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Il fasciomodernismo degli atei e il diritto al vilipendio

Maurizio Crozza foto

Post lungo. Si astenessero, quindi, quelli che commentano senza leggere. E i pirla in generale.° 

° 

Ogni volta che si parla di questioni che attengano alla religione, su questo blog si è costretti preliminarmente ad esplicitare il proprio essere laici.

E il fatto di essere scettici circa l´esistenza di Dio.

E´ un´esigenza dettata dalla volontà  che non sia fraintesa la ragione per cui si difende la Chiesa o la religione in generale (un conto è difenderla per ragioni di Fede, un conto è difenderla per ragioni di principio!).

Io vivo senza religione, benissimo. Ma giammai offendendo chi abbia Fede e chi creda in Dio! Qualunque Dio!

Veniamo al dunque.

Il quotidiano Avvenire ha difeso il Papa e la Chiesa in genere, contro quello che sembra essere diventato lo sport nazionale dei cosiddetti comici, quelli che credono di fare satira: attaccare Papa Ratzinger senza se e senza ma. Avendo cura di darne un´immagine grottesca, onde farlo apparire infimo e privo di credibilità  alcuna.

In particolare la difesa del quotidiano della Cei, si concentra su due personaggi: Crozza e Fiorello.

Quest´ultimo, tuttavia, per il suo modo di fare sicuramente molto più rispettoso, non è al centro degli attacchi più duri di Avvenire.

E´ su Crozza, invece, che si concentra gran parte del malanimo della Cei.

Il comico genovese, infatti, è definito come:

chi fa strame del Papa nel tentativo continuo di ridicolizzare figure care al mondo cattolico“.

E il suo umorismo è definito:

satira fallimentare non priva di vigliaccheria“.

E offensiva:

per le centinaia di milioni di cattolici che seguendovi danno da vivere a voi clown“.

Partirei da quest´ultima dichiarazione, non per attaccare Crozza o per difendere Papa Ratzinger, quanto piuttosto per esprimere il mio rispetto nei confronti di chiunque abbia una Fede religiosa. E per esprimere il mio disappunto nei confronti di quanti considerino la Religione, qualunque Religione, una reliquia di cui disfarsi.

Più volte su questo blog, si è parlato della violenza iconoclasta e fasciomodernista (beccatevi l´ennesimo neologismo!) degli atei tutti: quelli tendenzialmente di sinistra e anticlericali, e quelli tendenzialmente di destra che per sé hanno scelto l´appellativo di “atei devoti”.

Gli uni e gli altri essendo accomunati dalle medesime “modalità  operative”: i primi, gli atei anticlericali, confondono la religione con una delle tante opinioni in circolazione. Peggio: la considerano la più cogliona delle opzioni fruibili. Sono figli della violenza squadrista dei numeri, della meccanica razionalista e dogmatico/illuminista. Fanno propria, la dichiarazione dell´astrofisica Margherita Hack:

La religione è l´infanzia dell´intelletto“.

Dunque, per costoro, liberali fin nella midolla (come no!), rispettosi soprattutto di qualunque essere umano (come no!), chi creda a Dio è un coglione. Privo di cervello, razionalità  e conoscenza!

Gli altri, gli “atei devoti” non sono da meno, quanto a violenza squadrista!

Tuttavia, rispetto ai primi, hanno “preso partito” (il che non è meno ignobile).

Considerando anch´essi la religione come una mera opinione, un´opzione da selezionare, hanno manifestato il proprio gradimento per l´opinione cui fa riferimento la Chiesa Cattolica, Apostolica e Romana.

Giudicando necessario schierarsi accanto a questa, nella loro “missione” atea, violenta e intollerante, contro l´intollerante (e tangibilmente intollerante) “Islamismo politico”.

Dunque, nemmeno si trattasse della possibilità  di scegliere tra un pantalone di velluto, o un jeans stracciato, hanno scelto. Opzionato. Dato la propria adesione.

Perché l´ateismo fa male, e si badi bene: non in astratto ma concretamente?

Perché è privo di qualunque capacità  di comprensione.

Perché è fanaticamente intollerante.

Perché non rivendica libertà  per sé.

Semplicemente chiede che ne siano privati altri!

Pur non ammettendolo, pur non confessandolo!

Gli atei anticlericali, tendenzialmente di sinistra, confondono (poveri tapini ignorantelli) i confini e la natura (finanche filosofica) della Libertà .

Si fanno scudo con la “libertà  di satira”. E dicono peste e corna di chiunque faccia loro comprendere un concetto semplice e terra terra: che libertà  di satira, non vuol dire libertà  di vilipendio e contumelia!

Ignorano, poveri tapini, nel condurre la propria crociata atea e fasciomodernista, che il mondo, la vita, le vite sono molteplici e plurali.

Che i percorsi culturali, che le psicologie, che le sensibilità  sono tante.

E il rispetto non è una categoria che si possa invocare solo per le proprie idee.

Ma che il rispetto, prima di invocarlo per sé, bisogna dimostrarlo verso chiunque la pensi in un modo diverso da sé!

