Gen 07
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Padoa Schioppa contestato dalla sinistra estrema e dagli autonomi

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Tommaso Padoa Schioppa foto

Fortunatamente, le contestazioni che ha ricevuto il Ministro Padoa Schioppa sono state solo verbali.°

Certo, qualche petardo è esploso. Così come qualche uova è stata lanciata.

Ma considerato che gente c´era a contestare, era il minimo che potesse accadere.

Gli slogan evidenziano l´insofferenza della sinistra estrema per questo governo, e per il suo Ministro dell´Economia:

“Padoa-Schioppa ministro dei padroni giù le mani dalle pensioni”.

“Padoa-mani di Forbice Schioppa ministro taglia tutto”.

“No ai tagli all’istruzione”, “Giù le mani dalle pensioni”, “Diamoci un taglio dateci reddito”.

Niente di particolarmente intelligente o originale.

Interessanti, però, le parole con cui il capogruppo alla Camera dell´Italia dei Valori, Massimo Donadi, ha espresso la sua solidarietà a Padoa Schioppa:

“Deprecabile e volgare atto. Tali episodi non possono essere derubricati se non a odiosi e volgari gesti di intimidazione, sintomo di poca democrazia da parte di coloro che ne sono stati gli autori“.

Ma qualcuno glielo ha detto a Donati, che questa gente sta con lui al governo?

This entry was posted on Gennaio 17, 2007 at 2:00 pm. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

Posted in Cronaca e Società Politica by camelot 10 Comments

unpirlaqualsiasi says:

Gennaio 17, 2007 alle 8:45 pm

Vedo che democraticamente condanni questo attacco fascista allo stesso modo di quelli contro Pansa…
Ah, no, questi non sono fascisti, perchè hanno ragione a contestare con lanci di cose e fumogeni (cioè un po’ più che contro Pansa) un ministro della Repubblica reo di aver aumentato le tasse!

Kaelidan says:

Gennaio 17, 2007 alle 8:51 pm

senza entrare nella polemica onomastica su come questi gruppi di simpaticoni dovrebbero essere definiti:

Camelot, il centro-destra stava al governo con il partito di un tizio che, senza far nomi (infatti faccio il cognome: Borghezio) andava per i treni a disinfettare i posti dove si sedevano gli immigrati.

Purtroppo finché la legge elettorale sarà questa emerita schifezza sarà inevitabile trovarci al governo gente insostenibile quale quella del tuo post. O quale quella che ho appena citato.

PS: Slogan interessante, comunque “servo dei padroni”. Che sia ora di aggiornare un po’ vocabolario e strumentario mentale?

camelot says:

Gennaio 18, 2007 alle 2:13 pm

Risposta a unpirlaqualsiasi:
“Fortunatamente, le contestazioni che ha ricevuto il Ministro Padoa Schioppa sono state solo verbali. Certo, qualche petardo è esploso. Così come qualche uova è stata lanciata. Ma considerato che gente c´era a contestare, era il minimo che potesse accadere”
Si è trattato di contestazioni quasi esclusivamente verbali, e i petardi e le uova se ti fa piacere, trattandosi di violenza fisica evidentemente per te, li condanno facilmente.
Tu lo condanni il gesto?
Fammi sapere?
Rifondazione lo condanna? NO, perchè c’eranoa anche giovanotti di Rifondazione, come ha dichiarato oggi sul Corriere Giordano…

Gennaio 18, 2007 alle 2:14 pm

Risposta a Kaelidan:
Fosse per me avremmo già turno unico all’anglosassone, ma temo che non si vedrà mai in Italia 😉

Gennaio 18, 2007 alle 4:32 pm

Oh, che bello, un altro sostenitore del maggioritario a turno unico! 😀

Sei pronto per la campagna pro-referendum, Camelot? 😉 Qui ci vuole una mobilitazione di massa, chè se si manca il quorum di qualche decimo di punto percentuale come qualche anno fa inizio a pensare che gli italiani si meritino davvero questa classe politica…

Gennaio 18, 2007 alle 5:20 pm

Io non condanno il gesto in sè, lo ritengo la solita cazzata fatta dai soliti notissimi che non sanno fare altro nella vita. Per loro non è un problema avere un governo di destra o di sinistra, contesterebbero in quel modo anche se si instaurasse una dittatura di Rifondazione.
Però mi è ha fatto piacere non leggere le stesse parole di indignazione che hai usato nel caso Pansa, perchè mi fa capire che non esiste al mondo nessuno che sia veramente al 100% “liberale” (non che tu non lo sia per così poco, eh, intendiamoci) dal considerare uguali tutti i tipi di manifestazioni “violente” di dissenso.

