Nov 06
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Sembrano proprio le parole di una persona democratica, quelle che ha pronunciato Fausto Bertinotti per ricordare le vittime di Nassiriya:°
“In quest’aula come nel Paese ci si è divisi sui conflitti in Iraq e persino sul giudizio sulla loro natura. Ma oggi, qui come in altre occasioni, l’assemblea si ritrova unita nel lutto e nella commemorazione degli italiani caduti a Nassiriya. Il 12 novembre di 3 anni fa, 19 nostri concittadini, 12 appartenenti all’arma dei Carabinieri, 5 militari dell’esercito e due civili, hanno perso la vita uccisi nel tragico attentato di Nassiriya. Si è trattato di una tragedia umana e nazionale, che ha scosso il Paese. Ricordiamo il senso di incredulità e di sgomento che ha attraversato l’Italia. Ricordiamo soprattutto il dolore dei familiari delle vittime che ne ha travolto drammaticamente le esistenze e che pure si è manifestato con una compostezza e una sobrietà straordinarie, che resteranno impresse nella memoria collettiva del Paese. Un Paese che si è unito in lutto, espressione di un’intera comunità “.
“Da quelle vittime viene il monito forte e severo ad operare contro ogni forma di violenza e per la pace, a costruire una convivenza civile in cui le ragioni del dialogo prevalgano su quelle dell’odio, nel solco dei grandi valori di democrazia, solidarietà e libertà , custoditi dalla nostra Costituzione repubblicana“.
Ecco, io direi che sono rilevanti queste parole, soprattutto quando Bertinotti dice: “contro ogni forma di violenza e per la pace, a costruire una convivenza civile in cui le ragioni del dialogo prevalgano su quelle dell’odio, nel solco dei grandi valori di democrazia, solidarietà e libertà , custoditi dalla nostra Costituzione repubblicana”.
Auspico, quindi, che dopo aver pronunciato questo discorso, Bertinotti mostri la propria coerenza denunciando tutti quegli estremisti di sinistra, che ancor oggi “operano” attraverso l´odio e attraverso la violenza, come anche di recente s´è visto!
Così come auspico che Bertinotti si dia da fare, per sollecitare l´ex Br Roberto Del Bello, attuale segretario particolare del sottosegretario agli Interni Francesco Bonato, a dimettersi dal suo incarico.
E´ assurdo che Bertinotti parli di dialogo e di pace, quando il suo partito, invece, ha “piazzato” al Ministero degli Interni un uomo, che dell´odio e della violenza ha fatto una ragione di vita, quando era Brigatista Rosso.
La democrazia è cosa seria, e richiede coerenza tra ciò che si dice e ciò che si fa!
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