Feb 07
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Un certo tipo di predicazione islamica
Qualche giorno fa, Magdi Allam sul Corriere della Sera ha dato contezza di un´inchiesta condotta da SkyTg24.°
Un tipo d´inchiesta, che se vivessimo in un paese sano e serio sarebbe stata fatta dalla emittenza pubblica (a che diamine serve, altrimenti).
Ma viviamo in Italia, e certe cose le fanno solo i privati.
Allora, due giornalisti di SkyTg24 (una somala ed un iracheno) – essendo muniti di telecamere nascoste – sono entrati all´interno di alcune moschee.
Hanno quindi interloquito con degli Imam, il cui pensiero merita di essere considerato con attenzione. Perché è abbastanza inquietante.
Io non sono a favore della “guerra di religione”, dello scontro di civiltà o di altre cose del genere, anzi ritengo utile e necessaria l´integrazione anche degli islamici nel nostro paese, tuttavia non posso far finta di non vedere o leggere cose come quelle che vi riporto.
Innanzitutto vediamo cos´ha dichiarato Abu Imad, Imam della moschea di viale Jenner a Milano:
“A noi la loro democrazia (quella italiana, ndr) fa comodo, ci è utile come comunità e come individui. In verità , nella terra dei musulmani, se siamo musulmani, dobbiamo farci governare dalla sharia. Mettiamo che il mezzo per raggiungere la sharia di Allah siano elezioni libere o l´esercizio del potere. Mettiamo che i musulmani in Italia siano d´accordo ad istituire la sharia di Allah. E allora..“.
“E allora l´Italia diventerà uno stato islamico“.
“Vedi dove la sinistra è forte, come in Liguria e in Emilia, noi stiamo meglio. Ma purtroppo la sinistra in Lombardia è meno forte“.
“Il compromesso tra le nostre convinzioni religiose e la democrazia è possibile. La Costituzione è al di sopra di qualunque legge e la Costituzione di questo Paese garantisce la libertà di culto. Perciò una legge che impedisce a una donna musulmana di portare il niqab, il velo integrale, è una legge anticostituzionale (cosa non vera, perché per legge in Italia nessuno può girare con il volto coperto, ndr). Non venga qualcuno nel nome della libertà a togliermi la mia libertà . Sarebbe contro la Costituzione e i diritti dell´uomo“.
Poi arriva il pezzo forte:
“La poligamia poi, vedi, è un problema risolvibile. Intanto i poligami sono pochi e se qualcuno vuole avere due mogli si può trovare la scappatoia. Per esempio ne sposi una ufficialmente in Comune e l´altra la sposi solo secondo la sharia. Non è un problema“.
Poi c´è il pensiero dell´Imam della moschea di Centocelle a Roma:
“Noi caro fratello non siamo nella terra dell´islam. Proprio per questo dobbiamo mostrare un volto adeguato dell´islam, specie ora che sul velo c´è una grande polemica. La gente qui non è abituata al hijab, figuriamoci al niqab. Noi dobbiamo rispettare le regole dell´islam ma anche fare proselitismo, dobbiamo attrarre la gente verso la nostra fede e il niqab è controproducente“.
Infine è il turno di Haji Ibrahim, Imam della moschea di Varese. Una delle più inquisite d´Italia:
“La sharia deve essere applicata nei nostri paesi di origine. Noi qui siamo ospiti e rispettiamo le loro leggi, ma vogliamo applicare i nostri principi di fede. Con il nostro lavoro contribuiamo al progresso del Paese, però non abbiamo avuto niente in cambio. Gli italiani sono gente pacifica e noi gli vogliamo bene. Soprattutto con questo governo che meglio di quell´altro di destra“.
“Stiamo combattendo una guerra, qui siamo in trincea“.
Poi Ibrahim chiarisce anche qualcosa a proposito dei guai giudiziari della sua moschea:
“Il vero responsabile è in carcere. La moschea qui non è estremista, abbiamo questa fama perché hanno arrestato alcuni fratelli“.
E poi il suo pensiero sul velo e sulle donne:
“Il niqab (il velo integrale, ndr) è un volere di Allah e basta. Il profeta durante la sua vita l´ha fatto mettere alle sue mogli e alle sue figlie. Alcuni ulema dicono che la donna può lasciare scoperto l´ovale del volto e le mani, ma ci sono altri ulema che sostengono che la donna è tutta una awra, una vergogna, da coprire. Io sono convinto che una donna deve portare il niqab in questa società immorale“.
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