Gen 07
25
Per carità , lo avevano garantito – giurando e spergiurando – in campagna elettorale: “Aboliremo la Bossi-Fini”.°
Se lo fanno, quindi, si limitano a mantenere la promessa elettorale.
Il problema, però, è che le modifiche alla Bossi-Fini, l´Unione sta per introdurle quasi di nascosto.
Per il tramite, cioè, di un decreto legge omnibus, ora in discussione alla commissione finanze della Camera (come rendiconta Italia Oggi). Senza che il Paese ne sappia alcunchè.
Vediamo come vorrebbe intervenire l´Unione.
Innanzitutto il centrosinistra è intenzionato ad abolire l´obbligo di richiesta del permesso di soggiorno, per gli extracomunitari che volessero accedere al nostro paese per un arco temporale inferiore ai 3 mesi.
In questo caso, quindi, all´extracomunitario basterebbe informare della propria presenza gli uffici di frontiera. Oppure, entro otto giorno dalla propria venuta in Italia, la questura di competenza.
Ancora più preoccupante è poi l´intervento che mira a scardinare le fondamenta della Bossi-Fini.
Come riferisce Franco Adriano su Italia Oggi, non dovrebbe più essere necessario un datore di lavoro che fornisca un´occupazione al migrante.
Quindi chiunque potrebbe accedere al nostro paese, a proprio piacimento. Inoltre è previsto, anche, che il datore di lavoro o l´ospitante non siano più obbligati a fornire informazioni sull´extracomunitario cui si dà lavoro (oppure ospitalità ), alla questura competente.
Insomma un salto all´indietro davvero inquietante.
La Bossi-Fini, con l´introduzione del principio in base al quale in Italia possono accedere extracomunitari, purché dotati di lavoro certo, ha in misura consistente frenato un fenomeno di migrazione verso il nostro paese, altrimenti ingestibile.
Non solo.
Ha garantito che in Italia arrivassero solo extracomunitari in grado di lavorare.
Con ciò arginando, non solo fenomeni di devianza sociale (furti, scippi, prostituzione e altro). Ma anche fenomeni di razzismo, di xenofobia.
Se il migrante che giunge sulle nostre terre ha un lavoro, e si integra, è certo sia accettato e rispettato dalla popolazione (anche perché di forza lavoro extracomunitaria, abbiamo notevole bisogno).
Il problema si pone quando, invece, l´extracomunitario che giunge in Italia sia privo di lavoro. A quel punto diventa vittima certa della criminalità organizzata.
Come fa un extracomunitario privo di lavoro a poter campare, appena giunge in un paese straniero, se non con atti di delinquenza?
Da questo punto di vista, le politiche di sinistra finalizzate ad aprire le porte a chiunque ne faccia richiesta, sono improntate alla più assoluta miopia.
E sono foriere di fenomeni di razzismo.
Ripeto: se un extracomunitario non ha lavoro, deve per forza delinquere.
Chi fa in modo che un extracomunitario entri in Italia, senza un lavoro garantito, espone noi italiani a fenomeni di delinquenza.
Ed espone gli extracomunitari a forme di razzismo e di intolleranza.
Come faccia la sinistra a non rendersene conto è un mistero.
La realtà si governa con il pragmatismo: non con il cervello foderato di utopismo e ideologismo!
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