Nov 06
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Altre parole illuminanti di Papa Ratzinger
Parlando a proposito dell´Aids e di altre malattie terminali, Papa Benedetto XVI ha detto:°
“Impressionante è il numero e la varietà dei modi con cui esse minacciano, spesso mortalmente, la vita umana anche in questo nostro tempo termini quali lebbra, peste, tubercolosi, Aids, ebola evocano drammatici scenari di dolore e di paura. Dolore per le vittime e per i loro cari, spesso schiacciati da un senso di impotenza di fronte alla gravità inesorabile del male“.
“Tra i pregiudizi che ostacolano o limitano un aiuto efficace alle vittime di malattie infettive c’è l’atteggiamento di indifferenza e persino di esclusione e rigetto nei loro confronti, che emerge a volte nella società del benessere. è una pericolosa tendenza culturale che porta a porre se stessi al centro, a chiudersi nel proprio piccolo mondo, a rifuggire dall’impegnarsi nel servire chi è nel bisogno“.
“L’impegno umano non deve mai arrendersi nel cercare mezzi e modalità di intervento più efficaci per combattere questi mali e per ridurre i disagi di quanti ne sono vittime“.
Papa Ratzinger ha poi sostenuto:
“quanto sia importante la collaborazione con le varie istanze pubbliche, perché venga attuata la giustizia sociale in un delicato settore come quello della cura e dell´assistenza ai malati infettivi“.
E ha fatto riferimento anche:
“all’equa distribuzione delle risorse per la ricerca e la terapia, come pure alla promozione di condizioni di vita che frenino l’insorgere e l’espandersi delle malattie infettive“.
Chissà che pensano di queste parole gli atei, i laicisti e gli anticlericali di sinistra.
Ovviamente io credo che° le condividano dalla A alla Z.
Ma non possono dirlo: darebbero ragione al loro “nemico a priori”. 😉
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