Nov 06
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Diciamolo chiaramente: oramai si parla solo del dopo Prodi.° °
E ne parlano soprattutto gli esponenti del centrosinistra. Anche se poi, formalmente, si dichiarano convinti del fatto che Prodi resterà saldamente in sella.
Un mesetto fa Franco Marini aveva definito urgente, la modifica dell´attuale legge elettorale.
E quando si parla di modifiche alla legge elettorale, vuol dire che si considera come imminente il ritorno alle urne.
Ieri, intervenendo ad Otto e Mezzo (il programma di Giuliano Ferrara) si è pronunciato anche su altro:
“Il governo Prodi dura e io non ho nessuna voglia di lasciare l’incarico che ho al Senato. Ormai mi ci sono abituato“.
Con il che si è dichiarato indisponibile a presiedere un eventuale governo tecnico, che dovesse sorgere dalle macerie dell´esecutivo Prodi (perché parlare dell‘eventualità di un governo tecnico, se si è convinti davvero che Prodi duri?).
Poi, però, Marini ha anche sparigliato:
“Se per caso dovesse capitare qualcosa, sarei per un giovane. Voglio vedere affermarsi i giovani“.
Lancio un´ipotesi: per me si riferiva a Enrico Letta.
L´essenziale in ogni caso è che cada Prodi, e che Prc e Pdci escano dalla maggioranza.
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