E invece, gli atei anticlericali, che non hanno amore, ma solo odio fanatico e violento, ti picchiano selvaggiamente. Con le parole, ovviamente!

Non possono “tollerare” che tu abbia una visione della vita diversa: sono figli della meccanica nichilista. Vedono le pietre, la sabbia, la terra, le auto e i palazzi.

Oltre questo, per loro nulla esiste!

E non basta loro, rivendicare per sé il diritto a non vedere altro al di fuori di ciò: no, loro vogliono che tu non abbia diritto a vedere altro e superiore, rispetto a questo.

E se ti provi, timidamente, ad affermare anche solo la remota possibilità  che altro esista, ecco allora che costoro ti fanno piovere addosso un profluvio di contumelie, di frasi meschine e maleodoranti. Che grondano quell´intolleranza squadrista e giacobina (meglio: sanculotta!) che si manifesta nell´impedirti di vivere e di pensare in modo diverso.

Se poi provi a chiedere che moderino il linguaggio, e che non offendano i “simboli” (il Papa) e i “valori” in cui credi, ecco che gli spunta in bocca la parola “censura”!

Ti accusano di volerli censurare!

Poveri tapini, che libertà  non sanno nemmeno cosa voglia dire.

Libertà  essendo il “poter fare”. E non necessariamente il “fare”.

Libertà  essendo per loro, “il dissacrare”. E non già  il fatto di “poter dissacrare”.

Loro possono, e dunque fanno. E non ammettono che le due variabili possano essere scisse!

E che questa scissione, e questa “autocensura” dovrebbe spontaneamente sgorgare nelle loro menti e nel loro cuore, se solo si soffermassero un istante a pensare il fatto, che colpire e vessare “simboli” e “valori”, significhi vessare milioni di essere umani. E la loro sensibilità .

Ma il fanatismo fasciomodernista degli atei anticlericali, non ammette ragioni.

Tutto è eguale. E tutto s´equivale.

Quindi attaccare Prodi, Berlusconi, Bush o Gesù Cristo è la stessa medesima cosa.

Dunque che male c´è, a raffigurare Gesù Cristo come un gay che balla I Will Survive?

Nessuno! Ovviamente per loro.

Veniamo agli “atei devoti”.

Come s´è detto, costoro considerando l´”Islamismo politico” un´opzione pericolosa, in quanto (a volte) palesemente intollerante, si sono schierati con l´altra opzione (quella Cattolica, Apostolica e Romana) perché la considerano dialogante e rispettosa.

In quanto pasciuta nella democrazia liberale e occidentale.

Quindi scevra da ogni forma di integralismo ortodosso!

Tuttavia i pennivendoli o gli scribacchini “atei devoti”, scagliandosi contro il fanatismo islamista, non mostrano meno odio e violenza, dei loro colleghi di sinistra.

Vorrebbero, per forza e non per libera scelta, che la coscienza e la sensibilità  degli islamici tutti, fosse ipso facto in tutto eguale a quella degli occidentali.

Sicchè questi “atei devoti”, quando è scoppiato il caso delle “vignette danesi”, si sono eretti a difensori delle medesime, perché atei essendo ma devoti (e quindi schierati con la Chiesa romana), per loro è ammissibile, anzi doveroso, che si offenda e vilipenda il Dio degli islamici! In nome del diritto alla satira!

E se la sensibilità  religiosa degli islamici (certo diversa dalla nostra, e rudimentale), si manifesta con gesti violenti (e deprecabili), ecco quelli affermare: “Questi sono bestie, la loro religione è merda”!

No, cari miei. Anche qui c´è il medesimo errore.

L´atto è il medesimo: offendere Dio (in questo caso il Dio dell´Islam).

E il giudizio sull´effetto, sulla reazione al vilipendio di Allah, è lo stesso che danno i vostri colleghi di sinistra sui cattolici!

Anche voi avete in odio la diversità .

Anche voi mostrate assenza di comprensione.

Anche voi vi opponete a quanti non sia in tutto eguale a voi.

Anche voi siete figli della meccanica nichilista e modernista. Anche se v´atteggiate a difensori della sacralità  della vita!

Non essendo un caso, pennivendoli e scribacchini, che quando scoppiò il caso delle “vignette danesi”, Papa Ratzinger e il born again cristian Bush, definirono quelle vignette offensive.

E legittime le proteste degli islamici. Non certo, però, per la violenza con cui le stesse si manifestarono!

Mi ripugna questa volontà  intollerante di ridurre il molteplice e il plurale!

Mi ripugna questa violenza fasciomodernista, con la quale si vuole espungere il sacro e i suoi simboli dalla vita. Considerandoli un ingombro.

Mi ripugna questa assenza di sensibilità  e di dialogo, che si mostra con il volto cartesiano della certezza scientista!

Non meno crociato e non meno violento, del sentimento intollerante con cui ancor oggi (e purtroppo) certa religiosità  s´esprime!

Ogni azione genera una reazione eguale e contraria.

Da qui non si scappa.

