David Irving: ovvero quando democrazia e libertà  possono sembrare un ossimoro

David Irving foto

David Irving è uno storico “particolare”, diciamo così.° ° 

La sua particolarità  consiste nel fatto di essere un negazionista.

Nega, cioè, che l´Olocausto si sia mai verificato. Nega la Shoah.

Nega che il Hitler e il Nazismo abbiamo scientemente agito, per il tramite dei cosiddetti forni crematori, per sterminare un popolo: quello ebraico.

Le sue tesi, dunque, sono agghiaccianti. Sono immorali. Vergognose.

Queste cose Irving le ha scritte in numerosi libri.

E´ il suo mestiere: è pur sempre uno storico.

Tuttavia il suo “punto di vista” è contrario ad una legge austriaca: che fa divieto a chiunque di negare l´Olocausto, in quanto (la stessa legge) non consente di negare i crimini nel Nazismo.

Sicchè, quantunque di origine inglese ma residente in Austria, viene arrestato nel 2005.

Mentre si trovava in transito su un´autostrada, quella di Graz.

I giudici, dopo un periodo detentivo, hanno però deciso – per una molteplicità  di fattori che qui non interessa analizzare – che Irving sia rimesso in libertà . Che venga scarcerato.

E qui inizia davvero il post.

Perché l´arresto di Irving è un caso emblematico per tutte le democrazie: soprattutto quelle che si ispirino a modelli liberali.

Le idee di Irving sono immorali, l´ho premesso. E sono un´offesa alla memoria di milioni di morti.

Ma sono idee. Pensieri.

E in una democrazia liberale, uno dei pilastri della stessa è la libertà  di parola.

Negare ad un uomo questa libertà , significa negare la democrazia.

Negare ad un uomo, qualsiasi uomo, di esprimere qualunque idea, anche quella più “politicamente scorretta”, equivale a creare una nuova tirannide: sia pur ammantata di pseudo democraticità .

La democrazia si alimenta di dialettica. Di dibattiti.

Si alimenta attraverso la circolazione “libera” delle informazioni.

Anche attraverso un confronto aspro tra posizioni diverse.

Se passa l´idea che si possa arrestare un uomo, o un gruppo di uomini, per le loro idee, la democrazia – liberale – fa un pericoloso passo all´indietro.

Le tesi folli di Irving devono circolare. E spetta ad altri storici demolirle.

Con altre parole, altri pensieri e altre documentazioni.

Non condivido le tue idee, ma mi batterò sempre perché tu possa esprimerle“.

Questo è uno dei tratti salienti delle democrazie.

Negare, quindi, la libertà  di parola – o volerla limitare con l´arresto – significa sottoporre il cittadino alla “dittatura della maggioranza”, qualunque occasionale maggioranza.

Oggi governo io e faccio una legge per arrestare quelli come te, che la pensano all´opposto del sottoscritto.

Domani governi te, e fai una legge contro quelli come me.

Nossignore.

La democrazia è una sommatoria di libertà , un castello costruito su diverse libertà : se ne manca una, crolla l´intero edifico.

Per cui, malgrado tesi come quelle di Irving siano raccapriccianti, le stesse devono poter circolare.

E´ il prezzo e la grandezza della democrazia.

° 

° 

P.S.: come sanno quelli che leggono sovente questo blog, io sono filoisraeliano. Talchè per il sottoscritto, le tesi di Irving sono anche più ripugnanti di quanto non lo siano per altri.

° 

33 Responses to "David Irving: ovvero quando democrazia e libertà  possono sembrare un ossimoro"

  • Aggroger says:
  • camelot says:
  • Frano says:
  • Frano says:
  • capemaster says:
  • stef says:
  • stef says:
  • Gigi Massi says:
  • Giamo says:
  • tommasof says:
  • camelot says:
  • camelot says:
  • camelot says:
  • camelot says:
  • camelot says:
  • camelot says:
  • camelot says:
  • camelot says:
  • laura says:
  • Giamo says:
  • camelot says:
  • camelot says:
  • camelot says:
  • laura says:
  • camelot says:
  • etienne64 says:
  • Zia Concetta says:
  • camelot says:
  • camelot says:
  • Leo says:
Leave a Comment