Giancarlo Albera, leader del movimento vicentino anti base Nato, lavora presso un´industria bellica: quando si dice la coerenza

Carro armato foto

Per carità : il lavoro è il lavoro.° 

Se non si lavora non si campa, e quindi almeno in questo caso un po´ più cauti del solito bisogna andare, a lanciare accuse. Per una questione di rispetto.

Però se uno è alla testa del movimento che si oppone all´ampliamento della base Nato a Vicenza, e poi lavora per l´industria bellica “Safas spa” di Tavernelle di Altavilla (in provincia di Vicenza), potrò definirlo ipocrita io, oppure no?

Che senso ha questa doppia vita? E´ coerente?

Giudicate voi.

Qui si parla di Giancarlo Albera (altre informazioni su di lui le trovate qui). Geometra 60enne. Da 38 anni dipendente della Safas spa.

La notizia in questione, e come al solito, la dà  quel gran giornale che è Libero. In un articolo di Maria Elena Bonacini (voi però continuate a leggere i giornalini tipo la Repubblica o il Corriere, mi raccomando!).

Dal sito della Safas spa, si legge:

“Il nostro impegno per la difesa. Un acciaio ad alta resistenza.

Ormai da anni la Safas ha sviluppato una tecnologia fusoria rivolta all´ottenimento di acciai ad alte caratteristiche chimico-meccaniche per componenti destinati al settore Difesa terrestre e navale che superano quelli max. definiti dalle specifiche internazionali. (…) Inoltre la Safas è tra le pochissime fonderie Europee in grado di vantare l´omologazione a produrre acciai di tipo balistico ottenuta tramite il superamento di severe prove tecnologiche e operative (Prove di sparo”.

E meno male, che uno degli slogan dei pacifinti di Vicenza è: “Vicenza città  d´arte e non di armi”!

Come riporta Libero, Albera per difendersi sostiene (e io per onestà  intellettuale riporto):

La Safas non fabbrica più armi da anni. Anzi, è conosciuta soprattutto per la sua produzione nel campo del nucleare“.

Talmente vero quello che dice Albera, che quando nel 2003 scoppiò la guerra in Iraq, un gruppo consistente di pacifinti protestò fuori la Safas!

Ma non contento della prima dichiarazione, ne ha aggiunta anche un´altra. Un po´ più sincera:

Sono trentotto anni che lavoro in questa impresa, da molto prima che fabbricasse armi. A me interessa per prima cosa la società  civile, e poi il lavoro“.

Appunto: un po´ come quelli che di notte vanno a puttane, e di giorno affermano che la prostituzione è immorale! 😉

Coerenza ci vuole.

° 

43 Responses to "Giancarlo Albera, leader del movimento vicentino anti base Nato, lavora presso un´industria bellica: quando si dice la coerenza"

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