Ma con un distinguo essenziale: il sentimento o il convincimento religioso, mai potranno essere ridotti a mera opinione.

Opzione tra le altre.

Fruibile come qualunque cosa.

La Religione e Dio sono altro.

E chi non lo capisce, condanna se stesso a quella minorità , che imputa invece ai religiosi.

Libertà  di satira, non significa libertà  di vilipendere Dio.

E gli esseri umani che a quel Dio credono.

° 

33 Comments on “Il fasciomodernismo degli atei e il diritto al vilipendio”

  1. FulviaLeopardi Says:

    ot
    non ho risposto al tuo sms perché non ho soldi e perché qualunque cosa ti dico about lost rischio di farti conoscere cose che non sai
    😉 benvenuto nel mondo della droga di lost (se fini lo conosce, mette pure quello fuori legge)

  2. camelot Says:

    Risposta a Fulvia Leopardi:
    Quando si dice il caso: ti ho appena mandato un sms 😀
    Ma non mi piace Lost…è che ieri mi sono trovato a vederlo, perchè stranamente ero libero da altro…e poi è noioso…

  3. grRRiiz Says:

    credo che mi metteresti nella lista degli atei anticlericali ma vorrei comunque farti una precisazione, ovviamente personale: diverse volte m’e’ capitato sul blog e in tante discussioni di esprimere le mie idee che sono appunto anticlericali.
    anticlericale non significa antireligioso essendo clero e religione concetti distinti.
    son poi dell’idea che l’importanza di certe figure qual’e’ il papa per miliardi di persone non le elevi al di sopra di legittime critica e pure della satira. il papa’ e’ un uomo fallibile e criticabile come tutti gli altri.

  4. tielf Says:

    camelot, secondo me viene fatta un pò di confusione, il Papa non è Dio, ironizzare sulla figura del Papa non è alla stessa stregua che ironizzare sul Cristo o su Dio.
    La religione cristiana è una cosa, il cattolicesimo è un’altra, il cattolicesimo altro non è che quella branca del cristianesimo che considera il Papa come autorità  massima della propria organizzazione.
    Per conto mio il Papa è sullo stesso piano di un capo di stato; che poi i cattolici si sentano offesi in prima persona se Crozza ironizza sul Papa… bè che dire? chiunque si sente preso in causa se viene offeso il proprio rappresentante, ma questo non influenza la libertà  di satira.
    Dire che ironizzare sul Papa è offensivo nei confronti di una religione a mio parere non è corretto.
    il cattolicesimo venera Dio, Cristo e i Santi, non il Papa.

  5. camelot Says:

    Risposta a grRRiiz:
    Per te, è vero questo:
    “il papa´ e´ un uomo fallibile e criticabile come tutti gli altri”
    Per un credente, il Papa è il Vicario di Cristo, e non un essere umano come te e me 😉

  6. camelot Says:

    Risposta a tielf:
    Il Papa è il Vicario di Cristo, per i credenti…lo nomina il “cum clave” sotto influsso dello “Spirito Santo”…questo è per i credenti…non un semplce essere umano…
    Uno può non credere legittimamente a Dio, ma deve rispettare il fatto per i credenti il Papa sia il Vicario di Cristo…
    Vilipendere il Papa considerandolo un “qualunque essere umano”, equivale ad offendere il sentimento religioso di quanti, in quell’uomo vedono il Vicario di Cristo, cioè Cristo in terra, fatto uomo per stare in mezzo a tutti noi…

  7. grRRiiz Says:

    camelot: per i cattolici, ti ricordo, il papa e’ infallibile solo “ex cathedra”, per gli altri non lo e’ nemmeno allora. e’ impossibile per tutti coloro che non si riconoscono nella chiesa di roma ritenere un qualunque uomo infallibile, no?
    la satira al papa e alle gerarchie vaticane non e’ offensiva e ritengo non lo voglia neppure essere; la satira puo’, anzi deve, essere ficcante e non credo sia piu’ grave offendere un cattolico che un non cattolico…

  8. camelot Says:

    Risposta a grRRiiz:
    Il Papa non è un uomo, e lo devo ripetere, scusami, ma tu continui a giudicarlo un uomo….
    La satira, si può fare è ovvio: ma la “misura” e il “rispetto” devono essere i parametri con cui la stessa si manifesti….tu puoi fare satira, ma tenendo sempre conto che puoi “urtare” la sensibilità  di milioni di credenti…e allora, “la libertà  di fare”, deve “autonomamemnte”, “spontaneamente”, se si è delle persone rispettose, contenersi…evitare di essere vilipendio e gratuita offesa….la mia e la tua sensibilità  sono diverse rispetto alla sensibilità  di un religioso….io lo accetto e lo capisco…tu e gli altri clericali, a quanto pare, no!
    E qui sta tutta la questione….

