Un´insegnante precaria scrive a Fioroni per lamentarsi dei tagli da macelleria sociale previsti dalla Finanziaria a danno della scuola

Giuseppe Fioroni foto

Riporto da AprileOnLine, la rivista internet della “sinistra interna” dei Ds:° 

° 

“Mi chiamo Monica e sono un’insegnante precaria qualunque nell’affollatissima provincia di Napoli. Anzi, mi definisco precaria dei precari, perché in realtà  lavoro come supplente temporanea.Quando squilla il telefono, io corro.

Mi definisco precaria qualunque perché Lei signor Ministro mi ha fatto sentire così quando ho letto nella nuova legge finanziaria l’articolo 66 che, al comma 1, abolisce le graduatorie permanenti. Ci ha trattato così, come se fossimo nomi e numeri qualunque, senza senso, messi in ordine come un elenco telefonico, che ,con un colpo di spugna vanno lavati via.

E’ come se per legge, si cancellasse una parte di me, della mia vita privata e professionale, – l’una non prescinde dall’altra – rimettendola in discussione, facendomi sentire umiliata. Umiliata perché mi sento sfruttata, tradita nelle aspettative, nelle speranze, nei sogni, nei progetti per un futuro più sereno da offrire a mia figlia. Un castello costruito sulla sabbia, portato via da un’onda anomala.

Per anni ho nutrito la speranza che il mio iter professionale, sebbene lento, sarebbe sfociato nell’incarico annuale e poi nel ruolo. Le graduatorie permanenti garantiscono ciò una certezza nella precarietà . E’ così da anni, è vero, quindi si può capire la necessità  di un cambiamento, ma quale altro percorso permette di accumulare un patrimonio di esperienza, umanità , competenza che nessun libro ti potrà  MAI insegnare?

Che cosa faremo se saremo esclusi – come sembra dati alla mano – dalle immissioni in ruolo?

Il vice-ministro Bastico ha affermato, in contraddizione con l’on. Folena che recentemente aveva affermato che le graduatorie non sarebbero state abolite, che ci sarà  un accompagnamento nel nuovo sistema dei precari esclusi. Ma cosa si intende per accompagnamento? Una lista – parcheggio? Un nuovo concorso? Onestamente mi sembra che ci sia notevole confusione e dunque si può immaginare anche in che confusione versiamo noi precari, che oscilliamo tra speranze e paure.

Come ci reinventeremo un’altra professione a 40-50 anni? Ma poi, chi vuole intraprendere una nuova professione?

IO SONO INSEGNANTE.

Ho studiato, vinto concorsi e questo nessuno me lo potrà  mai cancellare. Sono certa di esserlo, non ho bisogno di un nuovo reclutamento o un nuovo concorso per ribadirlo. Non devo elemosinare quello che GIA’ ho e che GIA’ sono.

Non mi do pace, non trovo risposte rassicuranti. Tremo. Tremo all’idea del futuro, all’idea di non poter più esercitare più un lavoro che adoro e che tanto mi ha gratificato. Tremo all’ idea di essere sacrificata alla legge dell’economia e del risparmio. Tremo all’idea che fra qualche anno sarò una ex- maestra .Ex per legge.

Le risposte finora fornite non mi hanno soddisfatto, dicono tutto e niente.

Auspico che Lei prenda atto di tutto ciò che le viene indirizzato e che dia delle risposte finalmente chiare sul futuro mio e dei precari come me”.

Ma non dovevano essere solo i ricchi a piangere?

Anche i ricchi piangano manifesto Rifondazione Comunista foto

° 

° 

10 Responses to "Un´insegnante precaria scrive a Fioroni per lamentarsi dei tagli da macelleria sociale previsti dalla Finanziaria a danno della scuola"

  • ilaria says:
  • camelot says:
  • Kaelidan says:
  • ilaria says:
  • ilaria says:
  • camelot says:
  • camelot says:
  • Kaelidan says:
Leave a Comment