Dic 06
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Dunque, un interessante articolo di Fausto Carioti – apparso oggi su Libero – passa in rassegna le dichiarazioni di alcuni esponenti del mondo culturale della sinistra. E non solo.° °
Dichiarazioni che evidenziano l´insofferenza, che questo variegato mondo ha nei confronti del governo Prodi.
Qui si è di destra ed è ovvio che Prodi non ci piaccia.
Tuttavia saggiare il disgusto di chi ha votato Prodi e oggi se ne pente, serve a chiarire un po´ meglio a tutti, quanto questo governo sia pessimo.
Iniziamo con il filosofo comunista Gianni Vattimo:
“Meglio davvero lasciare che Prodi cada al più presto. Se si va avanti ancora per qualche mese così – non dico tutta la legislatura – la sinistra “che avanza”, con i suoi restanti suffragi elettorali che magari potrebbero anche arrivare al quindici per cento, non avrà più alcun peso parlamentare, (…) Meglio davvero lasciare che Prodi cada al più presto, e che si faccia un nuovo governo di centro“.
Ma che fa, Vattimo: copia il sottoscritto?
Andiamo avanti.
L´ex repubblichino Dario Fo:
“Non c´è dubbio che in questi primi mesi di governo ci siano stati degli autentici disastri, dei gravi errori. L´indulto per esempio“.
Poi Marco Travaglio:
“Personalmente, se avessi saputo che il primo atto del nuovo parlamento in materia di giustizia sarebbe stata la nomina di Mastella a ministro della Giustizia e il secondo l´indulto di tre anni per i reati commessi sino al 2 maggio 2006 (…) il 9 aprile non sarei andato a votare. Sarei andato a fare una rapina in banca e oggi mi godrei felicemente il bottino“.
Ivan Scalfarotto, uno dei candidati alle primarie dell´Unione:
“Non credo di poter di nuovo votare un governo di questo genere, non credo di poter farlo semplicemente perché ho a cuore il mio Paese“.
Lidia Ravera, scrittrice:
“Credevo che mandare a casa il governo Berlusconi mi avrebbe procurato un flash di beatitudine, che mi sarei sentita libera. Non è stato così“.
Paolo Flores D´Arcais, direttore di Micro Mega:
“Dove abbiamo sbagliato? I partitocrati del centrosinistra stanno realizzando – ad abundantiam – proprio tutto ciò contro cui ci sentimmo obbligati a scendere in piazza quando erano all´opposizione“.
Inoltre, sempre ad avviso di Flores D´Arcais, occorre ribadire:
“Esplicitamente, solennemente, collettivamente, che se i partiti di centrosinistra non daranno soddisfazione a quel “cahier de doléance” minimalista che sono le richieste stranote in fatto di conflitto d´interessi, giustizia, pluralismo televisivo eccetera, non li voteremo più. Anche a rischio che in questo modo vinca per una terza volta Silvio Berlusconi“.
Solo a noi del centrodestra fa schifo questo governo, vero? 😉
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