  9. tielf Says:

    ma chi te l’ha detto camelot che il papa è più di un uomo? il papa è Cristo in mezzo a noi? ma cosa stai dicendo!? Prima di affrontare certi argomenti vai a chiedere spiegazioni a un prete…

  10. camelot Says:

    Risposta a tielf:
    E’ la dottrina della Chiesa a dirlo, cara mia…non colmo le lacune o l’ignoranza di alcuni lettori di questo blog…documentati, così la prossima volta ti farai un’idea più articolata di questa questione…e magari anche di altre 😉

  11. grRRiiz Says:

    camelot: il fatto e’ che sbaglia, a mio parere, chi dalla satira si sente offeso, sia cattolico o induista. chi e’ credente e’ probabilmente piu’ sensibile di me all’argomento religione ma io posso esserlo di piu’ in altri ambiti; seguendo questa linea di ragionamento non si avrebbe piu’ la possibilita’ di confrontarsi su nulla.
    ricordo una battuta di luttazzi su giovanni paolo II cui diceva, parlando di contraccezione e sessualita’: «eh no, carol, se non giochi non puoi fare le regole…»
    e’ offensivo? per me no, per altri potrebbe esserlo ma luttazzi, giustamente a mio modo di vedere, la battuta l’ha fatta. un conto e’ un offesa, dare del cretino al papa e’ decisamente inaccettabile, ma mediante una battuta porre in evidenza delle contraddizioni e, perche’ no, stimolare delle riflessioni e’ del tutto lecito.

  12. camelot Says:

    Risposta a grRRiiz:
    Sì, ma non puoi essere tu a stabilire da cosa uno possa sentirsi offeso…nè io….per questo si tratta di un campo minato e ci vuole tatto…e non procedere con la clava…
    D’Alema, scusa l’esempio fuori luogo, quando Forattini lo raffigurò intento a sbianchettare il dossier Mithrokin s’incazzò come una bestia, e querelò Forattini…Andreotti, che da Forattini è stato disegnato in modi anche molto più offensivi, non lo ha mai querelato…
    Se è possibile che uomini diversi abbiano sensibilità  diverse e reazioni diverse, figurati allora quando sono tirati in ballo Papa, Fede e Religione…..ripeto: il discorso è su “come” e con quali modalità  si fa satira su queste cose….se la si fa, solamente tenendo conto del proprio punto di vista e della propria libertà  non va bene…è irriguardoso….per questo non esiste il problema “libertà  di satira sulle questioni religiose”….semmai, la realtà , purtroppo, offre casi concreti in cui davvero si è altamente offensivi…io considero, ad esempio, il video di Javier Prato di cui ho fornito il link, il massimo dell’offensivo….irriverente al massimo…e fuori luogo….dà  fastidio a me, che sono scettico sull’esistenza di Dio…non oso nemmeno immaginare il fastidio che provochi in chi, invece, a Dio crede…

  13. grRRiiz Says:

    ti diro’, io il video lo vidi mesi fa perche’ me lo invio un collega decisamente cattolico: ridemmo assieme.
    io lo trovo invece affettuso nei confronti della figura di gesu’ che la consuetudine ha rivestito di panni eccessevamente cupi; il figlio di dio muto’ l’acqua in vino per una festa e, come con tutti gli amici, dev’essere possibile, se il momento e’ adatto, scherzare con lui e prendersi pure un po’ in giro.

  14. unpirlaqualsiasi Says:

    Premetto che l’articolo l’ho letto tutto, benchè pirla 😉
    Concordo con il tuo pensiere su atei anticlericali e devoti.
    Concordo sul fatto che non ci siano differenze sullo “scherzare” su cristianesimo o islam.
    Invece non concordo (credevi che stavolta sarei stato d’accrdo, eh? :P) sul merito del caso “Crozza” e “vignette anti-islam”.
    Per me, cattolico credente e praticante, la satira di Crozza non è per nulla un’offesa alla mia religione. Anzi, mi fa ridere, nonostante la stampa cattolica (l’Avvenire lo ha scritto ieri, ma Famiglia Cristiana lo dice da 3 settimane) dica che è una satira non riuscita.
    Allo stesso modo non mi sono offeso quando da parte islamica si è fatta quell’animazione in Flash del papa che abbatteva a fucilate le colombe lanciate dal suo predecessore.
    E chiaramente se fossi musulmano non m’incazzerei per le vignette…
    Qui (perchè le vignette non le ho viste, quindi non so precisamente di cosa parlino), secondo me, non si tratta di vilipendio ad una religione: è solo un’imitazione assolutamente scherzosa del Papa.
    C’era chi si indignava anche quando negli anni ottanta vari imitatori, tipo Sabani o Lopez, imitavano il Papa facendo la voce con l’eco…
    Cioè, se stai a vedere, troverai sempre qualcuno più “sensibile” (beceri che si fermano alla forma e non guardano la sostanza, dico io) che si può offendere. A questo punto non puoi più dire niente, nè fare nulla.
    Penso che la civiltà , nel senso di essere persone civili, si manifesti proprio nel tollerare che tutti siano liberamente “presi in giro”, senza creare autorità  o argomenti intoccabili.
    Questo dovrebbe distinguere i fondamentalismi (o puoi chiamarli veterofascismi postreligiosi) dalle persone civili.
    E questo non mi pare voler eliminare le religioni.
    E per quanto mi riguarda (ne avevo già  detto, qui, però mi ripeto), i da religioso, considero la religione una cosa estremamente privata e un’opinione. Poi è ovvio che per motivi logistici la religione debba uscire dalle case e manifestarsi, però resta semplicemente un’opinione personale: io credo in questo, tu in quello, tu in nulla.
    Se invece si promuove la religione a qualcosa più che un’opinione, si dà  una giustificazione alle guerre di religione, visto che, allora, si ammette tacitamente che ci può essere una religione “più vera” e “più giusta”, non essendo solo opinioni.
    Non sarà  che tutta ‘sta storia è stata montata per ragioni molto più basse della difesa della propria religione?
    No, perchè mi viene in mente (volendo pensar male come sempre) che in finanziaria “a qualcuno” toccherà  pagare l’ICI su certi immobili non proprio “religiosi” e senza scopo di lucro… E mi viene in mente che Crozza è “un po’ comunista” (non che Fiorello sia proprio dall’altra parte, però lo è meno, quindi il suo è un peccato veniale)…
    Non è che “qualcuno” abbia un po’ la coda di paglia e gli roda parecchio dover subire oltre all’ICI anche la satira? 😉

