Nov 06
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Bei tempi, quelli in cui il centrodestra faceva anche solo uno starnuto, e si sollevava qualche costituzionalista prezzolato a dire: “E´ un attentato alla Costituzione”.° ° °
Bei tempi, quelli in cui si parlava del candidato alla Presidenza della Repubblica, ed Emma Bonino – da alcuni indicata come “papabile” per la carica di Capo dello Stato – diceva: “Se io fossi eletta, farò quello che da anni nessun Capo dello Stato fa: garantirò la “legalità costituzionale”. Rispetterò la Costituzione. E non esternerò mai”.
Bei tempi. Quelli andati.
Da mesi, invece, abbiamo un Capo dello Stato che almeno una volta al mese,° aggira la Costituzione formale.
La Costituzione fa divieto al Presidente della Repubblica di ingerirsi nelle questioni politiche.
Gli fa divieto di esprimere posizioni che possano influenzare le scelte del Parlamento.
E ciononostante Giorgio Napolitano, sovente, s´intromette in questioni eminentemente politiche.
E una volta parla del sostegno alle famiglie. E un´altra volta parla dei precari.
Adesso addirittura esprime auspici sulle Ferrovie dello Stato.
Qualcuno, per cortesia,° può far presente° a quest´uomo che sta giocando un pò troppo disinvoltamente con la Costituzione formale?
Qualche diamine di costituzionalista di destra, o di sinistra, vuole per favore ricordare al Capo dello Stato che noi viviamo in una Repubblica Parlamentare e non in una Repubblica Presidenziale, e che quindi il Presidente della Repubblica è solo un notaio?
Qui si parla di Costituzione, di rispetto della stessa, e di legalità costituzionale.
Non di altro.
Il Capo dello Stato non può esternare.
Se non di rado e su questioni di carattere generale, che non attengano alla politica.
Ciò non perché lo voglia io, ma perché lo stabilisce la Costituzione.
Chiedere il rispetto della Costituzione formale è troppo?
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