Gennaio 18, 2007 alle 5:21 pm

Risposta a Kaelidan:
Io sul referendum sono scettico: o i Ds, la Margherita, An e Forza Italia si mettono a fare seriamente campagna elettorale, o non ci sarà nessuna mobilitazione per il voto….sono molto pessimista al riguardo…è tutto dannatamente così complicato….ma perchè la gente non si vuole bene? 😀

Gennaio 18, 2007 alle 6:13 pm

Per me non è questione di legge elettorale, il problema è la gentaglia che è candidata alle elezioni, e quella non la si può far fuori in nessun modo.
I sistemi elettorali non devono essere imposti, ma seguire le abitudini e predisposizione dei cittadini: negli USA il bipolarismo non è stato imposto per legge, ma funziona perchè è derivato dal fatto che si sono formati (sostanzialmente) due grandi partiti. Che, poi, dire che funziona è una parola grossa, visto che qualche mese fa hanno quasi pareggiato anche nelle politiche, dopo aver sostanzialmente pareggiato due volte nelle presidenziali.
Così in Germania, e aspetto di vedere cosa succederà in Francia.
Secondo me il problema è che l’elettorato quasi dappertutto è diviso al 50%, segno che il bipolarismo non ha senso, ed avere il maggioritario per far governare bene chi ha il 50,5 contro il 49,5 è una cazzata.
I numeri in parlamento bisogna conquistarli con i voti, perchè altrimenti si scontenta una minoranza del paese che minoranza non è.
A questo punto non è meglio tornare al proporzionale della prima repubblica?

Gennaio 19, 2007 alle 3:04 am

Camelot: già Berlusconi, dopo un incontro con Bossi, si è definito contrario al referendum. Cosa che mi ha lasciato di stucco, essendo a capo del più grosso partito italiano ed avendo da guadagnare forse più di tutti da una legge maggioritaria e dalla sparizione dei piccoli partiti ricattatori (vedi Lega). Quest’uomo è un mistero per me… Ripongo le mie speranze in Fini e nel cervello degli italiani.

Unpirlaqualsiasi: (tra uno starnuto e l’altro) sono completamente in disaccordo con te, e ti spiego perchè.

Tesi n. 1: “Per me non è questione di legge elettorale, il problema è la gentaglia che è candidata alle elezioni, e quella non la si può far fuori in nessun modo.”

Obiezione n. 1: Hai colto il punto, ma sbagli le conclusioni. Una legge elettorale – come quella elettorale – che sottragga agli elettori la scelta del candidato, costringendoli a votare per il partito e quindi solo indirettamente per una rosa di candidati scelti dalla segreteria dei vari partiti incentiva senz’altro la classe politica a porre minore attenzione sulla “presentabilità ” dei candidati, facendo invece pesare molto di più gli equilibri di potere all’interno delle varie correnti di un partito. In sostanza provoca un abbassamento della qualità media dei candidati.

Tesi n. 2: “I sistemi elettorali non devono essere imposti, ma seguire le abitudini e predisposizione dei cittadini: negli USA il bipolarismo non è stato imposto per legge, ma funziona perchè è derivato dal fatto che si sono formati (sostanzialmente) due grandi partiti.”

Obiezione n. 2: Proprio in base al tuo ragionamento i cittadini italiani hanno votato per due volte per l’introduzione di un sistema maggioritario. In realtà anche una terza volta , e con maggioranza schiacciante, tuttavia non si è raggiunto il quorum per pochi voti. Seguire le “abitudini” in quanto tali non mi sembra una grande idea, quando cinquanta e passa anni di malgoverno hanno dimostrato che l’abitudine è sbagliata.

Tesi n. 3: “Che, poi, dire che funziona è una parola grossa, visto che qualche mese fa hanno quasi pareggiato anche nelle politiche, dopo aver sostanzialmente pareggiato due volte nelle presidenziali.
Così in Germania, e aspetto di vedere cosa succederà in Francia.”

