Feb 07
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Rutelli e l’Unione della discordia
Per la serie durano, come no!°
Francesco Rutelli, a proposito del voto di ieri al Senato. Quello in cui il centrosinistra è stato battuto:
“La misura è stata superata“.
“Sulla politica estera, sul multilateralismo, sui rapporti atlantici non si arretra di un millimetro. Dopo che il capo del governo ha sciolto il nodo della base di Vicenza e ha confermato la linea coerente e innovativa dell’Italia sull’Afghanistan, la maggioranza deve solo sostenere il premier“.
“La linea internazionale del Paese è il cuore dell’intesa di governo. Così è per le missioni all’estero, per le alleanze militari e le loro implicazioni operative, per il profilo di crescente impegno e autorevolezza nazionale, che deve avere e avrà il sostegno di tutta la maggioranza. Se è stato un campanello d’allarme, è chiaro che deve essere l’ultimo“.
Gli replica Franco Giordano, segretario di Rifondazione comunista:
“Sinceramente non so dove viva. Non comprendo le parole di Rutelli“.
“Voglio semplicemente fargli notare che esponenti del centro della coalizione hanno votato con l´opposizione, e lui cosa fa? Se la prende con la sinistra radicale. Mi auguro che in futuro non si continui a confondere la causa con gli effetti“.
E Pino Sgobio del Pdci:
“Rutelli ha sbagliato mira. Non deve prendersela con chi in Senato ha cercato pervicacemente l’unità della coalizione, ma con chi ostinatamente non ha rispettato il vincolo di maggioranza“.
“La questione è politica: il radicalismo di centro si dia una calmata. Nell’incontro annunciato da Prodi si riparta dall’osservanza e dall’attuazione concreta di quanto previsto dal programma. Se i giochi sono altri, che lo si dica chiaramente“.
Insomma di sicuro durano.
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