Gen 07
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Come odio aver ragione.°
E come odio il fatto di averne sempre contro i fessacchiotti bolscevichi di casa nostra.
Dunque, ieri ho scritto quanto consideri assurda l´ipocrisia di chi a sinistra s´è espresso contro l´esecuzione capitale di Saddam Hussein, senza aver mai denunciato l´abominio della esecuzione arbitraria e senza processo a danno di Mussolini, e soprattutto della sua amante Claretta Petacci.
Ovviamente, essendo il sottoscritto una persona democratica – e quindi antifascista almeno quanto è anticomunista – partivo da un assunto semplice semplice.
La pena di morte è sempre un abominio: a chiunque sia applicata.
Anche nel caso di dittatori.
Per cui se un pirlotto comunista dice che è una vergogna che Saddam Hussein sia stato condannato alla pena di morte, deve poi coerentemente dire che è stata una vergogna anche l´uccisione di Mussolini. Altrimenti entra in contraddizione e mostra di non essere coerente.
Un peso ed una misura. Non vi pare?
Mica si può applicare una “norma di principio” diversa a seconda dei casi: per cui ai “dittatori amici” si rivolgono parole di pietà , mentre ai “dittatori nemici” questi stessi argomenti non si applicano.
Per dire: se Castro fosse condannato alla pena di morte, io personalmente direi che è una vergogna anche nel suo caso, l´esecuzione capitale.
E ciò nonostante Castro sia un criminale incallito e per di più un comunista.
Fatta questa premessa, veniamo al dunque.
Allora, Prodi si è pronunciato contro la pena di morte a danno di Saddam Hussein. Lo ha fatto pubblicamente.
Però siccome è un pirlotto (come i bolscevichi di casa nostra che applicano due pesi e due misure), ci ha fatto fare una grandissima figura di cazzo.
Infatti il leader iracheno Yassim Majid , com´è venuto a conoscenza delle parole di Romano Prodi, s´è incazzato come una bestia.
E in sostanza ha detto: “Caro Mortadella, ma da quale pulpito viene la predica? Come osi dire che sia una vergogna che il macellaio Saddam Hussein è stato ucciso, quando voi italiani avete ammazzato il dittatore Mussolini dopo un minuto di processo?”.
Majid ha detto che coloro che criticano la morte di Saddam (Romano Prodi), dovrebbero ricordare che:
“alla fine della seconda guerra mondiale, Mussolini è stato processato per un solo minuto. Il giudice gli ha chiesto il suo nome e alla risposta “Benito Mussolini” gli ha detto: il tribunale vi condanna a morte e la sentenza è stata eseguita immediatamente“.
Vediamo se adesso i bolscevichi di casa nostra, lo capiscono che si deve applicare un peso ed una misura sempre, altrimenti si fanno fare figure di cacca al nostro Paese!
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