Dic 06
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Fischi bolognesi anche per Bersani
Dev´essere proprio un periodaccio.°
Non solo e non tanto per il centrosinistra in genere, quanto per i romagnoli dell´Unione.
Prodi qualche giorno fa veniva fischiato al Motor Show di Bologna, la sua città (a proposito: nelle “nostre” proteste, non puoi mai trovare spazio nemmeno una forma moderata di violenza. Solo parole, mai sollevare un dito!).
E ieri una sorte analoga è toccata a Pierluigi Bersani, anch´egli contestato e fischiato nella sua Emilia Romagna.
Questa volta, però, non di claque del centrodestra trattavasi.
Ma di ricercatori universitari.
Imbufaliti con il governo, per i tagli che la Finanziaria produce alla ricerca.
Ecco le loro parole:
“La ricerca è in panne, non rottamateci“.
“Questa è una finanziaria più attenta all’industria che al sapere: il futuro non sta nella ricerca industriale, sta nella conoscenza come bene comune“.
Gli stessi contestatori hanno poi sollevato l´indice anche contro la Regione Emilia Romagna, colpevole a loro avviso di:
“spendere troppo nella ricerca privata a scapito di quella pubblica“.
Finiti i loro proclami, hanno concluso:
“Usciamo perché non vogliamo sentire chi non sa ascoltare“.
E il povero Bersani, con il volto contrito a rimbrottare:
“Abbiamo fatto scelte difficili per rimettere il Paese nei binari, e può darsi che non ci siamo fatti ben comprendere“.
Sì, in effetti gli italiani mica l´hanno capito perché lo devono prendere nel cuneo!
Stante anche l´ottimo andamento dei conti pubblici, lasciato in eredità dal centrodestra. 😉
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