Dic 06
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Antonio Bassolino è il capo di un blocco sociale e politico inefficiente: dunque corrotto.°
Bassolino è la personificazione della napoletanità deteriore: quella incapace di qualunque tipo di autocritica. E di progresso morale e materiale.
Bassolino è il capo della nuova Cupola, che “morto” apparentemente il pentapartito (in realtà rimasto in vita nelle fila del centrosinistra), ha consegnato la città , la provincia e la Regione Campania, in mano ad una pletora di delinquenti!
“Caso Sanità campana”: specchio della politica della Cupola bassoliniana.
Dal 2001 al 2005, 24 Asl cumulano circa 5 miliardi di euro di debiti.
Accade che lo Stato giunga in soccorso della Sanità campana: utilizzando il danaro delle gente onesta di tutta Italia, per pagare i debiti di questi mariuoli campani.
Sborsa dunque 2,3 miliardi di euro, Pantalone.
Ma la Regione Campania deve trovarne altri 2,7: ha le pezze al culo.
Ricorre, quindi, alla emissione di obbligazioni.
Per reperire i fondi di cui ha bisogno, grazie al mercato.
Per pagare questo cacchio di debito, la Cupola bassoliniana decide, tra le tante cose, di “pignorare il futuro” dei cittadini campani: io e gli altri poveri cristi, per trent´anni (a quanto pare) saremo costretti a sopportare un livello delle addizionali Irpef e Irap altissimo, per ripagare i risparmiatori che hanno acquistato i “bond”, collocati sul mercato per consentire a Bassolino di “coprire” i debiti che lui e gli amici suoi hanno creato!
Ma il “Caso Sanità Campana” non finisce qui.
Già .
Perché per “allocare” sul mercato le obbligazioni, la Cupola bassoliniana crea l´ennesimo baraccone statale: una società denominata Soresa.
Per lungo tempo la Soresa rimane nella più totale inazione: ma costa al contribuente 300.000 euro!
Poi viene “attivata”, alla fine del 2005, per porre in essere la cartolarizzazione (del debito, mediante emissione obbligazionaria) di cui si è detto sopra.
Cartolarizzazione che è stata definita:
“la più grande operazione di questo tipo mai realizzata in Italia“.
‘Sti cazzi, aggiungo io!
Per realizzare questa operazione, la Soresa viene affiancata da tre banche d´affari, che hanno il compito di anticipare la somma di 2,7 miliardi di euro, in cambio di una commissione di 45 milioni di euro.
Le banche d´affari sono: Lehman Brothers, Caylon e Crédit Suisse.
Bene. Cosa accade a questo punto?
Accade che della commissione di 45 milioni di euro, le tre banche d´affari “trattengano” solo 27 milioni di euro.
Mentre i restanti 18 milioni di euro, per opera e virtù dello “Spirito Santo”, vengono girati a due società , che svolgono “un’attività di servicing“.
Le due società in questione, che sono italianissime malgrado abbiano nomi inglesi, sono: Carrington & Cross e Fmg & Partner Corporate Advisors.
Queste due società , che hanno un capitale sociale irrisorio – 10.000 euro (che è il minimo possibile) – entrano in attività a marzo: prima di allora non facevano nulla. Inattive. Non operative!
Le due società ricevono, dunque, 18 milioni di euro per consulenze: quali non si sa!
Ma la cosa interessante è che per le banche d‘affari, le due società di cui sopra, servono ad : “assistere la Regione e la Soresa“.
Mentre per la Soresa, le due società di cui sopra: “operano nell’interesse delle banche e sotto la loro esclusiva responsabilità “.
Capita l´antifona?
Meno male che adesso indaga la magistratura, su questa vicenda.
Però lo fa in silenzio, a bassa voce: hai visto mai che dia fastidio a Bassolino e alla sua Cupola? 😉
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