe! Magari con una seconda bicamerale…
Magari a fare l’ennesimo favore a Berlusconi, in cambio di nulla (ma promesso bene)…
è di ieri la dichiarazione di Berlusconi secondo la quale un sondaggio dice che il 73% degli italiani non vuole Prodi.
Perchè, allora, non voler andare subito alle elezioni? Vincere col 73% non si è visto mai nemmeno in Bulgaria 😛
Kaelidan says:

Ottobre 29, 2006 alle 2:40 am

I sondaggi di Silvio hanno la tendenza a peccare d’ottimismo, anche se al momento tutti sanno che se si andasse ora a votare la sinistra prenderebbe una legnata da paura. Appunto per questo tutti sanno che la cosa non succederà mai.

E comunque la bicamerale è finita in una bolla di sapone. Magari fosse andata in porto ci saremmo evitati le vergognose riforme monocolore che sono venute dopo (cioè quella del titolo V approvata dalla sinistra dato che quella made in right è stata bocciata con referendum).
camelot says:

Ottobre 29, 2006 alle 12:05 pm

RIsposta a unpirlaqualsiasi:
Amico mio, se cade il governo Prodi è un bene per gli italiani…
Se si crea un governo tecnico, con l’obiettivo di alcune riforme, è un bene per gli italiani….
Se si andasse al voto tra 3 mesi ci sarebbe una nuova estenuante campagna elettorale, che ad oggi, non serve all’Italia….
P.S.: Berlusconi ha solo l’interesse a che si voti…anche perchè sarebbe lui il candidato premier per il centrodestra 😉
Diversamente accadrebbe, se si votasse tra 2 anni…
unpirlaqualsiasi says:

Ottobre 30, 2006 alle 8:18 pm

Eppure mi sembrava chiaro da tutte e due le parti, e pure ripetuto con vigore: se cade il governo, elezioni subito!
E adesso hanno cambiato idea?
Per me se cade il governo non è assolutamente un bene per gli italiani, perchè si apre la strada ad un governo tecnico supportato da grandi intese, che è la cosa peggiore al mondo.
Peggio ancora di una vittoria di Berlusconi, secondo me.
Avete (hanno) rotto per anni con la balla del ribaltone, e ora lo si vuole riproporre?
Prodi sta bene dove sta, e ci resterà ancora per molto, mettetevi l’anima in pace. Come del resto è successo con Berlusconi: gli alleati minacciavano crisi ogni 3 giorni, l’opposizione chiedeva le dimissioni e portava in piazza la gente, e Berlusconi, calmo e tranquillo, è stato al suo posto per 5 anni…