Il Corriere della Sera on line oramai censura la politica interna
Il Corriere della Sera on line, oramai non è più la versione internet di un giornale.° °
O meglio: la versione internet del primo quotidiano (per copie vendute) in Italia.
Il Corriere della Sera on line, in questi giorni, è divenuto lo strumento mediante il quale in Italia si riesce a parlare di qualsiasi cosa (anche o soprattutto la più frivola), ad eccezione della politica interna (chi sa perché).
Per il Corriere della Sera on line (ma anche nella versione cartacea) è molto più importante gettare lo sguardo da voyeur sulla Strage d´Erba, che non parlare di occupazione, sviluppo e Conclave di Caserta.
Per il Corriere della Sera on line (ma anche nella versione cartacea) è molto più importante occuparsi di veline, tette e culi, che non delle difficoltà dell´attuale maggioranza (o magari delle divisioni esistenti all´interno del centrodestra).
Per il Corriere della Sera on line, occuparsi della scoperta inglese relativa alle qualità afrodisiache dell´aglio, è molto più importante del fatto che Mastella si sia recato in Tribunale, come testimone. In un processo che coinvolge il mafioso (pentito) Francesco Campanella.
Perché mai parlare di questo, quando si può raccontare che stiamo vivendo il gennaio più torrido degli ultimi 200 anni, o che qualcuno gira in mutande in metrò?
Il Corriere della Sera on line, in conclusione, è divenuto l´equivalente di Novella 2000.
Senza offesa alcuna per Novella 2000, s´intende.
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e cosa c’è di piu interessante delle mutande in metrò?? la riforma delle pensioni???
Risposta a ilaria:
L’avvio del grande fratello
Al di là degli scherzi, è una vergogna che da 15 giorni sul Corriere si parli quasi esclusivamente di argomenti finalizzati a coprire le disavventure del centrosinistra…basta farsi un giro sul Corriere on line e verificarlo…ma anche nella versione cartacea è uno schifo….
sei tu che ti ostini a leggere giornali che non valgono una cippa!
basta, fai un favore a tutti noi, non leggere più il corriere, cosi smetti di lamentarti!
E cosa dovrebbe dire su Caserta: hanno fatto 2 giorni di nulla, non hanno deciso nulla e non hanno fatto nulla… a parte la lite tra pannella e dipietro… o no?
Risposta a ilaria:
Se ne dovrebbero lamentare tutti quelli che l’acquistano: circa un milione di persone 😉
A cui vanno aggiunti coloro che lo leggono solo on line…
Risposta a Claudio:
Appunto: c’è parecchio da dire sul nulla che s’è deciso…infatti, almeno nella versione cartacea, fanno vedere di un essere un giornale, e pubblicano qualche articolo in cui parecchi leader riformisti si lamentano del Conclave…è notizia di ieri: anche Caldarola parrebbe intenzionato ad abbandonare i Ds…dov’è l’articolo nella versione on line? 😉
Si vede che non ci stava sulla pagina web… sono mica grandi come i fogli di giornale!! l’unica cosa sicura è che se non si sbrigano ad andarsene, qui siamo tutti rovinati!
Il corriere è frivolo da anni… mi ricordo che già quando ero quattordicenne mi scandalizzavo per la pervadenza di cronaca rosa in quello che dovrebbe essere il più prestigioso giornale italiano.
Se il più venduto giornale italiano è così evidentemente è perchè il mercato lo chiede, i giornali seri che piacciono a qualcuno, come Il Foglio vendono una miseria.
Se qualcuno vuole un giornale diverso, tiri fuori i soldi e se lo faccia.
E non faccia come il Foglio che vive di AIUTI STATALI.
Il finanziamento pubblico ai quotidiani è la vera schifezza, non gli articoli che parlano di tette e culi.
Risposta a Cachorro:
Ma non è nemmeno la frivolezza il problema del Corriere…il problema è la percentuale, la quantità esagerata di informazioni inutili e secondarie che propala per non dare informazioni importanti…ieri nella versione cartacea è uscito un sondaggio di Mannheimer in cui si dice che il centrosinistra, stante la situazione attuale, avrà un pessimo risultato alle prossime elezioni amministrative…perchè non c’è nella versione on line?
Perchè è un’informazione scomoda…che va coperta con frivolezze…
Risposta a Claudio:
Continueremo ad essere rovinati per almeno un altro annetto….e dal 27 gennaio inizieremo a piangere tutti davvero…
Risposta a pietro:
Evidentemente ignori, il che non mi stupisce affatto, che una pletora di quotidiani “viva” grazie al finanziamento pubblico: Il Sole 24 Ore in testa.
In secundis, dici un’altra cosa che mi fa capire che ignori i meccanismi di mercato.
Io parlo di Corriere della Sera nella versione on line…bene, fatta questa premessa, la situazione è un pò diversa…visto che si tratta di una condizione di quasi monopolio nel Web, perchè non tutti i quotidiani nazionali hanno versioni on line sufficientemente approfondite….talchè, se un giornale è in condizione di quasi monopolio (e in tal caso non è reato), fa quello che gli pare: compreso nascondere informazioni importanti, con notizie di tette e culi… 😉
Conosco bene l’elenco dei quotidiani che prendono soldi pubblici.
E la cosa mi fa abbastanza schifo.
Quello che dico io è che la censura politica è quando un politico o uomo di governo usa le proprie amicizie o il proprio potere per cacciare il direttore di un quotidiano che lo critica.
Cio che un quotidiano di proprietà privata pubblica o non pubblica è semplicemente libertà di espressione.
Le leggi del mercato sono semplici, se vivi dei soldi che ti danno i tuoi clienti sei un imprenditore, e sei libero di fare il giornale che preferisci.
Se vivi di finaziamenti statali sei un parassita.
A casa mia è così
Nostalgia del MINCULPOP?
Risposta a pietro:
Che belle risposte ingenue…le notizie si coprono…il Corriere della Sera che non dice in prima pagina che il Mafioso Campanella ha coinvolto D’Alema, Mastella e Salvatore Cardinale in una storia di tangenti per l’assegnazione delle frequenze Umts è un esempio di censura…la notizia è stata data in un microscopico trafiletto a pagina 24…tu di questa notizia, prima che io te la dicessi ora, l’avevi mai sentita o letta?
Se è no, vuol dire che la censura opera come io credo….
Se un giornale vende è libero di scrivere 64 pagine di barzellette su Prodi e Berlusconi.
All’italiano medio non importa nulla sentirsi dire di essere governato da una banda di delinquenti, lo sa già benissimo.
A proposito di carta stampata ma si rendono conto del danno all’ erario ed all’ ambiente che produce la diffusione di documenti che poi finiscono per essere stampati a colori in centinaia di migliaia di copie nelle sedi istituzionali e non? L’ uso del colore nei documenti ufficiali dovrebbe essere un eccezione autorizzata caso per caso. Nel caso specifico poi sarebbe stato meglio distribuirlo sotto forma di DVD perchè servono i sottotitoli in italiano per capire il senso di quello che dicono… Mah!
http://www.margheritaonline.it/notizie/attachments/albero_programma.pdf
Farneticano di tagli alla finanza pubblica e di risanamento del bilancio, cominciassero ad obbligare le pubbliche amministrazioni ad utilizzare solo stampanti laser monocromatiche condivise in rete e vedrai che risparmio complessivo.