  15. camelot Says:

    Rispsota a unpirlaqualsiasi:
    Posso concordare con tutto, mantenendo i miei assunti che non sono incompatibili con i tuoi, però non c’entra nulla nè l’Ici nè Crozza…io Crozza lo seguo, e l’ho detto che questo post non era indirizzato a lui…era finalizzato a parlare in generale di un problema di relazionamento con la religione, che è un problema moderno…come conciliare libertà  laica con il laico rispetto delle sensibilità  religiose…non ho attaccato Crozza…che mi sta molto simpatico…ho solo preso spunto dalla critica mossa a lui dall’Avvenire…d’altra parte, se l’Avvenire s’è mosso, è proprio perchè Crozza ha nella sua parodia anti Ratzinger un suo cavallo di battaglia…forse infastidisce la costanza con cui lo attacchi, e non il fatto in sè che lui faccia satira sul Papa…però ripeto: il problema della sensibilità  dei religiosi è cosa seria….e di cui nessuno se ne frega….

  16. camelot Says:

    Risposta a grRRiiz:
    Vedi?
    Io e te guardiamo la stessa cosa, ma vediamo due cose diverse?
    Come conciliare l’una e l’altra?
    Io, che non sono credente, vedo nel video un’offesa…tu una “normale” e accettabile presa in giro….forse il confine s’è talmente tanto valicato, che non ci rendiamo nemmeno più conto della sacralità  delle figure….Cristo è una figura sacra…e a me non piace scherzare su ciò che sacro, perchè la mia sensibilità  mi porta a “comprendere” quanto sia “iconoclasta” una eventuale offesa…e mi pongo il problema “dell’altro”…di quello religioso, di quello cattolico….più in generale, poi dico: che non è il cattolicesimo sotto accusa…è la Religione…che oramai è vista, con le sue regole, con i suoi comandamenti, con le sue restrizion, un inutile orpello, fardello, gingillo da rimuovere…perchè considerata incompatibile con lo stile di vita moderno…e con le sue regole anarchiche….
    Solo che questo genere di pulsioni, producono violenza e odio…a volte verbali, da noi in Occidente, a volte materiali….il Tibet ce lo ricorda a tutti…

  17. grRRiiz Says:

    credo che non piacciano a me e non piacciano a te le conseguenze drammatiche che paventi. sulla sacralita’ della figura di gesu’ ti posso solo precisare che io non la nego ma che trovo piu’ rispettoso il video citato che non la passione di mel gibson.
    gesu’ portava un messaggio di gioia e speranza e non di sangue e dolore e l’essere costantemente con gli scudi levati come pare essere il vaticano al momento rende difficilissimo sorridere parlando di cattolicesimo [lo stesso vale per il fanatismo di matrice islamica]. il problema non e’ la satira e neppure la mancanza di sensibilita’ nei confronti della religione: per me e’ l’intoccabilita’ che si pretende per la religione che crea casini.
    qui chiudo che devo fare il bagno alla pupaa… 🙂

  18. unpirlaqualsiasi Says:

    sì, infatti, il probema della sensibilità  religiosa è una cosa seria.
    Proprio per quello spesso alcuni se la prendono troppo per cose di poco conto.
    Ma come scrivevo prima, a qualsiasi livello si troverà  qualcuno che si offende… Per cui, o si decide di non fare più satira su nulla (perchè si può offendere anche un elettore con la satira politica), per salvaguardare la sensibilità  (che potrebbe anche andare bene, ma sarebbe difficile), oppure si cerca di abbassare i livelli di sensibilità  della gente.
    Io sono per la seconda ipotesi: sdrammatizzare SU TUTTO e dare importanza solo alla sostanza delle cose.
    Infatti, come hai sottolineato tu, il Papa ha condannato il “vilipendio” di una religione altrui, e non ha detto nulla sulla questione di Crozza (nè lo ha fatto un organo della Chiesa, ma solo l’Avvenire): segno che se la prende sempre di più chi non c’entra nulla che il diretto interessato.

