Dic 06
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E´ normale che due milioni di persone in piazza, siano un argomento di discussione.°
Un argomento di discussione che, però, crea più di un imbarazzo a sinistra.
Non si può di certo ignorarle.
Anche perché a sfilare a piazza S. Giovanni non c´erano solo militanti e uomini di partito.
C´era tanta gente comune, che per protesta ha deciso di associarsi alla manifestazione.
Quindi la piazza, si diceva. E le opinioni che attraversano la sinistra in quest´istante.
Fassino, purtroppo per lui, ha scelto il modo peggiore per commentare la manifestazione.
Si è concentrato sui numeri e sulle presenze in piazza, sminuendone l´entità :
“Non c´è da impressionarsi perché 250 o 300 mila si riuniscono, noi ne abbiamo portati in piazza tre milioni“.
Peccato che anche la Prefettura di Roma, che come ogni prefettura d´Italia fornisce sempre stime arrotondate per difetto, abbia calcolato che a piazza S. Giovanni non potessero esserci meno di 700/800 mila persone.
Dunque Fassino ha usato un argomento inelegante e infantile per commentare la manifestazione.
Fortunatamente il suo modo di argomentare è molto isolato a sinistra.
Ad esempio Valentino Parlato, dalle colonne del Manifesto ha detto:
“Sarebbe un grave errore sottovalutare” la manifestazione, in quanto “erano tantissimi” e “rappresentavano una parte rilevante dell´attuale società italiana“.
Ancora Parlato ha esortato il centrosinistra perché:
“Non può prendere sottogamba – come mi pare abbia fatto Prodi – le centinaia di migliaia di persone che erano a Roma“.
Dello stesso tenore, l´intervento del direttore di Liberazione, Piero Sansonetti:
“Una grande manifestazione. La sinistra dopo questa giornata deve tenere conto di tutto questo” e “riaprire le grandi battaglie di idee, altrimenti vincono loro“.
Poi c´è Massimo D´Alema, che fa la scoperta dell´acqua calda: in quanto dichiara che:
“Nella sua opposizione alla Finanziaria la Cdl ha il consenso di una parte consistente del Paese“.
Poi il Ministro Rosy Bindi:
“E´ una piazza che va ascoltata“.
Ancora. Il Presidente diessino della commissione esteri della Camera, Massimo Ranieri:
“Sbaglierebbe il centrosinistra a sottovalutare il significato politico della manifestazione“.
Poi c´è Cesare Salvi, capo della minoranza di sinistra dei Ds:
“L´iniziativa di piazza San Giovanni non può essere considerata priva di peso, irrilevante. Sia l´entità dei numeri, sia il tipo di gente che ci è andata sono il segno di una forte mobilitazione“.
E sempre Salvi confessa:
“Certo, i primi mesi del nuovo governo hanno pesato, contribuendo a creare questa situazione. Per fortuna, non ci sono elezioni dietro l´angolo“.
Di questo, tuttavia, fossi in Salvi non ne sarei certo.
Peppino Caldarola, deputato dei Ds:
“E´ stata una manifestazione riuscita, con popolo vero. Il che cassa definitivamente la storia del partito di plastica“.
Poi Caldarola rimprovera Prodi:
“Perciò io penso che Prodi avrebbe dovuto avere una reazione diversa, invece di sottovalutare quest´iniziativa avrebbe dovuto dire una cosa del tipo: “E´ stata una manifestazione democratica, ascolterò pure le vostre proteste, anche se noi abbiamo il nostro programma“.
Renzo Lusetti della Margherita, invece ritiene che:
“Non sia giusto minimizzare. La gente c´era“.
Addirittura “er piotta”, alias Paolo Cento – sottosegretario all´Economia – invita alla prudenza:
“Dobbiamo guardare con attenzione al disagio di chi ha manifestato: è un segnale da non sottovalutare“.
Insomma, a parte Prodi e Fassino che con arroganza hanno sminuito la portata della manifestazione, a sinistra tutti concordano nel considerare la stessa, come qualcosa di molto rilevante.
E da cui non si può certo prescindere.
Per cui il nostro obbiettivo è stato raggiunto.
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