Nov 06
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Napoli e la Campania sono tumori. Bassolino e la Iervolino sono le metastasi.° °
Domenico Tuccillo, deputato dell´Ulivo:
“Si è creato un potere senza alternativa. A Napoli come nella Regione. Bassolino negli anni si è radicato. Poi sono arrivati due nuovi supporti: Ciriaco De Mita e Clemente Mastella ed è stata portata quell´incapace pazza di Rosa Russo Iervolino alla guida del Comune di Napoli. Risultato: gli altri vengono soffocati. Un po´ come avviene anche sul versante dell´opposizione dove i due fratelli Martusciello, malgrado le sconfitte elettorali, restano al vertice di Forza Italia. Tutto è regolato sul compromesso che hanno stipulato a livello regionale Bassolino e De Mita. E il compromesso resiste malgrado le delusioni patite da quest´ultimo che avrebbe voluto fare o il presidente della Camera o il ministro delle Riforme. E´ naturale che la Regione soffra questa condizione: sapete cosa succede quanto un sistema politico viene privato di una possibile alternativa?“.
Napoli e la Campania sono tumori. Bassolino e la Iervolino sono le metastasi.
Daniela Lepore, docente universitaria alla Federico II e persona di sinistra:
“La politica simbolica doveva essere sostenuta da un ricambio della classe dirigente. Invece, finita la quarantena, sono tornati a galla gli stessi notabili che avevano girato intorno al pentapartito. Il giacobinismo dell´inizio ha ceduto il passo al negoziato di vecchio stampo, senza che si riuscisse a trovare una via intermedia. E le energie sollevate sono andate disperse“.
Napoli e la Campania sono tumori. Bassolino e la Iervolino sono le metastasi.
Roberto De Simone, regista teatrale tra i più importanti in Italia. Musicista, compositore e uomo di sinistra:
“Si è fatto leva soltanto sull´effimero senza mettere a punto un progetto culturale a lunga scadenza. Il terribile presente che abbiamo sotto gli occhi è la naturale evoluzione di quella scelta, perché non è con i “pannicelli caldi” che si modifica il corso della storia. Qualche settimana fa, durante un concerto, ho detto che l´arte deve esprimere il malessere della città , non può farne a meno. Soltanto così, forse, la voce del dramma che stiamo vivendo riuscirà ad arrivare anche là dove oggi nessuno sembra ascoltarla“.
Napoli e la Campania sono tumori. Bassolino e la Iervolino sono le metastasi.
Daniele Sepe, sassofonista jazz. Qualcuno lo paragona a Frank Zappa:
“Bisogna smetterla con queste false mitologie. La camorra faceva affari anche allora, ma non se ne parlava. Il meccanismo è sempre lo stesso: si accendono i riflettori e, nel bene o nel male, si offre un´immagine distorta della città . Mi chiedo, ad esempio, se quella attuale sia un´emergenza vera o l´ennesima costruzione mediatica: francamente a me non sembra che la situazione sia tanto diversa dal passato. Assisteremo al solito copione: spediranno qualche poliziotto in più per tranquillizzare i benpensanti del centro e si guarderanno bene dall´intaccare gli interessi economici delle cosche. Se non siamo riusciti a invertire la rotta, è colpa anche del centrosinistra e di una classe dirigente che ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza“.
Napoli e la Campania sono tumori. Bassolino e la Iervolino sono le metastasi.
Nicola Quatrano, magistrato. Si è occupato delle inchieste della Tangentopoli campana e napoletana:
“Siamo immersi in un clima che ricorda gli anni Ottanta. Il cosiddetto Rinascimento Napoletano cambiò poco o nulla. La città in gran parte rimase alla finestra, aspettando di vedere come sarebbe andata per balzare poi sul carro dei vincitori. Il guaio è che dal carro, al momento giusto, vennero fatti scendere tutti quelli che l´avevano trascinato fin lì e furono imbarcati i rottami del passato opportunisticamente riverniciati. Come risultato, ci ritroviamo oggi con una classe dirigente fra le più scadenti d´Italia. E non parlo solo dei leader politici, ma di un intero ceto civile che ha badato a conservare i privilegi, rigettando ogni assunzione di responsabilità “.
Napoli e la Campania sono tumori. Bassolino e la Iervolino sono le metastasi.
E vanno estirpate!
Altrimenti Napoli rimarrà ciò che è: la Capitale morale e materiale della corruzione e degli illeciti!
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