  19. Corvorossononavraiilmioscalpo Says:

    Non capisco, o forse si, come mai lo stesso sfottò irriguardoso e irrispettoso non lo riservano a maometto. Che vigliacchi! Ti immagini cosa accadrebbe? L’ucoi ne chiederebbe la testa, capeggiata dai capi di partito e sinistrorsi intellettualoidi….. Sono solo dei vigliacchi che per mangiare alla greppia cercano ( a corto di idee) di arraffare qualche ideuzza che li mandi alla ribaltà  della critica pubblicitaria. Per me sono solo leccaculo- e non è un neologismo nè un termine fasciomodernista. Il leccaculo è una figura che è nata con l’uomo e i “comici” di sinistra , imparata la lezione storica deileccaculo per eccellenza, hanno deciso che anche i cattocomunisti devono adeguarsi. Sono vigliacchi con pappa garantita ( franza o spagna purchè se magna) non cipensano nemmeno un po’. E’ la caratteristica del leccaculo. Non attribuiamogli un’idea politica o dei pensieri da veterani della filosofia marxista . Sono solo dei leccaculo. E faranno altri programmi perchè ormai la cacca è di casa e magari alle prossime, imminenti elezioni, si candideranno nell’Ulivo…I giullari faranno la fine dei loro Re.

  20. Corvorossononavraiilmioscalpo Says:

    Insomma: VITTI ‘NA CROZZA SUPA NU CANNUNI………..

  21. RiGiTaN’s Says:

    scusa ma mi sono fermato ametà : quanto basta per dissentire dalle tue parole ed affermare le inesattezze e le confusioni che puoi creare in chi ti legge. io sono ateo, di sinistra, ma non mi puoi definire fasciomodernista: rispetto chi è religioso,e nello specifico chi è cattolico. la religione è una cosa seria, e per questo pur avendo un idea non denigro chi abbia la fede, non mi permetterei.

    il punto non è la religione, ma l’inffluenza nella politica dell’ecclesia, dell’ordine religioso, cosa alquanto grottesca a mio avviso. siamo l’unico paese che soffre delle ingerenze del papa, di ruini e quant altri. la spagna è un paese a maggioranza cattolica, eppure si stanno muovendo differentemente. altri paesi da un pesso hanno scisso la laicità  dello stato dalla religiosità  dei propri cittadini( che rimangono sempre la maggioranza). qui in italia no, proprio non ce la si fa. bisogna ragionare su piu’ livelli altrimenti non si capisce il nocciolo della questione, si fa solo confusione e si tende a radicalizzare la discussione senza comprendere.

    sul papa, non mi piace. giovanni paolo II era molto piu’ apprezzabile. su crozza…magari può stranire, poteva risparmiarselo, ma sinceramente non lo critico piu’ di tanto. la satira può colpire anche il papa in quanto persona, non come rappresentante spirituale. e poi, se wojtila non è stato bersagliato di critiche e imitazioni”grottesche” e ratzinger si, beh, ci sarà  pure un motivo…

  22. prefe Says:

    camelot non sono gli atei a essere razzisti coi cattolici ma è viceversa, io non sono battezzato e non ho nulla a che fare con la religione e non ne hai un’idea di quante ne ho passate , di quanto sono stato trattato come una bestia ignorante senza dio,per non credere a una cosa che, alla luce dei fatti e dei progressi millenari della scienza, appare sempre più come mitologia…
    quindi modera i termini , non mi hai mai sentito insultare i cristiani nei miei post, tu gli atei sì,

    circa la figura del papa …è un uomo checchè tu ne dica, quello attuale è pure pieno di difetti, giovanni paolo II era un vero giusto

  23. Corvorossononavraiilmioscalpo Says:

    X Rigitan’s. Ma certo che la satira può colpire chiunque. M ac’è un particolare. il termine Satira, deriva in letteratura latina, dal termine Satura Lanx, un vassoio ( Lanx) colmo di leccornie ( Satura).La satira deriva la sua natura dal fatto che essa, piena e varia come il vassoio, si occupa di tutto e di tutti. La differenza sta nel fatto che la “comicità ” di sinistra porge lo sberleffo non già  traendo spunto dal cattivo costume o da caratteristiche distintive di personaggi pubblici, come la satira per sua natura obbliga, ma pur di screditare in modo subdolo e disonesto l’avversario politico ( si chiama negazionismo e propaganda) ha studiato un’altra forma dissacratoria che non ha nulla a che vedere con la satira nè col suo parente del castigat ridendo mores, massima dell’ironia a tutto tondo. Perciò, Rigitan’s, non è chenon si possa fare satira sul Papa ( non essendo più Berlusconi premier), semplicemente è informazia distorta che, ripeto, non hanulla a che vedere con la satira vera che non trascurerebbe di denunciare le mancanze, la tirannia degli amici della parrocchietta rossa. Per questo parlo di schiavi e leccaculo. ( mi si perdoni il termine ma sono dell’idea chela verità  reclama sempre il giusto termine ed io, non me la sento di tacerle).