Obiezione n. 3: Un pareggio può accadere a prescindere dalla legge elettorale utilizzata.

Tesi n. 4: “Secondo me il problema è che l´elettorato quasi dappertutto è diviso al 50%, segno che il bipolarismo non ha senso, ed avere il maggioritario per far governare bene chi ha il 50,5 contro il 49,5 è una cazzata.”

L’alternativa è far governare male chi ha il 50,5%, con continui ricorsi alla fiducia, altissima ricattabilità da parte di partiti minori (che così vedono aumentare il proprio peso in maniera più che proporzionale rispetto alla propria effettiva rappresentatività ) ed in genere fragilità istituzionale che non giova certo ad una nazione (specie ad una come l’Italia che ha bisogno di riforme strutturali). Se è questo che vuoi al momento c’è la legge elettorale perfetta!

Tesi n. 5: “I numeri in parlamento bisogna conquistarli con i voti, perchè altrimenti si scontenta una minoranza del paese che minoranza non è.
A questo punto non è meglio tornare al proporzionale della prima repubblica?”

In realtà , come ben vedi, anche con il 50,1% la sinistra se ne sta bellamente fregando se scontenta la minoranza. E’ normale e fisiologico che chi governi attui il proprio programma. Ciò che però il proporzionale porta in Italia è il potere (ripeto: sproporzionato) delle ali estreme di ogni coalizione.

E credo che a nessuno (o solo a qualche incosciente) faccia piacere essere governato dagli estremisti ultraideologizzati, siano essi di desta o di sinistra.

E guarda caso sono proprio questi (e Berlusconi, che agisce in maniera irrazionale, ma questo non ti sorprenderà 😉 ) ad opporsi al referendum ed all’abolizione di questa porcata proporzionale… sarà un caso? Non so tu, ma io vivrei più sereno in Paese senza Di Liberto, Bossi ed estremisti vari…

Saluti!

Gennaio 19, 2007 alle 4:47 pm

Kaelidan, grazie per l’esposizione chiara (stavo per scrivere concisa, perchè ho letto il commento via feed, e si legge in un secondo, adesso vedo che non è poi breve 🙂 ) di tutti i punti. Ottima.
Solo qualche appunto di quello che penso io:
– l’obiezione n. 1 è giusta, ma puramente teorica: i candidati li scelgono comunque sempre i partiti, cioè anche in questo maggioritario “sporco” si sa già implicitamente (e poi neanche troppo) chi è il premier e le cariche maggiori. Ma poi sarebbe lo stesso: si dovrebbe comunque scegliere tra il candidato della sinistra e quello della destra, e anche in presenza di altri candidati non ci sarebbe comunque storia.
– quali sono le 3 volte in cui gli italiani hanno scelto a grande maggioranza il sistema maggioritario?
– la ricattabilità , come il pareggio, potrà sempre esserci, finchè esistono partiti (anche non piccolissimi, come Lega e Rifondazione) che ad ogni divergenza minacciano di andarsene. L’unica soluzione sarebbe imporre un vincolo di mandato: sei eletto con quella coalizione, se te ne vai sei fuori dal parlamento e non ti puoi mettere contro il governo.
– per ultimo, non mi pare che ci fossero estremisti a ricattare il governo, finchè c’è stato il proporzionale, al massimo c’erano i socialisti che pur non avendo voti facevano cadere il governo ogni 2 anni, ma estremisti no 😛
Inoltre, secondo me, gli estremisti servono: stimolano i governi ad aprire le proprie posizione per mediare con loro, li spingono a tenere conto delle minoranze ed evitano che si siedano sugli allori ad attuare programmi finti senza che nessuno se ne accorga (esempio attuale: senza i piccoli partiti, ora nessuno parlerebbe dei PACS, perchè sarebbe un tabù, e nessuno direbbe che nel programma c’era un accenno e quindi se ne deve parlare).

“Non so tu, ma io vivrei più sereno in Paese senza Di Liberto, Bossi ed estremisti variâ€¦”

Beh, se io facessi l’elenco delle persone (anche solo dei politici) senza le quali vivrei meglio, abuserei un po’ troppo dello spazio che ci dà Camelot qui…