Il dietrofront di Fassino sull´indulto

Piero Fassino foto

Da Carta Canta, la rubrica di Travaglio, pubblicata da Repubblica:° 

“Un provvedimento di clemenza non era più rinviabile, tenuto conto che l’ultimo indulto risale a sedici anni fa. La Costituzione richiede, per una legge di questa natura, il voto favorevole dei due terzi dei componenti di ogni ramo del Parlamento. Una maggioranza amplissima che può essere realizzata solo con un’intesa tra il più ampio numero di forze politiche e con la ricerca di un punto di equilibrio. Abbiamo perciò lavorato ad un testo equilibrato e ragionevole. Non solo, ma su tutti i reati a cui si applica l’indulto non c’è nessun colpo di spugna. Abbiamo detto sì all’indulto, dunque, non per favorire qualcuno, ma perché era una risposta necessaria, doverosa e non più eludibile all’emergenza delle carceri” (Piero Fassino risponde così alle mail di migliaia di iscritti ed elettori che protestano contro l’indulto, agosto 2006).

“I cittadini non hanno apprezzato l’indulto, che è stato percepito come un provvedimento di sola emergenza, rischioso per la sicurezza dei cittadini e incapace di rimuovere le cause della stessa emergenza carceraria” (Piero Fassino, la Repubblica, 22 ottobre 2006).

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