  24. prefe Says:

    tu non sei normale corvorosso
    secondo me hai bisogno di uno psichiatra , o forse di un’esorcista visto che ci credi
    la satira è satira non fare discorsi vaneggianti nessuno vuole manipolare l’informazione..
    striscia la notizia è satira secondo te? non è quella manipolazione dell’informazione,
    quella deve essere la comicità , prendere in giro uno perchè è basso?adori il bagaglino scommetto!

  25. camelot Says:

    Risposta a prefe:
    Caro mio, io non ho offeso gli atei, ma tu commenti sempre senza leggere e quindi non lo sai.
    Secondo. Ti è stata fatta una violenza!
    Mica hai scelto tu di non essere batezzato, o mi sbaglio?
    Ti è stata imposta una scelta, che tu con il tempo hai assecondato…
    Io ho scelto di non farmi la cresima…e diversamente da te, l’ho fatto per scelta, mica per costrizione! 😉

  26. camelot Says:

    E quindi il Papa che fa politica e sbaglia a intromettersi nelle cose dello Stato, sbaglia anche quando dice:
    “è necessario convertire il modello di sviluppo globale: lo richiedono non solo lo scandalo della fame ma anche le emergenze ambientali ed energetiche”
    E quando invita a “eliminare le cause strutturali legate al sistema di governo dell’economia mondiale che destina le maggior parte delle risorse del pianeta a una minoranza della popolazione”.
    E quando dice: “Ogni persona può e deve fare qualcosa per alleviare la fame adottando uno stile di vita e di consumo compatibile con la salvaguardia del creato”.
    Anche in questo caso è un´ingerenza nella politica, non solo dello Stato italiano, ma di tutti gli Stati.
    In questo caso lo contesti?
    Credo proprio di no, chissà  perché 😉
    http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/11_Novembre/12/papa.shtml

  27. etienne64 Says:

    Orpo, Camelot, sono pressoché totalmente d’accordo con te (domani nevicherà , temo… 😉 ).
    E vorrei aggiungere una cosetta. Anche nei commenti in questo post emersa l’idea che la religione in quanto tale e i suoi credenti debbano essere rispettati, ma che va combattuta l'”influenza” della chiesa e certuni suoi rappresentanti.
    Il che, a parte ogni considerazione, mi pare storicamente ridicolo.
    L’Italia nasce come uno stato anticlericale: il 20.9.1870 un certo gen. Cadorna (padre) entrava a Roma non esattamente per una visita turistica.
    Poi c’é il non expedit che dura quantomeno fino alle leggio Gentiloni. Poi il fascismo, che, al di là  dell’omaggio formale, si era tenuto la Chiesa ben asservita. Poi, questo sì, nel dopoguerra, per circa 25 anni DC imperante, la Chiesa ha avuto una notevole influenza. Ma già  negli anni ’70 si vide qual’era la “presa” della Cheisa sul paese: divorzio e aborto passarono malgrado la massiccia mobilitazione pretesca.
    E oggi? E oggi si e non un quinto della popolazione è praticante e anche i praticanti pigliano il magistero ecclesiastico con parecchia elasticità  (vedi costumi sessuali).
    Insomma, mi dovrebbero spiegare in cosa si dimostra che la Chiesa Cattolica riesce a stendere i suoi voraci tentacoli. Quelo che i realtà  si vede sono un a serie di preti che siu danno da fare e un po’ di clericali incazzosi che se la pigliano per un po’ di menata per i fondelli.
    Sicché alla fine il risultato di pare essere quello di negare ai cristiani il fatto di poterlo essere. Perché dire “siate pure cristiani in casa vostra, ma guai se nel dibattito politico entrerà  qualsivoglia proposizione che faccia capire che siete cristiani” è (letteralmente) discriminare qualcuno in ragione delle sue idee. Non è molto diverso dal dire “puoi pensare quello che vuoi, ma guarda che non potrai dire nulla che possa essere percepito come ispirato da Carlone di Treviri”.
    L’unica cosa che non condivido del tuo bel post è la tirata sull’ateismo che fa male. Mah, credo che siamo troppo piccoli e troppo limitati per poter dire anche questo. E comunque, non è vero che gli atei sono necessariamente intolleranti. Ce ne sono, come ci sono dei ranocchi di acquasantiera più cocciuti di un mulo. E’ semplicemente una questione di distribuzione gaussiana dell’intolleranza.

  28. Van der Blogger Says:

    Il Papa di Crozza non l’ho visto ma, considerato che per i cattolici è il vicario di Cristo in terra, lo lascerei stare, per non offendere nessuno. Altro discorso è obiettare che ciò non ha nulla di Biblico. Ma è un’altra storia…

    Ciao Camelot

  29. capemaster Says:

    Mah!
    Io il post l’ho letto tutto, ma che ti devo dire.
    La tua è una classica analisi theocon, quasi ateodevota, se ci pensi bene.

