Gen 07
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Quando l‘uomo si fa Dio: il caso Ashley
Ashley ha nove anni.°
Questo almeno dice l´anagrafe americana. Perché in verità il suo cervello è come quello di una bimba di tre mesi.
Ashley è affetta da una grave e rara malattia: la “encefalopatia statica”.
Non vive, vegeta. Immobile, muta e impassibile: come un oggetto.
E come tale (o quasi) i genitori la considerano:
“La nostra Ashley non ha alcun bisogno del suo utero, e di un ciclo mestruale, poiché non partorirà mai dei bambini“.
“La nostra Ashley non ha bisogno di un seno da donna adulta: sarebbe solo un fastidio per lei, non allatterà mai. E poi un seno prosperoso, quando venisse toccato durante le cure quotidiane, potrebbe “sensibilizzarla” sessualmente verso chi si prende cura di lei, e così propiziare degli abusi“.
“Ashley resterà piccola e leggera, così sarà più facile portarla in giro, farla partecipare alle attività della nostra famiglia: i viaggi in macchina, i pasti, i momenti affettivi“.
Un giocattolo, insomma!
Un giocattolo che è stato costruito pezzo per pezzo.
La sua età mentale è di tre mesi?
Bene: blocchiamole la crescita fisica!
Eliminiamole l´utero: sterilizzandola.
Togliamole, poi, le ghiandole mammarie e l´appendice.
In ultimo “condiamola” con una saporitissima dose di estrogeni. Per ben due anni.
Così la sua crescita fisica si bloccherà . La sua altezza rimarrà quella che è oggi: un metro e 30 centimetri.
E il suo corpo sarà adatto al suo cervello.
Vuoi mettere, poi, la comodità ?
Sta lì distesa su un divano, come una bambola: con il minimo ingombro.
Una domanda: perché a questo punto non sopprimerla?
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P.S.: qui trovate il blog° creato dai genitori di Ashley.
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