Gen 07
18
I conflitti d´interesse dei signori dell´Unione
Dunque, qualche annetto or sono, il Caimano varò una bella leggina contro il conflitto d´interessi (suo e di chiunque altro ricopra incarichi pubblici).°
Una leggina che non piacque al centrosinistra. In quanto a giudizio dei leader dell´Unione (allora Ulivo), la legge era troppo blanda. Troppo modesta.
Incapace, insomma, di bloccare le vere situazioni di conflitto d´interessi.
Bon.
Senonchè si viene a scoprire, che i signorotti dell´Unione, in buona parte si siano rifiutati di comunicare all´Autorità antitrust, informazioni relative alla propria situazione economico/patrimoniale e a quella dei propri parenti entro il secondo grado.
Come prescrive la leggina di cui sopra.
A denunciare il tutto, non è certamente l´opposizione o Pippo Baudo.
Ma il presidente dell´Autorità antitrust (che anche sui conflitti d’interesse deve vigilare), Antonio Catricalà .
Il quale ha presentato al Parlamento una bella relazioncina, da cui risulta che al 31 dicembre 2006, dei 108 membri dell´esecutivo, solo 53 abbiano presentato (com´è obbligatorio per legge) una rendicontazione dalla quale traspaia l´assenza di “conflitti d´interessi”.
Altri 53, invece, violando la legge in vigore hanno comunicato informazioni solo dopo il termine previsto dalla stessa (birichini, non si fa!), e solo dopo che erano state inviate loro “lettere di sollecito“.
Come denuncia la relazione dell´Autorità antitrust:
“Le dichiarazioni pervenute attualmente sono 464, di cui 106 riferibili ai titolari della carica e 358 a coniugi e parenti entro il secondo grado“.
Il numero di coloro che dovrebbero presentare documentazione all´Autorità è pari 581.
Di questi, 108 sono i politici veri e propri. Gli altri sono i parenti entro il secondo grado.
Bene, allo stato si sono rifiutati di presentare una ricostruzione economico/patrimoniale dettagliata, ben 117 persone!
La domanda è una sola: perché mai costoro sbraitavano tanto contro il conflitto d´interessi di Berlusconi, e ora che sono al governo si rifiutano di “farsi controllare”, per verificare se abbiano o meno una situazione di conflitto d‘interessi? 😉
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P.S.: un grazie a Ilaria per avermi inviato via mail l´articolo di Italia Oggi che contiene queste informazioni.
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