    Dissento con forza perchè caro Camelot se la religione ha bisogno di essere tutelata dai comici o dalle vignette allora siamo alla frutta.

    Se i credenti stessi hanno ancora bisogno per non sentirsi vilipesi che i loro simboli non siano oggetto di satira, beh… ci sono due soluzioni:
    o la religione non è matura
    o i credenti stessi non lo sono.

    Che potere di offesa ha un comico? Basta non guardarlo. E poi anche se lo guardi e ti fa schifo, questo influisce sul tuo essere fedele adu un assoluto indimostrabile?

    Guarda, io sono sempre quello che dice di essere di morale di stampo cattolico, per cultura, per osmosi, e che rispetta il credo degli altri. (tu dici che gli atei non lo fanno, anche semplicemente stando zitti, mi dovrai spiegare).

    Ma nella satira non c’è il riso e basta, c’è la riflessione, l’estremizzazione (solo verbale e teatrale). Se uno non è capace di discernere questo aspetto, e di valutarlo come tale, beh allora ci meritiamo i kamikaze.

  30. prefe Says:

    camelot non scherzare :
    “Ti è stata imposta una scelta, che tu con il tempo hai assecondato…”
    perchè non mi sono battezzato???????????????????????
    ah quindi la scelta non è imposta se ti battezzano…no ?quello è il normale corso della natura? forse se uno decide di battezzarsi quando è grande NON è UNA SCELTA IMPOSTA

    se prendi un neonato e lo infili nell’acqua santa mi vuoi dire davvero che NON GLI IMPONI UNA SCELTA?
    ragazzi, ragionate al contrario

  31. prefe Says:

    tu scrivi “Più volte su questo blog, si è parlato della violenza iconoclasta e fasciomodernista (beccatevi l´ennesimo neologismo!) degli atei tutti: quelli tendenzialmente di sinistra e anticlericali, e quelli tendenzialmente di destra che per sé hanno scelto l´appellativo di “atei devoti”.

    Gli uni e gli altri essendo accomunati dalle medesime “modalità  operative”: i primi, gli atei anticlericali, confondono la religione con una delle tante opinioni in circolazione. Peggio: la considerano la più cogliona delle opzioni fruibili. Sono figli della violenza squadrista dei numeri, della meccanica razionalista e dogmatico/illuminista. ”

    questo non è insultare gli atei TUTTI ? tu sarai fasciomodernista

    e se le mie opinioni divergono dalle tue non è perchè non leggo i post tuoi..
    li leggo sempre e sei un po’ pesante con ‘sta storia

  32. camelot Says:

    RIsposta a capemaster:
    Ma se io parlo anche contro gli atei devoti, poi posso mai essere definito un teo con?
    Ma se io ho premesso di essere scettico sull’esistenza di Dio, posso mai essere definito un teo con?
    Ma ti pare?
    I teo con, mi stanno sulle palle al pari dei laicisti/ateo/fasciomodernisti…non hai capito un tubo del post! 😉

  33. Corvorossononavraiilmioscalpo Says:

    X Prefe: Tu sei un classico esempio di come, non avendo argomenti, consigli a me lo psichiatra o l’esorcista, visto che ci credo. Io non ho mai detto di essere cattolica e comunque non credo agli esorcisti. In quanto allo psichiatra,sai, capisco che con uno scemo come premier – cattocomunista della specie peggiore- che ha l’hobby dello spiritismo e da dei pazzi agli italiani, ecco, che hai imparato pure tu la filastrocca…. In quanto alla satira, mi dispiace per te ma vedo che sei alquanto illetterato. La mia era una spiegazione sul significato di satira che certi omuncoli pretendono di fare, quelli che le battute se le potrebbero fare coi 4 amici al bar o alla sezione DS di “Frattocchie” – un bicchiere di vino e qualche strofa dell’internazionale-. Non sarai tu a cambiare il significato di satira! Potresti fare però compagnia ai sopracitati che tanto si aggiustano le cose come gli conviene. Poi , Striscia. E’ lo stesso Ricci qualche tempo fà , in una intervista, a non definire Striscia un programma di satira ma di informazione ( infatti striscia come velina, è sinonimo della notizia scritta che arriva alla redazione) Dove sarebbe la satira, quando si denunciano truffe o raggiri? ( Vanna Marchi docet) dove sarebbe, la satira, nel denunciare intere costruzioni abbandonate o strade asfaltate a metà ? Ti consiglio di essere serio quando leggi o ti informi e a non fare un guazzabuglio – di tutto un po’-. Fare satira sul Papa non la ritengo blasfemia solo se le intenzioni sono benevole e, seccome non lo sono, ho il diritto di dire che è una mancanza di rispetto se, per amor di satira, non si faccia lo stesso anche con Maometto. e, permettimi, fra tanti “saggi “che circolano dalle ultime elezioni, sentirmi consigliare lo psichiatra lo ritengo un riconoscimento alla mia intelligenza. Bonne chance

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