Gen 07
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Dunque, Mastella non è certo tra i politici cui sia maggiormente indirizzata la mia stima.°
Anzi: lo considero uno di quei relitti della Prima Repubblica, di cui purtroppo non ci si è riusciti a liberare.
Ciò nonostante, il fatto di non averlo in simpatia e di considerarlo non proprio un modello morale, non impedisce di segnalare un´iniziativa presa dallo stesso, e che qui si considera positivamente.
Mastella, in qualità di Ministro della Giustizia, ha presentato a Prodi e al Consiglio dei Ministri, un documento dal titolo: “Per una giustizia più rapida”.
Tra le varie misure suggerite dal Guardasigilli per rendere più rapida ed efficiente la giustizia italiana, ce n´è una molto interessante.
Che si può descrivere con le parole dello stesso Mastella:
“Un ulteriore miglioramento della produttività del sistema deriverà , inoltre, dalla riduzione da 45 a 30 giorni del periodo di sospensione del funzionamento dei tribunali e delle Corti nel periodo estivo“.
Vale la pena di ricordare due cose al riguardo, molto importanti.
Innanzitutto in Italia la durata media di una causa civile, ad esempio, è di 8 anni (dicasi otto). In Francia si arriva al massimo a 2 anni.
In secondo luogo l´Italia è multata 320 volte l´anno dalla Corte europea di Strasburgo per i diritti dell´uomo.
Ed è multata l´Italia, per violazione dei diritti umani. In quanto si considera, e giustamente, immorale il fatto che una causa nel nostro paese duri in media 8 anni. Una vergogna!
Una vergogna cui certo non si può porre rimedio, soltanto riducendo le ferie estive dei magistrati. Molto di più andrebbe fatto.
Ad esempio introducendo dei termini “ordinatori e perentori”.
Un processo può durare solo un tot, e arrivato a quel tot la causa deve essere conclusa.
Questo significa “certezza del diritto”.
Molto altro si può fare, ad esempio, incentivando gli avvocati (mi riferisco soprattutto ai civilisti) a ricorrere più spesso agli accordi stragiudiziali. Anziché al Tribunale.
L´efficienza della giustizia è uno di quei parametri grazie ai quali si può misurare il livello di democraticità di un paese.
E il fatto che l´Italia, come s´è detto, sia multata 320 volte l´anno per violazione dei diritti umani (mentre la Turchia per la stessa ragione è multata 30 volte l´anno), sta ad indicare a tutti noi, che il Bel Paese, almeno da questo punto di vista, non brilli affatto per un elevato coefficiente di democraticità .
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